Nuova tassa sul gasolio in arrivo? Le novità della Legge di Bilancio 2020

Rosaria Imparato

4 Ottobre 2019 - 13:20

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Tassa ambientale in arrivo sul gasolio: con la Legge di Bilancio 2020 potrebbe arrivare a costare quanto la benzina. Il Governo pensa ad aumentare le accise sul diesel non solo per la lotta all’evasione ma anche per un’economia più ecosostenibile.

Nuova tassa sul gasolio in arrivo? Le novità della Legge di Bilancio 2020

Nuova tassa ambientale in arrivo, questa volta sul gasolio: l’ennesima stangata a danno degli automobilisti.

L’ipotesi secondo cui saranno aumentate le accise sul diesel fino a raggiungere lo stesso prezzo della benzina trova il proprio fondamento nelle misure annunciate per convertire l’economia del Paese verso una maggiore ecosostenibilità.

In base a quanto diffuso finora, infatti, dovrebbe essere introdotto il taglio dei sussidi dannosi all’ambiente, tra cui quello che garantisce accise inferiori al diesel rispetto alla benzina.

Non esattamente una buona notizia per gli automobilisti, categoria che ogni anno subisce parecchi danni al portafogli.

Questa misura si inserirebbe nel piano più ampio che il secondo Governo Conte sta perseguendo, basato su due grandi pilastri: il Green New Deal e la lotta all’evasione.

In aumento infatti le frodi sui carburanti: secondo le ultime stime, nel 2017 lo Stato avrebbe incassato quasi 20 miliardi di euro in meno rispetto al dovuto.

Non stupisce quindi che la Legge di Bilancio cerchi di recuperare in questo modo il gettito perduto.

Nuova tassa sul gasolio in arrivo? Le novità della Legge di Bilancio 2020

Ennesima tassa in arrivo per i consumatori, in particolare per gli automobilisti.
Secondo quanto contenuto nella bozza del Decreto Ambiente, di cui oggi non si hanno più notizie ufficiali, ci sarebbe una nuova tassa in arrivo, questa volta “ambientale”.

Probabilmente il taglio ai sussidi nocivi per l’ambiente, tra cui quello che garantisce accise inferiori del diesel rispetto alla benzina, sarà inserito nel ddl sul Green New Deal o direttamente in Legge di Bilancio.

In questo modo, il diesel verrebbe a costare quanto la benzina: una stangata per i 17,3 milioni di automobilisti che posseggono un auto diesel.

L’aumento previsto, almeno per ora, sarebbe di un centesimo in più per ogni litro di diesel, che porterebbe nelle casse dello Stato 144 milioni di euro.

Una misura del genere aiuterebbe a dunque a risanare la mancanza di gettito erariali, che dal 2017 si è perso per strada - è proprio il caso di dirlo - 19,4 miliardi.

Secondo i dati de Il Sole 24 Ore, questo buco nelle casse statali è dovuto sia alle frodi sui carburanti che alle agevolazioni fiscali sul gasolio.

Un cane che si morde la coda, perché in fondo le frodi sono tanto più diffuse quanto più la tassazione è alta.

Continua quindi la lotta all’evasione, in una sorta di operazione congiunta con l’altro caposaldo del Governo Conte: il passaggio ad un’economia più ecosostenibile.

Nuova tassa sul gasolio? Gli effetti del Green New Deal

L’impegno green del Governo Conte è stato ulteriormente confermato durante la conferenza stampa per l’approvazione del NADEF: “Vogliamo proteggere da subito il nostro ambiente, non l’anno prossimo, non fra due anni”.

É proprio in questo contesto che vengono inserite le tasse ambientali, e in parallelo vengono inseriti incentivi come il bonus rottamazione auto per i veicoli più inquinanti.

La direzione verso un’economia più ecosostenibile sarà basata, dunque, sul taglio di bonus fiscali e altre agevolazioni.

Ma un centesimo in più per ogni litro di diesel non è l’unica novità prevista col Decreto Ambiente. La svolta green prevede, secondo Il Sole 24 Ore:

  • 26 misure sulle accise sui prodotti energetici;
  • 14 tipi di prodotti con IVA agevolata;
  • 7 tipi di agevolazioni IRPEF e IRES;
  • 5 schemi di sussidio diretto con l’agricoltura e altre 5 riguardanti altre forme di imposizione.

Alcune di queste novità fiscali saranno realizzate nella Legge di Bilancio 2020, altre invece saranno approfondite nel ddl sul Green New Deal.

Scongiurato l’aumento dell’IVA da un lato, e nuove tasse in arrivo dall’altro: tutto in nome solo della green economy?

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