In scadenza decima rata della rottamazione quater, perché è fondamentale pagarla?

Patrizia Del Pidio

1 Dicembre 2025 - 08:32

Perché per chi ha aderito alla rottamazione quater è fondamentale pagare la rata in scadenza a il 30 novembre? Vediamo il rischio che si corre saltando il pagamento.

 In scadenza decima rata della rottamazione quater, perché è fondamentale pagarla?

Domenica 30 novembre 2025 scade il termine ultimo per il versamento della decima rata della rottamazione quater, cadendo di domenica, l’adempimento slitta al 1° dicembre. L’Agenzia delle Entrate specifica che «Nel caso non sia stato ancora eseguito il pagamento, si ricorda che saranno considerati tempestivi anche i versamenti effettuati entro i cinque giorni successivi alla data di scadenza; tenuto conto che il termine coincide con giornate festive, il versamento della rata potrà essere effettuato entro il 9 dicembre 2025.».

Non pagare questa rata entro il 9 dicembre comporterebbe la decadenza della rottamazione quater con tutto quello che ne consegue: vengono meno i benefici della sanatoria e il debito, per essere estinto, tornerà a essere gravato da sanzioni e interessi. Inoltre, con la decadenza l’agente di riscossione potrà riprendere le azioni di recupero coattive delle somme dovute (con eventuali pignoramenti, fermi amministrativi e ipoteche).

La motivazione fondamentale per non saltare questo pagamento, però, va ricercata nella possibilità di accedere alla rottamazione quinquies.

Pagare la decima rata per non perdere un’occasione

Molti dei contribuenti che stanno pagando la rottamazione quater vorrebbero passare alla quinquies. Il disegno di legge di bilancio 2026, però, prevede che solo chi è decaduto entro il 30 settembre 2025 dalla rottamazione quater possa accedere alla quinquies.

Non pagare la decima rata, quindi, porterebbe alla decadenza, ma non consentirebbe l’accesso alla rottamazione quinquies. Tra l’altro il viceministro all’Economia Maurizio Leo, qualche settimana fa ha annunciato che sarebbe stato previsto, nella nuova sanatoria, un meccanismo che avrebbe permesso anche a chi è in regola con i pagamenti della rottamazione precedente di poter beneficiare della maggiore flessibilità della rottamazione quinquies.
Se quanto annunciato dovesse tradursi in una modifica delle regole della rottamazione quinquies, quindi, saltare il pagamento della decima rata significherebbe chiudere definitivamente le possibilità di accedere alla sanatoria.

La decima rata è fondamentale

Saltare il pagamento della decima rata entro il 9 dicembre non significherebbe soltanto il ripristino di sanzioni e interessi previsti dal debito originario e il rischio di essere esposti al riavvio di pignoramenti, fermi amministrativi e ipoteche, ma anche dimenticarsi del tutto di poter accedere alla rottamazione quinquies.

Per chi non rispetta il termine di pagamento del 1° dicembre, che considerando i cinque giorni di tolleranza, slitta al 9 dicembre, si chiuderebbe qualsiasi possibilità di definizione agevolata del debito. I decaduti della quater che possono presentare domanda per la rottamazione quinquies sono quelli decaduti entro il 30 settembre 2025 (ovvero coloro che non hanno pagato una delle rate in scadenza fino al 31 luglio 2025).

Chi non rispetta la prossima scadenza, proprio in virtù della data limite imposta dall’articolo 23 del disegno di legge di bilancio, sarebbe definitivamente escluso dalla prossima sanatoria.

Allo stesso tempo, infatti, se la modifica annunciata alla Legge di Bilancio 2026 da Leo dovesse concretizzarsi, questi contribuenti non potrebbero accedere alla prossima sanatoria neanche come “chi è in regola con i pagamenti”. Decadere dalla sanatoria del 2023 non pagando la decima rata, di fatto, metterebbe il contribuente nella condizione di trovarsi in una sorta di limbo che la normativa esclude dalla nuova definizione agevolata.

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