Partite IVA, tasse a rate anche per il secondo acconto: l’ISTAT spiana la strada alla riforma

Anna Maria D’Andrea

18/06/2021

18/06/2021 - 16:20

condividi

Partite IVA, possibilità di pagare a rate anche il secondo acconto delle tasse: l’ISTAT certifica che non serve copertura. Possibili novità in arrivo già nel 2021.

Partite IVA, tasse a rate anche per il secondo acconto: l’ISTAT spiana la strada alla riforma

Partite IVA, strada spianata per il pagamento a rate anche del secondo acconto. La scadenza del 30 novembre 2021 potrebbe quindi essere spalmata da gennaio a giugno 2022, e così per gli appuntamenti con l’Erario degli anni successivi.

L’ISTAT ha certificato che per rinviare il pagamento degli acconti delle imposte sui redditi non serve copertura, chiarimento che apre alla possibilità di una riforma per il meccanismo di pagamento delle tasse dovute dai titolari di partita IVA.

La proposta di consentire di pagare a rate anche il secondo acconto è stata avanzata dal Deputato della Lega e Vicepresidente in Commissione Finanze della Camera Alberto Gusmeroli e dal Presidente Luigi Marattin di Italia Viva.

È questa una delle novità che potrebbe rientrare nel documento con le proposte di riforma fiscale atteso entro il 30 giugno 2021.

Partite IVA, tasse a rate anche per il secondo acconto: possibili novità in riforma fiscale

Consentire ai titolari di partita IVA di pagare a rate non solo il primo acconto del 30 giugno, ma anche il secondo acconto dovuto nel mese di novembre, garantirebbe “un’enorme iniezione di liquidità per 5,5 milioni di contribuenti”.

È questo il commento del Deputato della Lega Alberto Gusmeroli, dopo la certificazione da parte dell’ISTAT della possibilità di intervenire senza dover prevedere una copertura finanziaria alla misura.

Servirebbe invece una copertura una tantum da 9 miliardi per l’abolizione della ritenuta d’acconto, misura che viaggerebbe in parallelo alla possibilità di pagare a rate le tasse dovute dai titolari di partita IVA.

Cosa cambierebbe rispetto ad ora?

Attualmente, ricordiamo, i titolari di partita IVA pagano in due rate gli acconti delle imposte sui redditi: la prima entro il 30 giugno, con possibilità di rateizzazione, e la seconda in un’unica soluzione entro il termine del 30 novembre.

La proposta di riforma elaborata da Lega e Italia Viva prevede invece la possibilità di spalmare su più mesi anche il secondo acconto, che tra l’altro verrebbe pagato per competenza, con rate suddivise da gennaio e fino al mese di giugno.

Una proposta con decorrenza immediata, e che se attuata nell’immediato cancellerebbe di fatto la scadenza del 30 novembre 2021.

Tasse a rate per le partite IVA già nel 2021: emendamento al decreto Sostegni bis

Entro il 30 giugno 2021 è atteso il documento della Commissione Finanze della Camera sulle proposte di riforma fiscale.

Il lavoro arriverà dopo un ciclo di audizioni durante le quali è stata evidenziata a più riprese, anche dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate, la necessità di riformare il sistema di tassazione per i titolari di partita IVA.

Il documento di indirizzo sarà la base dalla quale partite per predisporre la legge delega sulla riforma fiscale, attesa entro la fine del mese di luglio.

C’è tuttavia l’esigenza di un intervento immediato per i titolari di partita IVA, fortemente provati da un anno di restrizioni e che ora si trovano a dover fare i conti con le scadenze delle imposte sui redditi 2021 e con un calendario fiscale fitto di appuntamenti.

Monitorato speciale è quindi il decreto Sostegni bis, con il quale potrebbe essere introdotta una nuova proroga delle cartelle esattoriali, ma non solo.

Per quel che riguarda il secondo acconto delle imposte, la Lega propone di applicare sin da subito la possibilità di versamento a rate, da gennaio 2022.

L’emendamento è al vaglio della Commissione Bilancio della Camera, e bisognerà attendere per ulteriori novità.

Si segnala inoltre che si sta valutando di prorogare al 20 luglio la scadenza di saldo e acconto delle imposte sui redditi, fissata al 30 giugno 2021. Si resta in attesa di conferme.

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO