Tutti gli aumenti di prezzo dal 1° gennaio 2026. Ecco l’elenco dei rincari

Laura Pellegrini

21 Ottobre 2025 - 11:29

Sigarette, carburanti e bollette: tanti prodotti aumentano di prezzo dal 1° gennaio 2026 per effetto delle accise e non solo. Ecco l’elenco dei rincari.

Tutti gli aumenti di prezzo dal 1° gennaio 2026. Ecco l’elenco dei rincari

Con la graduale definizione della Legge di Bilancio 2026, da approvare entro fine anno, vengono sanciti una serie di aumenti su diverse categorie di prodotti. L’intervento sulle accise provocherà un aumento del prezzo di sigarette e beni succedanei, oltre a un doppio movimento per i carburanti: il prezzo della benzina sarà in discesa, mentre il diesel aumenterà. Salta la riduzione al 21% sugli affitti brevi, sui quali verrà applicata la cedolare secca al 26%.

Sempre nel 2026 è in scadenza anche il contributo straordinario di 200 euro sulle bollette, con conseguente ritorno al bonus ordinario con ISEE fino a 9.360 euro. Anche le spese per luce e gas, quindi, potrebbero aumentare per coloro che beneficiavano del bonus ARERA potenziato.

Manovra 2026, aumenta il prezzo delle sigarette

Dal 1° gennaio 2026 (e gradualmente fino al 2028) sono previsti una serie di aumenti sul prezzo delle sigarette per tutti i fumatori: il Governo è intervenuto sulle accise su tabacchi e carburanti. La bozza della Manovra 2026, infatti, prevede un incremento della quota fissa dell’accisa da 29,50 euro ogni 1.000 sigarette nel 2025 a 32,00 euro nel 2026. Negli anni successivi la quota passerà a 35,50 euro nel 2027 e 38,50 euro dal 2028.

In termini monetari, l’aumento si traduce in circa 5 centesimi in più per ogni pacchetto, a cui si aggiunge l’IVA: il rincaro complessivo per i fumatori sarà quindi di +6 centesimi a pacchetto nel 2026, fino a +15 centesimi nel 2027 e +22 centesimi dal 2028.

Sono previsti aumenti anche sul tabacco trinciato, che verrà a costare circa 79 centesimi in più per ogni bustina da 30 grammi (che diventeranno 93 centesimi nel 2027 e oltre un euro dal 2028).
Infine, si prevedono prezzi più alti anche su alcuni prodotti succedanei come il tabacco da masticare, il tabacco riscaldato (circa 70 centesimi su un pacchetto da 20 stick) e i liquidi per le sigarette elettroniche (circa 1,50 per i liquidi con nicotina e 1 euro senza nicotina).

Le compagnie potranno decidere se traslare effettivamente l’intero rialzo sul prezzo al consumo o assorbirlo in tutto o in parte. Il prezzo delle sigarette è infatti basato sulla scelta della casa produttrice alla quale si devono aggiungere le tasse (accise e IVA) che finiscono nelle casse dello Stato.

Allineamento delle accise sui carburanti: i nuovi prezzi alla pompa

Il Governo ha poi anticipato l’allineamento delle accise sui carburanti inserendo nella Manovra 2026 un’accisa fissa per benzina e gasolio pari a 672,90 euro ogni 1.000 litri (circa 67 centesimi al litro). Mentre l’accisa per la verde si ridurrà di 4,05 centesimi, per il gasolio aumenterà dello stesso valore. Questo cambio, come spiegato dall’Agenzia delle Entrate avrà un effetto alla pompa considerando anche l’applicazione dell’IVA al 22%: il prezzo della benzina andrà a scendere di 4,94 centesimi al litro, mentre quello del diesel aumenterà dello stesso valore.

Se l’allineamento entrasse in vigore oggi, considerando i prezzi attuali dei carburanti al distributore, la benzina verrebbe a costare 1,64 euro/litro, mentre il gasolio salirebbe a 1,68 euro/litro.

Affitti brevi, nuova cedolare secca al 26%

La bozza della Manovra 2026 prevede l’applicazione della cedolare secca al 26% sugli affitti brevi. L’aumento vale per tutti: sia chi affitta da privato, sia le società che fanno da sostituto d’imposta, che siano gestori di case per conto privato o portali web.

Secondo l’Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi (AIGAB), questo provvedimento rischia di generare una diminuzione dell’offerta e un aumento dei prezzi, riducendo la possibilità per molte famiglie italiane di andare in vacanza e favorendo una fuga verso il sommerso. Bisogna considerare, infatti, che il 96% dei proprietari di immobili in locazione sono privati.

Ricordiamo che in Italia ci sono 9,6 milioni di abitazioni vuote e che la ricchezza delle famiglie italiane è in gran parte concentrata negli asset immobiliari - sostiene il presidente AIGAB -.
Se il valore delle case cala, il problema diventa strutturale per l’intera economia del Paese”.

Bollette, addio al bonus con ISEE superiore a 9.360 euro

Il 31 dicembre 2025 è in scadenza il contributo straordinario sulle bollette che consentiva alle famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro di beneficiare di uno sconto di 200 euro su luce e gas. Senza una proroga da parte del Governo, il bonus torna nella versione ordinaria, cioè riservato ai nuclei familiari con ISEE inferiore a 9.360 euro all’anno. Di conseguenza, anche le bollette potrebbero costare di più per circa 8 milioni di italiani che fino ad oggi hanno ottenuto il contributo straordinario.

Il bonus bollette rimane confermato anche per il 2026, ma solo per le famiglie che soddisfano i seguenti requisiti reddituali:

  • ISEE inferiore a 9.360 euro l’anno;
  • ISEE fino a 20.000 euro per nuclei con più di tre figli a carico.

Un’altra novità importante dal 1° gennaio 2026, in attesa del via libera di ARERA, riguarda la possibilità di effettuare il cambio fornitore in 24 ore. La richiesta degli utenti dovrà essere evasa in un giorno, completando la procedura tecnica attraverso la registrazione del passaggio attraverso il Sistema informativo integrato (Ssi) gestito da Acquirente unico.

Iscriviti a Money.it

Money Awards Logo

Le votazioni ai Money Awards sono aperte!

Registrati su Money.it e vota la tua azienda preferita ai People's Money Awards 2025!

Vota ora
SONDAGGIO