Mercato libero luce e gas obbligatorio anche per i disabili?

Simone Micocci

28 Novembre 2023 - 13:58

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Mercato libero, obbligatorio il passaggio (ma non per tutti): i disabili possono restare nel mercato tutelato tanto per la fornitura elettrica che per il gas.

Mercato libero luce e gas obbligatorio anche per i disabili?

È ormai ufficiale l’obbligo del passaggio dal mercato tutelato a quello libero dell’energia: dal 10 gennaio bisognerà cambiare la fornitura per il gas, mentre per l’energia elettrica ci sarà tempo fino ad aprile 2024.

A tal proposito, nei prossimi giorni il governo approverà un decreto con il quale verranno definite le tappe della liberalizzazione del mercato, come ad esempio le tempistiche per la definizione delle aste con cui verranno attribuite le varie aree territoriali ai fornitori che opereranno nel servizio a tutele graduali, per le quali potrebbero volerci anche 6 mesi (per quella che di fatto sembra essere una sorta di proroga tacita).

Così come dal governo dovranno arrivare maggiori dettagli sul trattamento dei nuclei familiari vulnerabili, ai quali la normativa consente di restare nel mercato tutelato dell’energia anche dopo la scadenza.

A tal proposito, vi abbiamo già spiegato che rientrano nel concetto di “vulnerabilità” coloro che hanno un’età avanzata: qui vogliamo invece concentrarci sui nuclei in cui sono presenti persone con disabilità o invalidità, facendo chiarezza su quando sono legittimati a restare nel mercato tutelato dell’energia (fermo restando la possibilità di passare in ogni momento al mercato libero laddove se ne rilevasse la convenienza).

Fornitura del gas, quando i disabili possono restare nel mercato tutelato

Tanto per la fornitura del gas quanto per l’energia elettrica, sono legittimati a restare nel mercato tutelato i soggetti con disabilità riconosciuta ai sensi dell’articolo 3 della legge n. 104 del 1992.

È quindi necessario l’accertamento dell’handicap per poter richiedere di restare nel mercato tutelato. A tal proposito, chi non è stato ancora riconosciuto come disabile ma ritiene di trovarsi nella condizione per esserlo, potrà avviare l’iter di riconoscimento che si compone di varie fasi:

  • intanto il medico compila il certificato introduttivo in cui attesta la natura delle infermità nonché delle patologie invalidanti, e trasmette tutto all’Inps;
  • il cittadino fa domanda all’Inps (telematicamente, oppure rivolgendosi a un caf) allegando il certificato medico;
  • a questo punto si viene contattati per la visita che in caso di bisogno potrà essere effettuata anche a domicilio.

Dopodiché, laddove la commissione dovesse accertare lo stato di disabilità, verrà consegnato l’apposito verbale.

A questo punto, per accelerare il processo, conviene inviare all’ente fornitore la documentazione con la quale si dichiara che soddisfando i requisiti per essere considerati vulnerabili si chiede di continuare a essere serviti nel mercato tutelato.

Autocertificazione vulnerabilità gas
Clicca qui per scaricare il modello e inviarlo al fornitore di gas naturale.

Fornitura elettrica, quando i disabili possono restare nel mercato tutelato

Come anticipato, per i disabili riconosciuti ai sensi dell’articolo 3 della legge n. 104 del 1992 il diritto a restare nel mercato tutelato vale tanto per il gas quanto per la fornitura elettrica. Tuttavia, il modulo da compilare per chiedere di restare nel servizio elettrico nazionale, nei soli casi in cui non si sia già riconosciuti come nuclei “vulnerabili”, è differente e lo trovate allegato di seguito.

Autocertificazione vulnerabilità energia elettrica
Clicca qui per scaricare il modello e inviarlo al fornitore di energia elettrica.

La richiesta, quindi, va fatta distintamente per la fornitura di luce e gas.

Inoltre, per la sola energia elettrica c’è un’ulteriore considerazione da fare: persino coloro che versano in gravi condizioni di salute possono evitare di passare al mercato tutelato, anche nel caso in cui non siano stati riconosciuti come disabili.

Nel dettaglio, ciò vale per coloro che versano in gravi condizioni di salute tali da richiedere l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica. È sufficiente quindi che nel nucleo ci sia anche una sola persona che soddisfa questa condizione per poter chiedere di restare nel mercato tutelato.

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