JustMary: investire con l’equity crowdfunding nel JustEat della marijuana

Giulia Adonopoulos

26/04/2019

26/04/2019 - 17:17

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Il servizio di cannabis legale a domicilio ha lanciato la 2^ campagna di equity crowdfunding. Abbiamo parlato con Matteo Moretti, founder di JustMary, di questo fiorente mercato e dei motivi per cui credere nel progetto.

JustMary: investire con l’equity crowdfunding nel JustEat della marijuana

JustMary, la startup che porta cannabis legale e derivati a domicilio, ha lanciato una nuova campagna di equity crowdfunding su CrowdFundMe.

Questo secondo round punta a replicare il successo della prima raccolta avviata lo scorso autunno e chiusa in overfunding con oltre 75.000 euro investiti. La startup, pienamente operativa sul mercato da luglio 2018, è stata protagonista di una bella crescita, spinta dal successo della campagna su CFM. Per dare qualche numero, pensiamo che tra gennaio e febbraio 2019 i ricavi sono stati pari a 55mila euro (negli ultimi 4 mesi del 2018 erano 35mila), gli ordini ricevuti più di 1.100, e gli utenti registrati 1.450, contro gli 840 del 2018.

Nel frattempo sono fiorite le opportunità di business: adesso JustMary ha l’esclusiva sul delivery a Milano e nell’hinterland di tutti i prodotti LegalWeed, incluse le due infiorescenze realizzate in collaborazione con il cantante J-Ax e Space One; venderà i suoi prodotti anche sulla piattaforma di Borsino Rifiuti alla sezione Green; ha lanciato il panettone alla cannabis, ed è ora possibile ordinare a domicilio prodotti a base di cannabis per cani e gatti (il servizio è attivo a Milano e Firenze e via Amazon).

Con il round 2 il cui obiettivo minimo è di 60mila euro, la società punta all’apertura di altre due location di vendita, allo sviluppo commerciale e all’attività di marketing; mentre in caso di raggiungimento del target massimo pari a 300mila euro il delivery della canapa light arriverà in altre città.

JustMary e il mercato della cannabis legale

Il boom della cannabis legale è sotto gli occhi di tutti: dall’entrata in vigore in Italia della legge 2 dicembre 2016, n. 242 «Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa», grow shop e smart shop si sono diffusi a macchia d’olio su tutto il territorio. Secondo le stime, attualmente il mercato della cannabis al CBD e dei suoi derivati in Europa vale più di 30 miliardi di euro (oltre 40 milioni di fatturato annuo solo in Italia), cifra destinata a crescere più del doppio da qui ai prossimi dieci anni. Leggi anche Investimenti cannabis: un mega trend in rapida crescita

È da queste premesse che la scorsa estate è nata JustMary, uno dei primi servizi di delivery di canapa legale attivo a Milano e Firenze che si contraddistingue per 4 aspetti: velocità di consegna, rispetto assoluto della privacy del cliente, alta qualità dei prodotti, efficienza del servizio via web e app.

Nel caso non ne abbiate mai sentito parlare, JustMary è il JustEat della marijuana legale e dei prodotti a base di canapa. Attivo dalle 18 alle 24 - fascia oraria in cui i rivenditori classici come canapa shop, tabaccherie, cartolerie, sono chiusi - permette di ordinare tramite app o sito web un certo quantitativo di canapa legale e riceverlo a domicilio entro 45 minuti da fattorini “in borghese”. Esatto, perché avendo a cuore la riservatezza del cliente, zaino e motorino dei driver di JustMary sono anonimi. La consegna è gratuita e prevede un minimo di 20€ di spesa.

La campagna di equity crowdfunding

Con una valutazione pre-money a cui è stato applicato il 30% di sconto per arrivare a 1 milione di euro, a settembre 2018 la società ha lanciato la prima campagna di equity crowdfunding sul portale CrowdFundMe, dove il target fissato era di 50.000€ e la quota di capitale offerta pari al 4,8%. Fondi che il team ha investito principalmente in marketing e pubblicità, ma anche nell’assunzione di nuovi driver per estendere il servizio nella periferia di Milano e nella città di Firenze, e per creare una linea di prodotti a base di canapa brandizzata “JustMary”.

“Abbiamo scelto il crowdfunding perché è un ottimo metodo alternativo alla finanza tradizionale per raccogliere capitali che offre a chi crede nelle startup la possibilità di partecipare al business e all’innovazione. A differenza di molte altre raccolte fondi online, tutti gli investitori di JustMary hanno le stesse quote, tutti hanno gli stessi diritti a prescindere dalla somma investita”, ci ha spiegato Matteo Moretti, cofounder e amministratore di JustMary con una lunga esperienza nel trading sui mercati finanziari, che abbiamo sentito in occasione del lancio della campagna.

Sempre su CrowdFundMe ha trovato posto, ottenendo risultati record, anche Winelivery, il servizio di consegna a domicilio di vini, birre e superalcolici attivo dalle 10 alle 2 di notte, di cui Moretti è Ambassador e socio.

Perché investire in JustMary?

“La società non ha debiti, lo sviluppo è completato e i magazzini sono pieni. Non ha bisogno di fondi per sopravvivere ma per accelerare”, ci aveva risposto senza esitazione Matteo. Nella scheda informativa di JustMary 2 su CrowdFundMe si spiega che in questa fase di espansione i costi di struttura sono molto bassi giacché magazzino e ufficio coincidono, per cui gli investimenti sono indirizzati nel marketing, nelle tecnologie e nel personale.

Da non sottovalutare, inoltre, il fatto che il team di JustMary sia formato da persone altamente specializzate, con un forte background nello sviluppo di startup e nel settore finanziario. Dato che può essere fonte di garanzia del fatto che la performance aziendale sia focalizzata alla generazione di valore per gli investitori.

In ultimo ma non per importanza, ricordiamo che trattandosi di una startup innovativa, sono previsti incentivi fiscali per chi investe, quest’anno aumentati rispetto al 2018. Per saperne di più leggi Equity Crowdfunding, agevolazioni fiscali: le novità del 2019.

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