Separazione fiscale o simulata, ecco perché conviene: vantaggi fiscali e agevolazioni

Simone Micocci

23 Giugno 2017 - 14:07

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La separazione fiscale, lo strumento con cui una coppia sospende fittiziamente il vincolo matrimoniale, permette di risparmiare sulle tasse e di avere accesso ad alcune agevolazioni. Ecco perché sempre più coppie decidono di separarsi.

Separazione fiscale o simulata, ecco perché conviene: vantaggi fiscali e agevolazioni

La separazione - se “simulata” - è più conveniente del matrimonio: lo confermano gli esperti e ne sono consapevoli tutte quelle coppie che in questi anni si sono separate non per motivi sentimentali ma solamente “fiscali”.

Facciamo tuttavia una premessa doverosa: in questo articolo trattiamo in astratto alcune fattispecie giuridiche, pur condannandone fermamente la realizzazione da un punto di vista etico morale.

Detto questo non si può non evidenziare come siano sempre di più quelle coppie che decidono di separarsi, pur continuando ad amarsi come il primo giorno e a vivere sotto lo stesso tetto. Il motivo è presto detto: la separazione fiscale porta in dote molti vantaggi dal punto di vista fiscale e lavorativo.

Un fenomeno in crescita specialmente in questo periodo di crisi, tant’è che molti professionisti del settore hanno cominciato a definirlo come “separazione fiscale”, o anche “separazione simulata”.

Il volere dei coniugi, infatti, non è quello di separarsi per mettere fine al vincolo matrimoniale, ma solo per trarne un profitto fiscale che in alcuni casi, come vedremo meglio di seguito, può essere molto vantaggioso.

Quindi, nell’Italia di oggi, falcidiata dall’imposizione fiscale, le coppie arrivano a separarsi persino per pagare meno tasse. Bisogna sottolineare però che si tratta di uno strumento conveniente solo per quelle coppie che hanno un reddito medio alto, intorno ai 50mila euro, e che possiedono anche una seconda casa.

In questo modo i coniugi “separati in casa” possono evitare di pagare l’IMU per la seconda casa - presumendo che uno dei due cambi la propria residenza - pur continuando a vivere sotto lo stesso tetto. E non c’è alcun pericolo dal punto di vista del controllo fiscale; in caso di separazione consensuale, infatti, i coniugi sono liberi di riappacificarsi quando vogliono, quindi nulla vieta che ciò avvenga proprio nel momento di un controllo.

Ma quello dell’IMU sulla seconda casa non è l’unico vantaggio che giustifica la separazione consensuale, perché sia dal punto di vista fiscale che da quello lavorativo ce ne sono diversi; vediamo quali sono.

Separazione simulata: i vantaggi fiscali

La separazione simulata è conveniente perché pur mantenendo il vincolo matrimoniale i coniugi possono beneficiare di alcuni vantaggi fiscali non di poco conto.

Il primo, come abbiamo visto, è quello per cui ci si risparmia di pagare l’IMU per la seconda casa nel caso in cui uno dei coniugi separati decida di spostarvi la sua residenza. Come specificato nella nostra guida sulla separazione, infatti, quando una coppia decide di separarsi viene sospeso l’obbligo di coabitazione, quindi ognuno è libero di vivere dove vuole.

Il secondo è quello per cui la separazione fiscale comporta una riduzione del reddito individuale. Un vantaggio considerevole per quelle famiglie dove entrambi i coniugi percepiscono un buono stipendio poiché con la separazione il reddito si ridurrà considerevolmente con tutti i vantaggi che ne derivano. Ad esempio, aumentano le possibilità di beneficiare di contributi e agevolazioni statali, come dell’esenzione del ticket sanitario.

La separazione delle residenza, e l’uscita dallo stato di famiglia, comporta anche una riduzione delle imposte e di tutti quei costi che variano in funzione del reddito.

Acquisto seconda casa: perché la separazione fiscale conviene

La separazione fiscale quindi conviene specialmente per le famiglie con un reddito medio-alto in possesso di più di un immobile. Tuttavia, anche per chi non ha una seconda casa, ma ha intenzione di acquistarla, la separazione simulata può essere una soluzione molto vantaggiosa.

Infatti, acquistare una casa come coppia, piuttosto che da single, è molto dispendioso. Ecco una piccola tabella che ci spiega il perché.

Imposta registro IVA
1° casa 3% 4%
2° casa 7% 10%

Ad esempio, se il valore dell’immobile che si vuole acquistare è pari a 200mila euro, la separazione fiscale permette di risparmiare 20mila euro (14mila totali per la prima casa rispetto ai 34mila della seconda).

Una bella differenza; ecco perché molte coppie prima di acquistare una seconda casa, ma anche nel caso in cui l’abbiano ereditata, decidono di separarsi per risparmiare sulle tasse.

Assegno di mantenimento deducibile dal reddito

Infine, anche il pagamento dell’assegno di mantenimento potrebbe costituire un vantaggio fiscale. Infatti, qualora il marito abbia un reddito molto alto può versare gli alimenti alla moglie - che comunque verranno utilizzati per le spese familiari - e dedurne l’importo dal reddito.

Contemporaneamente ci sarà un aumento del reddito dell’altro, ma è pur vero che su due redditi bassi si pagano nel complesso meno tasse rispetto a quanto dovuto per un solo reddito elevato.

Oltre ai vantaggi fiscali ce ne sono anche altri più generici. Ad esempio, una madre separata ma lavoratrice ha più diritto a salire in graduatoria rispetto ad un’altra sposata.

Ma ci sono anche altri tipi di agevolazioni, come quelle riconosciute dai Comuni alle famiglie monogenitoriali. L’ammissione agli asili nido è uno di questi, ma anche l’accesso all’edilizia popolare è un beneficio da prendere in considerazione.

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