Presentati quasi 6.000 emendamenti per stravolgere la Legge di Bilancio 2026. Come potrebbe cambiare la manovra di fine anno?
Quali sono tutti gli emendamenti alla Legge di Bilancio 2026? Gli emendamenti alla manovra potevano essere presentati entro venerdì 14 novembre e ne sono arrivati oltre 5.000.
Le proposte di modifica rischiano di riscrivere interamente la manovra, visto che quasi 1.700 sono quelle che sono state presentate dalla maggioranza. Dal condono edilizio al bonus per gli animali domestici, dall’aumento della no tax area alla proposta che impone di comunicare con anticipo l’adesione a uno sciopero, la valanga di proposte (5.742, per la precisione) rischia di travolgere la Legge di Bilancio che si avvia a una delle fasi più delicate.
Dei quasi 6.000 emendamenti presentati solo una piccola parte arriverà al voto dopo la scrematura di quelli che sono considerati prioritari. Solo 414 proposte saranno segnalate e del 93% restante solo il 7% sarà oggetto di un ulteriore esame.
La Lega vuole spazio nella manovra
La Lega ha presentato una pioggia di emendamenti e poco importa se, dopo il primo esame, ne resteranno sul tavolo solo poco più di 400 tra maggioranza e opposizione.
La priorità resta un intervento sulla rottamazione quinquies e l’obiettivo è quello di coinvolgere nella sanatoria anche i debiti contestati per le dichiarazioni infedeli: si vuole permettere l’accesso alla pace fiscale a chi ha dichiarato meno di quanto ha effettivamente ha guadagnato, pagando meno tasse. Anche una riduzione degli interessi sulla rateizzazione è stata presa in esame e il viceministro all’Economia Maurizio Leo ha annunciato che sarà previsto anche un meccanismo che consentirà di passare dalla rottamazione quater alla quinquies.
Nonostante questo sia l’intervento prioritario, nella lista delle modifiche non manca una richiesta di cancellazione dell’aumento previsto per la cedolare secca dal 21% al 26%. In alternativa si propone un aumento al 23%, più contenuto.
Nella lista c’è posto anche per:
- taglio del canone Rai;
- aumento degli stanziamenti per assunzioni e straordinari per le forze dell’ordine;
- rinvio di un anno dell’aumento della tassazione per le criptovalute dal 26% al 33%;
- un ulteriore miliardo di contributo richiesto alle banche;
- liberare risorse cancellando le pensioni di reversibilità alle unioni civili.
Le altre modifiche alla manovra
Venerdì 14 è stata la data ultima per la presentazione degli emendamenti, ora si aprirà la valutazione che porterà alla stesura del maxiemendamento del Governo contenente tutte le correzioni. L’obiettivo è quello di riuscire a presentare al Senato la Legge entro il 15 dicembre, per avere il via libera entro Natale e ottenere, poi, l’approvazione lampo dalla Camera per la pubblicazione prima della fine dell’anno.
Una modifica è stata avanzata dallo stesso Ministro Giancarlo Giorgetti per gli iperammortamenti e superammortamenti. L’intenzione è quella di renderli pluriennali in modo da consentire una sicurezza nel tempo e la possibilità di programmare gli investimenti.
L’intenzione è anche quella di aggiungere nella manovra la flat tax al 5% per i giovani under 30 assunti a tempo indeterminato. Il beneficio sarebbe previsto per 3 anni ed esteso anche agli under 36 che rientrano in Italia dall’estero.
leggi anche
Flat tax al 5% per i giovani dipendenti under 30
Emendamenti per i disabili
A proporre gli emendamenti sono anche sindacati e associazioni. Di particolare rilevanza le modifiche proposte dalla Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con disabilità, FISH, che ha depositato in Commissione Bilancio al Senato 28 emendamenti per garantire risorse destinate ai disabili e ai caregiver.
Gli interventi proposti spaziano su quattro pilastri strategici:
- garantire alle politiche e agli interventi per le persone con disabilità risorse stabili. Potenziamento dei fondi per l’inclusione attiva, la vita indipendente e l’accessibilità universale;
- sostegno concreto ai caregiver attraverso il riconoscimento del loro ruolo assicurando aiuti economici, previdenziali e di conciliazione vita-lavoro;
- realizzare un sistema di servizi di prossimità in grado di rispondere in modo tempestivo alle richieste e ai bisogni delle persone e delle famiglie;
- rafforzamento delle politiche sulla disabilità.
Gli altri emendamenti
Le proposte avanzate comprendono anche modifiche della sanatoria edilizia:
- Fratelli d’Italia chiede di sanare le opere abusive in base al condono 2003;
- altri due emendamenti della stessa forza politica chiedono di alzare da 50 a 75 milioni le risorse stanziate per il fondo per la demolizione degli abusivismi.
Per le coperture delle misure richieste con gli emendamenti si cerca di attingere a tutti i fondi disponibili come nel caso del bonus tombe al 36% che dovrebbe attingere da una riduzione del Fondo per lo sviluppo e la coesione.
Un altro emendamento obbligherebbe a comunicare con una settimana di anticipo l’adesione agli scioperi dei trasporti suscitando l’ira dei sindacati che contestano alla misura di snaturare il diritto stesso allo sciopero.
Non mancano misure come la riduzione dell’Iva per il cibo per gli animali domestici e la stretta sul fast fashion con la richiesta di introduzione di una tassa di 2 euro sui piccoli pacchi provenienti da fuori Ue con valore non superiore a 150 euro. Richiesta anche un’imposta di bollo speciale per le operazioni in contanti tra 5.001 e 10.000 euro, con relativo innalzamento della soglia di utilizzo dei contanti a 10.000 euro..
L’opposizione punta a emendamenti sul lavoro con un emendamento che vuole estendere la no tax area fino a 15.000 euro e richiede una sterilizzazione del drenaggio fiscale.
Tra le proposte di modifica presentate ricordiamo anche:
- cedolare secca per gli affitti lunghi al 15%;
- detrazione al 22% per la spesa dei libri di testo;
- salario minimo;
- autorizzazione a estendere la Zes in tutta Italia;
- incremento dell’aliquota base dell’Irap per banche e assicurazioni di due punti percentuali;
- introduzione di un’aliquota al 13% per la rivalutazione dell’oro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA