Dal primo ottobre 2025 scatta l’obbligo di stipula della polizza catastrofale per le medie imprese. Ecco chi deve adempiere all’obbligo e conseguenze per il mancato adeguamento.
Entra in vigore il primo ottobre 2025 l’obbligo di stipula della polizza rischi catastrofali per le medie imprese.
La assicurazione rischi catastrofali è una copertura assicurativa, ora obbligatoria, per i danni subiti dalle aziende e dovuti a fenomeni meteorologici, alluvioni, grandinate, inondazioni o ad altri eventi naturali (sisma).
Ogni anno numerose imprese fanno i conti con le conseguenze economiche di eventi naturali che negli ultimi anni sono diventati sempre più frequenti. Il riavvio delle attività con risorse pubbliche spesso richiede molto tempo e non sempre le aziende hanno la capacità di far fronte ai danni con le proprie risorse economiche o facendo ricorso a prestiti. Nasce, quindi, l’esigenza di avere una tutela.
L’entrata in vigore della polizza catastrofale è stata più volte rimandata per le PMI, ma dal primo ottobre scatta l’obbligo anche per le medie imprese.
Ecco i termini per la stipula della polizza catastrofale e le conseguenze in caso di inadempimento
Obbligo polizza catastrofale, ecco quando scatta
Le norme che prevedono l’obbligatorietà delle polizze catastrofali sono contenute nella Legge di Bilancio 2024, di fatto la loro operatività è stata più volte rimandata, il Decreto Milleproroghe 2024 aveva rimandato l’entrata in vigore al 31 marzo 2025. Interviene successivamente il Decreto Legge 39 del 2025 che conferma l’entrata in vigore per le grandi imprese dal 1° aprile 2025 ma senza conseguenze per 90 giorni e fissa la data di entrata in vigore della obbligatorietà per le medie imprese al 1° ottobre 2025. Le piccole e micro imprese devono, invece, provvedere alla stipula entro il 31 dicembre 2025.
Chi sono i soggetti obbligati a stipulare la polizza catastrofale?
L’obbligo di polizza catastrofale è a carico di imprese con sede legale in Italia e imprese con sede legale all’estero che abbiano in Italia una stabile organizzazione e tenute all’iscrizione alla Camera di Commercio.
Sono escluse dall’obbligo le imprese agricole e le imprese i cui beni immobili risultino gravati da abuso edilizio, costruiti in carenza delle autorizzazioni previste, gravati da abuso sorto successivamente alla data di costruzione.
La polizza stipulata non deve prevedere scoperti o franchigie superiori al 15% del danno subito e il premio deve essere proporzionale al rischio che l’azienda corre rispetto all’area sismica in cui l’azienda è ubicata e opera.
Sanzioni: elenco degli incentivi a cui non si può accedere
In caso di mancata stipula non sono previste sanzioni dirette, ma in caso di evento, non c’è copertura assicurativa e il ripristino delle attività potrebbe essere arduo. Chi non stipula la polizza inoltre non può accedere a contributi economici pubblici.
Il decreto 18 giugno 2025 fissa gli incentivi a cui non è possibile accedere. L’elenco comprende importanti aiuti economici alle imprese, come Smart&Start, i contratti di sviluppo, gli interventi per le aree di crisi industriale, gli incentivi per l’economia circolare e le energie rinnovabili, le misure di supporto alle cooperative, startup e venture capital. Non si tratta di un elenco tassativo, ma il Ministero delle Imprese e del Made in Italy in una nota del 5 agosto 2025 chiarisce che il divieto riguarda i soli strumenti agevolativi di competenza della Direzione Generale per gli incentivi alle imprese disciplinati da decreti adottati dal solo Ministro delle Imprese e del Made in Italy.
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