Si va verso un ampliamento dei beneficiari della rottamazione quinquies, vediamo cosa sta preparando la Lega.
Alla Lega la rottamazione quinquies non piace e la forza politica vorrebbe ampliare la platea dei beneficiari. Sicuramente la sanatoria inserita nella Legge di Bilancio 2026 non rispecchia quella che voleva approvare la Lega. Da 10 anni la sanatoria è passata a 9 anni, da 120 rate mensili a 54 rate bimestrali, da 8 rate non pagate per la decadenza al mancato pagamento di 2 rate anche non consecutive.
Si tratta di modifiche obbligate dalla mancanza di risorse a disposizione e, proprio per questo, si può fare ben poco, ma la Lega non ci sta a vedere la platea dei beneficiari ridursi così drasticamente. Vediamo le intenzioni di modifica alla rottamazione quinquies.
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Ampliare la rottamazione
Se non si può intervenire sul numero delle rate e sulla durata, la Lega di prova con la platea dei beneficiari. Il partito sta lavorando su ipotesi di modifica della pace fiscale. Secondo quanto trapelato, l’intenzione è quella di far rientrare nella rottamazione quinquies anche i contribuenti che hanno ricevuto un accertamento per vizio di forma.
Gli accertamenti sostanziali sono i controlli che l’Agenzia delle Entrate avvia in caso di dichiarazione omessa o infedele da parte del contribuente. Si tratta dei casi in cui il contribuente, in modo fraudolento, non ha presentato la dichiarazione dei redditi o l’ha presentata in modo che non rispecchia la realtà. Questi contribuenti sono esclusi, attualmente, dalla possibilità di accedere alla rottamazione quinquies che, appunto, non apre agli accertamenti.
Quello che la Lega vorrebbe fare, invece, è aprire uno spiraglio per i contribuenti che hanno ricevuto un accertamento per vizio di forma. Che significa? Significa che se un contribuente ha presentato la dichiarazione dei redditi, ma per un vizio formale quest’ultima è stata sanzionata. Un vizio di forma può consistere nella presentazione della dichiarazione su modelli non conformi.
Gli errori formali, solitamente, pur essendo violazioni, non incidono sulla determinazione dell’imposta dovuta né sul suo versamento. In ogni caso si tratta di vizi che generano incertezze e irregolarità, ma nella maggior parte dei casi non sono commessi da evasori fiscali. Proprio per questo motivo si vorrebbe fare in modo che questi contribuenti possano aderire alla rottamazione quinquies.
Le altre modifiche possibili
Un altro aspetto che non piace della nuova sanatoria è la previsione di interessi sulle dilazioni al 4%. La rottamazione quater applicava un tasso d’interesse del 2%, lo stesso previsto per il tasso legale del 2025. Raddoppiare il tasso d’interesse rende la sanatoria meno conveniente; per questo è auspicabile un intervento correttivo.
La rottamazione quinquies, poi, è più conveniente della precedente versione (la quater), nonostante il tasso d’interesse più alto. Con la sanatoria 2026 è possibile pagare in modo più flessibile, dilazionando il debito in 9 anni (la quater ne prevedeva solo 5). Il problema principale è che i contribuenti che hanno aderito alla rottamazione quater e sono in regola con i pagamenti non possono accedere alla rottamazione quinquies. Servirebbe, quindi, un mecanismo che permettesse, a chi lo desidera, di passare da una sanatoria all’altra per alleggerire, magari, l’importo delle rate.
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