Caccia al debito italiano: la curva affonda sotto zero, anche il biennale

Mattia Prando

2 Luglio 2019 - 11:13

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Prosegue la corsa all’acquisto dei bond governativi del Vecchio continente, con alcuni esponenti della BCE che hanno confermato l’approccio accomodante della banca. In questo quadro, i rendimenti del BTp a 2 anni sono scesi sotto lo zero: non accadeva da maggio 2018

Caccia al debito italiano: la curva affonda sotto zero, anche il biennale

Per la prima volta da maggio 2018, il rendimento del BTp a 2 anni è tornato a pagare rendimenti negativi.

Rendimento del BTp a 2 anni, grafico intraday. Fonte: Bloomberg

Questa mattina poco dopo le 9:00 lo yield del bond governativo a 2 anni è diminuito al -0,0159%, salvo poi risalire nel momento in cui si scrive.

In generale, anche oggi si sta assistendo ad una dinamica decrescente dei rendimenti dei titoli di Stato italiani, le cui pressioni ribassiste sono dovute in parte alla manovra correttiva dal valore di 1,5 miliardi di euro messa in piedi dal Governo Conte al fine di evitare la procedura di infrazione (per approfondire), ma soprattutto grazie ai commenti di alcuni esponenti della BCE.

Nello specifico, Philip Lane, Capo Economista della Banca Centrale Europea, e Klaas Knot, Governatore della Banca centrale olandese, hanno affermato che in caso di necessità l’istituto europeo è determinato ad agire.

Non solo Italia: rendimenti titoli di Stato a 10 anni di Francia e Germania ai minimi storici

Mentre i rendimenti nostro BTp a 10 anni segna nuovi minimi da oltre un anno (per approfondire), gli yield dell’OAT francese e del Bund tedesco a 10 anni hanno raggiunto nuovi minimi storici, rispettivamente al -0,05% e al -0,36%.

Spread BTp-Bund mai così basso dal 24 luglio 2018

Andamento dello spread tra il BTp e il Bund a 10 anni. Fonte: Bloomberg

Mentre prosegue la corsa all’acquisto per i titoli di Stato del Vecchio continente, la maggiore contrazione degli yield della carta italiana rispetto a quella tedesca ha permesso allo spread BTp-Bund a 10 anni di raggiungere i minimi dal 24 luglio 2018. Il differenziale si attesta al momento della scrittura a 225,76 punti base, in discesa del 21,35% rispetto ai valori del 31 maggio scorso.

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