Bonus, incentivi e agevolazioni per le startup innovative, le regole

Nadia Pascale

22 Luglio 2025 - 10:20

Importanti novità, agevolazioni e bonus per chi investe in startup innovative: credito di imposta, detrazioni fiscali, esonero dal versamento delle imposte.

Bonus, incentivi e agevolazioni per le startup innovative, le regole

Startup innovative, confermati bonus e incentivi, dal 2025 entrano in vigore anche le misure della Legge 193 del 2024 per chi investe in start up.

Deve essere preliminarmente ricordato che sono considerate startup innovative le micro, piccole e medie imprese con sede in Italia o nell’ambito dell’Unione Europea, ma in questo secondo caso la sede operativa deve essere in Italia. Le startup innovative devono occuparsi di sviluppo di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico, ma non devono svolgere attività di consulenza e agenzia (articolo 28 legge 193 del 2024).

Affinché siano riconosciuti gli incentivi è necessario che le startup siano iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese.
Al verificarsi delle condizioni che abbiamo sinteticamente visto è possibile ottenere numerose agevolazioni. Le stesse possono essere mantenute per 3 anni decorrenti dal momento in cui la startup nasce.

Vediamo quali sono gli incentivi, i bonus e le agevolazioni che possono ottenere le startup e coloro che investono in startup innovative.

Agevolazioni e permanenza nel registro delle startup

Vi è una prima novità importante (articolo 28 Legge 193 del 2024) da segnalare, infatti, i benefici previsti per le startup, e che a breve vedremo, trascorsi i primi 3 anni possono essere mantenuti per ulteriori 2 anni al verificarsi di determinate condizioni:

  • aumento del 25% nelle spese di ricerca e sviluppo;
  • aumento dei ricavi del 50% tra il secondo e il terzo anno;
  • ottenimento di almeno un brevetto o finanziamento di almeno 50.000 euro.

Al termine dei 5 anni può essere richiesta un’ulteriore proroga di 2 anni in caso di

  • aumento di capitale a sovrapprezzo da parte di un organismo di investimento collettivo del risparmio, di importo superiore a 1 milione di euro, per ciascun periodo di estensione;
  • aumento dei ricavi superiore al 100%.

Per la permanenza basta uno solo dei requisiti ora visti.

Le start up che non hanno i requisiti per permanere nella sezione speciale, possono iscriversi nel registro delle PMI Innovative.
Per le startup che riescono a restare nella sezione speciale del Registro delle imprese oltre i primi 3 anni si parla anche di scale up.

Agevolazioni fiscali per chi investe in start up

Con la legge 179 del 2012 è stato introdotto in Italia lo Startup Act recentemente modificato dalla legge 193 del 2024: prevede un insieme di norme che mirano a sostenere la nascita, la crescita e lo sviluppo di startup innovative. Nel tempo la normativa di base è stata implementata con misure specifiche che rafforzano la presenza di start up innovative.

Un deciso slancio è stato dato dalla legge Centemero, legge 107 del 2023, che prevede in favore di chi investe nelle start up l’aumento delle agevolazioni fiscali, in particolare la detrazione fiscale dal 2025 viene aumentata al 65%.

L’articolo 32 della legge 193 del 2024 riconosce dal 2025 un credito di imposta pari all’8% del valore dell’investimento effettuato nel limite massimo di 500.000 euro di investimenti in un anno. La misura in oggetto è stata resa operativa con il decreto interministeriale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, del 26 maggio 2025

Agevolazioni per finanziamenti e crowfunding in favore di startup

Il capitale di investimento resta il nodo cruciale per una start up, ecco perché, oltre alle agevolazioni viste in precedenza, si riconosce anche l’accesso semplificato al Fondo di Garanzia PMI con copertura fino all’80% del credito erogato dalla banca.
Si possono, inoltre, ottenere i contributi previsti al piano Smart&Start Italia con finanziamento a tasso zero per progetti di valore fino a 1,5 milioni di euro. Nel caso in investimenti nel Meridione è previsto anche un contributo del 30% a fondo perduto.
Per essere ammessi alle agevolazioni le startup devono presentare un progetto che preveda uno dei seguenti requisiti:

  • significativo contenuto tecnologico e innovativo;
  • sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel settore dell’economia digitale, intelligenza artificiale, blockchain, Internet of Things;
  • valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica o privata (spin off).

Possono accedere ai fondi Smart&Start anche le persone fisiche che intendono costituire una startup innovativa. In tal caso, la costituzione della società deve intervenire entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.

Tra le agevolazioni previste per le attività qualificate come startup anche l’esonero dal versamento di imposta di bollo, diritti di segreteria e diritto camerale annuale.

Le startup possono accedere a finanziamenti tramite crowfunding e ottenere la defiscalizzazione degli investimenti in venture capital, cioè investimenti in capitale di rischio in aziende non quotate e caratterizzate da elevata potenzialità.
Si ricorda che in caso di fallimento per le startup non si applicano le procedure tradizionali, ma più veloci.

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