Tutte le novità fiscali nella Manovra 2026

Nadia Pascale

2 Novembre 2025 - 15:34

Quali sono gli interventi in materie di Fisco nella Manovra di Bilancio 2026? Ecco tutte le novità dal taglio dell’Irpef alla rottamazione quinquies, passando per Irap, accise e controlli fiscali.

Tutte le novità fiscali nella Manovra 2026

Quali sono le novità fiscali nella Manovra di Bilancio 2026? Sicuramente, come quasi tutti gli anni, ci sono importanti interventi sul lato Fisco che, da un lato vogliono aiutare a pagare meno tasse, da altro lato cercano nuove entrate o mirano a incentivare gli investimenti e quindi ad aumentare occupazione e PIL.

Iniziamo dalle due novità fiscali principali e forse anche le più attese, ma ricordiamo che non sono le uniche due in manovra.
Ecco tutti gli interventi in materia fiscale previsti dalla Legge di Bilancio 2026.

Taglio Irpef nella Manovra 2026

La prima novità importante è il taglio dell’aliquota Irpef. Il taglio sarà attuato nell’anno di imposta 2026 e riguarderà il secondo scaglione di reddito (da 28.000 euro a 50.000 euro). L’aliquota passa dal 35% al 33% e, soprattutto, la modifica è strutturale.
Le polemiche in merito non sono mancate, c’è chi ha criticato la scelta di agevolare solo il ceto medio, chi, invece, ha criticato la mancata estensione, annunciata, del secondo scaglione da 50.000 a 60.000 euro. L’intervento favorisce 13 milioni di contribuenti e porta a un risparmio massimo di 440 euro l’anno.

Rottamazione quinquies

La seconda novità fiscale importante presente nella Manovra di Bilancio 2026 è la rottamazione quinquies.
La rottamazione quinquies prevede la definizione agevolata per i mancati versamenti di:

  • imposte;
  • contributi previdenziali;
  • avvisi bonari.

I carichi devono essere stati affidati all’Agenzia delle Entrate Riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023.

Sono esclusi dalla rottamazione i contribuenti che non hanno mai fatto una dichiarazione dei redditi, ovvero gli evasori totali e debiti per i quali è in corso un accertamento fiscale.
In base a quanto ora disposto, i pagamenti dovrebbero essere bimestrali, per un numero massimo di 54 rate e interessi al 4%, ma non si esclude che nel corso dell’esame in Parlamento si possa arrivare a un versamento mensile.

Aumento accise gasolio e tabacchi

Questi i provvedimenti più attesi e in un certo senso favorevoli ai cittadini, ora si passa alle misure fiscali forse meno apprezzate. La prima è l’aumento delle accise sul gasolio.
Attualmente le accise sul gasolio, diesel, sono ridotte in confronto alle accise sulla benzina, ma il gasolio di fatto inquina più della benzina, proprio per questo l’Ue ha previsto un allineamento delle accise.

L’Italia aveva inizialmente previsto un allineamento graduale da compiersi entro il 2030. Con la Legge di Bilancio 2026 si provvede, invece, a un allineamento immediato a partire dal 1° gennaio 2025. Ne deriva che il costo del diesel aumenterà dal 1° gennaio, nella componente fiscale, di 4,05 centesimi a litro. La benzina, allo stesso tempo, diminuirà di 4,05 centesimi a litro. A questi ritocchi deve aggiungersi l’effetto IVA, quindi, ci sarà una piccola riduzione sulla benzina della componente IVA e un piccolo aumento per il gasolio.

Non solo accise sulla benzina; ci sono da considerare anche le accise sui prodotti da fumo (sigarette, tabacco...). Gli aumenti sono programmati nel 2026, 2027 e 2028. Per il 2026 l’aumento è di 2,50 euro ogni mille sigarette, ovvero cinque centesimi su ogni pacchetto (che contiene venti sigarette). Nel 2027 l’aumento previsto è più considerevole.

Brutte sorprese anche per i proprietari di immobili adibiti a locazione breve. In questo caso la cedolare secca passa dal 21% al 26% per coloro che affittano con l’intervento di intermediari. Su questo punto ancora non vi sono certezze perché si punta a un ritorno dell’aliquota al 21% per tutti.

Novità per le imprese: Irap, iper-ammortamento e super-ammortamento

Nella manovra di Bilancio 2026 è poi previsto un aumento dell’Irap (Imposta Regionale sulle Attività Produttive) del 2% ma solo per banche e imprese di assicurazione.

Sul fronte imprese importanti novità vi sono con iper-ammortamento e super-ammortamento. L’articolo 94 del testo bollinato della legge di Bilancio 2026 all’esame ora del Parlamento, introduce nuove regole ed è rubricato “Maggiorazione dell’ammortamento per gli investimenti in beni strumentali ”. Prevede una maxi deduzione maggiorata:

  • 180% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 100% per gli investimenti oltre 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;
  • 50% per gli investimenti oltre 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro.

Tale maggiorazione è aumentata nel caso in cui dagli investimenti derivi un risparmio energetico considerevole:

  • 220% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 140% per gli investimenti oltre 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;
  • 90% per gli investimenti oltre 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro.

La maxi deduzione riduce notevolmente la base imponibile per le imposte sui redditi e quindi si trasforma in un importante strumento fiscale.

Controlli e contrasto all’evasione fiscale

L’ultimo fronte è quello relativo ai controlli e contrasto all’evasione fiscale.
Due in questo caso sono le novità principali in materia fiscale. Da un lato c’è il pignoramento sprint sulle fatture elettroniche. L’articolo 27 della Legge di Bilancio 2026 prevede che in caso di debiti con l’Erario l’agente di riscossione possa aggredire anche gli importi che il debitore non ha ancora incassato e che sarebbero di sua spettanza. Ricordiamo che l’emissione delle fatture passa attraverso il Sistema di Interscambio quindi l’Agenzia delle Entrate conosce ab origine le entrate.

Tra le novità fiscali per il contrasto all’evasione fiscale è prevista una procedura automatica di liquidazione IVA: in caso di omessa presentazione della dichiarazione IVA viene notificato al contribuente un avviso di pagamento con l’imposta ricostruita attraverso i dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate con fatturazione elettronica, trasmissione telematica dei corrispettivi e liquidazioni periodiche.

Il contribuente ha 60 giorni di tempo per versare il dovuto o contestare. In caso di inerzia, oppure, nel caso in cui l’AdE dovesse ritenere che le motivazioni addotte non siano sufficienti, si provvede all’iscrizione delle somme nei ruoli.

Ritoccati anche i limiti all’uso delle compensazioni fiscali in caso di debiti con l’Erario, vi è il divieto di compensazioni fiscali se il debito supera 50.000 euro.
Previsto anche il limite ai pagamenti ai titolari di partita IVA per contratti con la Pubblica Amministrazione in caso di debiti con l’Agenzia delle Entrate.

Fringe benefit, sugar tax e plastic tax

Non ci sono, invece, novità sul fronte fringe benefit: il Governo aveva pensato a un raddoppio dei benefici, ma di fatto non c’è stato. Prorogata la sospensione di sugar tax e plastic tax.

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