Nuovo contratto di governo: le richieste dei 5 Stelle a PD e Renzi

Alessandro Cipolla

27 Novembre 2019 - 10:21

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Anche per il Conte bis ad anno nuovo potrebbe essere sottoscritto un contratto di governo: tutti i punti che il Movimento 5 Stelle vorrebbe mettere per iscritto con gli alleati Partito Democratico, Italia Viva e Liberi e Uguali.

Nuovo contratto di governo: le richieste dei 5 Stelle a PD e Renzi

Il governo Conte bis sta vivendo un momento molto particolare: mentre procede l’iter parlamentare della legge di Bilancio 2020 che sarà approvata a dicembre, sembrerebbero essere però ben altri i motivi di preoccupazione per la maggioranza.

I continui litigi sulla riforma della prescrizione, sul MES e sui vari balzelli come quello sulla plastica, danno l’immagine di un governo che va avanti obtorto collo, unito più dalla paura delle urne che da una reale volontà politica comune.

Sullo sfondo poi ci sono sempre le elezioni regionali in Emilia Romagna e in Calabria del prossimo 26 gennaio, con il Movimento 5 Stelle che si presenterà senza allearsi con il centrosinistra come avvenuto, con pessimi risultati, in Umbria.

Per cercare di dare un preciso indirizzo a un governo che per il segretario dem Nicola Zingaretti sarebbe al momento “senza anima”, ecco che i pentastellati vorrebbero proporre a gennaio un programma di governo a PD, Italia Viva e Liberi e Uguali, sulla falsariga di quello siglato con la Lega nel 2018.

Nuovo contratto di governo: i punti dei 5 Stelle

Il tutto è nato da un vertice a Roma tra Luigi Di Maio e Beppe Grillo: visto il momento opaco per i pentastellati, il fondatore del Movimento ha voluto tracciare insieme al capo politico quello che può essere il percorso dei 5 Stelle nei prossimi mesi.

La volontà è quella di proseguire con il Conte bis, ma l’alleanza con il centrosinistra dovrà essere rinforzata con la realizzazione di un programma di governo, dove mettere nero su bianco gli obiettivi che l’esecutivo giallorosso si dovrà impegnare a realizzare.

A gennaio quindi, una volta approvata la legge di Bilancio aspettando il delicato voto delle regionali, il Movimento 5 Stelle vorrebbe siglare con PD, Italia Viva e Liberi e Uguali, un patto scritto dove inserire i punti fondamentali della loro futura azione di governo.

I grillini già hanno fatto capire quali dovranno essere le priorità da qui al 2023 del governo, iniziando da quel salario minimo che era anche nel programma elettorale del Partito Democratico e che per motivi di bilancio non è stato inserito in questa finanziaria.

Altro tema centrale dovrà essere poi la questione ambientale e del climate change, intervenendo anche in settori come quello delle infrastrutture e dell’energia fino ad arrivare a occuparsi occuparsi dello sviluppo dell’intelligenza artificiale.

La posizione del PD e di Renzi

L’idea di siglare a inizio anno un programma di governo dove mettere per iscritto le cose da fare non sembrerebbe entusiasmare il centrosinistra, anche se non mancano le proposte da parte degli alleati dei 5 Stelle.

Italia Viva negli ultimi giorni ha presentato il suo piano Italia Shock!, con il quale Matteo Renzi vorrebbe rilanciare l’economia italiana sbloccando 120 miliardi destinati a opere e infrastrutture per le quali i soldi sarebbero già stati stanziati in passato.

Nicola Zingaretti invece adesso ha lanciato Italia Semplice, un altro piano contenente tre proposte considerate prioritarie che il Partito Democratico vorrebbe realizzare al più presto per “far ripartire il Paese”.

I tre punti riguardano il miglioramento della qualità del personale amministrativo in vista soprattutto dell’immediato massiccio turnover previsto, la ridefinizione degli ambiti degli enti locali e la riforma della Giustizia amministrativa.

Se i giallorossi alla fine dovessero decidere di sottoscrivere un programma di governo, tutte queste proposte dovranno essere vagliate dai quattro partiti della maggioranza, che si andrebbero a dotare così di una precisa linea guida capace di tracciare la strada che il Conte bis dovrà percorrere nel suo prosieguo

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