Servizio elettrico nazionale, quando chiude, cosa cambia per chi è cliente

Alessandro Nuzzo

7 Febbraio 2024 - 22:57

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Il servizio elettrico nazionale chiude a luglio 2024. Ecco a quale gestore passerà chi è cliente.

Servizio elettrico nazionale, quando chiude, cosa cambia per chi è cliente

Il 2024 è l’anno che pone fine al mercato tutelato sia per il gas che per l’energia elettrica. Se per le prime utenze lo stop è già avvenuto lo scorso gennaio, per le seconde bisognerà attendere il mese di luglio. Da quel momento tutte le utenze dovranno passare ad un gestore operante nel mercato libero. Questo almeno per tutte le utenze tranne quelle definite vulnerabili che potranno invece restare nel mercato tutelato.

Ovviamente se non si fa il passaggio in tempo per luglio non si resterà senza fornitura ma si passerà al cosiddetto Servizio a Tutele Graduali , dove il cliente verrà appunto gradualmente accompagnato verso una soluzione nel mercato libero con l’applicazione nel frattempo di una tariffa placet.

Servizio elettrico nazionale, che è uno dei gestori più famosi in Italia per l’erogazione dell’energia elettrica, guidata da Enel, cesserà di esistere. Enel opererà nel mercato libero tramite la società Enel Energia.

Servizio elettrico nazionale: quando chiude

Servizio elettrico nazionale chiuderà a luglio 2024, ovvero quando scatterà l’obbligo per le utenze domestiche di passare al mercato libero. Occhio però perché il passaggio non è obbligatorio per tutti. Ci sono speciali categorie di nuclei familiari, definiti vulnerabili, che anche dopo aprile 2024, possono proseguire con il mercato tutelato. Sono coloro che rispettano uno dei seguenti requisiti:

  • età maggiore di 75 anni;
  • condizioni economicamente svantaggiate;
  • condizioni di salute gravi da rendere necessario l’utilizzo di apparecchiature alimentate da energia elettrica;
  • condizione di disabilità ai sensi della legge 104/92;
  • titolarità di un’utenza inclusa in una struttura abitativa di emergenza a seguito di calamità;
  • residenza in un’isola minore non interconnessa.

Per questi nuclei, che rappresentano circa la metà di quelli presenti in Italia, il passaggio è facoltativo e possono restare in un servizio a mercato tutelato con tariffe decise da Arera.

Differenza tra mercato tutelato e libero

La differenza tra mercato tutelato e libero sta principalmente nel prezzo. Nel mercato tutelato il prezzo viene stabilito da Arera che lo aggiorna ogni 3 mesi ed è uguale per tutti i fornitori che operano in tale mercato. Nel mercato libero sono i fornitori che stabiliscono il prezzo con il cliente che potrà trovare tantissime opportunità anche più convenienti, anche se recentemente si è scoperto che non è sempre così.

Cosa fare se si è clienti di Servizio elettrico nazionale

La prima cosa da fare è capire se si ancora nel mercato tutelato o in quello libero. Per capirlo basta prendere una bolletta dell’energia elettrica e leggere cosa c’è scritto in prima pagina: gli operatori infatti hanno l’obbligo di specificarlo in bolletta. Diciamo che se non hai cambiato gestore dal 1999 in poi allora sarai sicuramente ancora nel mercato tutelato e potrai restarci fino a quando non ci sarà lo stop definitivo.

Se entro tale data non verrà effettuato il passaggio ad un mercato libero, si passerà al Servizio a Tutele Graduali che gradualmente gestirà il passaggio. C’è da dire che non si resterà senza fornitura di energia elettrica questo è certo. Chi entrerà a far parte del servizio STG avrà delle tariffe simili a quelle Placet che saranno più alte di quello libero. Il consiglio quindi è di effettuare il passaggio prima della data prevista nel 2024.

Chi gestirà il servizio tutele graduali

Ma il servizio tutele graduali da chi verrà gestito? In tal senso la società Acquirente Unico, società pubblica che compra luce e gas per il mercato tutelato, ha indetto un’asta lo scorso 10 gennaio per individuare gli operatori aggiudicatari del nuovo servizio che scatterà il 1° luglio 2024.

All’asta hanno partecipato 20 società energetiche e vinceva chi offriva la tariffa più bassa nei 26 lotti con cui è stato diviso il territorio italiano. A aggiudicarsi i lotti sono state 7 società energetiche. Nello specifico a farla da padrona Enel che si è aggiudicata 7 lotti così come Hera. Poi Edison con 4, Illumia con 3, Iren con 2 così come A2A mentre E.On si è aggiudicata soltanto 1 lotto.

Ogni lotto comprende un bacino da 150 a 180mila utenti. Enel ha mantenuto il massimo delle utenze che poteva avere, il 30%. La più grande società energetica italiana ha conquistato la gestione del servizio tutele graduali nelle due più grandi città italiane come Milano e Roma. Hera ha preso 4 lotti al nord, 2 al Centro e 1 al Sud. A2A, molto presente al Nord, si espande al Sud, con lotti a Palermo, Napoli e Cagliari. Illumia raddoppia le utenze che passano da 500mila a 1 milione.

Sono circa 8,5 milioni le utenze ancora nel mercato tutelato. Di queste 4 sono considerate vulnerabili e quindi possono continuare a starci con una tariffa decisa da Arera. Per gli altri 4,5 milioni non vulnerabili, se non sceglieranno prima di luglio un operatore nel mercato libero, passeranno automaticamente al gestore che si è aggiudicata l’asta nella propria zona.

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