Mercato tutelato, proroga tacita di 6 mesi? Ecco come stanno davvero le cose

Simone Micocci

27 Novembre 2023 - 12:00

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Bollette di gas e luce, 6 mesi di tempo per individuare i fornitori del servizio a tutele graduali. Ecco perché si può parlare di proroga tacita per il mercato tutelato.

Mercato tutelato, proroga tacita di 6 mesi? Ecco come stanno davvero le cose

La questione relativa al passaggio dal mercato libero al mercato tutelato sta tenendo in ansia circa 9 milioni di famiglie, le quali guardano con attenzione alle scelte del governo Meloni prima di cambiare fornitore e adeguarsi a quelle che sono le tappe previste dalla liberalizzazione del mercato voluta dall’Unione europea.

In queste settimane, infatti, si è tanto parlato di una proroga delle attuali scadenze - 10 gennaio per il gas e aprile per l’energia elettrica - sulla quale fino all’ultimo il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha tentato di contrattare con l’Unione Europea per ottenere una deroga al piano approvato dall’Italia (e tra l’altro condizionato al pagamento della terza tranche del Pnrr).

Proroga che come abbiamo già avuto modo di spiegare non ci sarà, almeno non espressamente: così come verrà indicato nel Decreto energia che dovrebbe arrivare questa settimana in Consiglio dei ministri, infatti, è molto probabile che, seppur tacitamente, alle famiglie verrà dato più tempo di permanenza nel mercato tutelato. Vediamo perché.

Cosa succede a chi non passa al mercato libero entro la scadenza

Come anticipato, nel Decreto energia in arrivo questa settimana - con il quale verranno definiti i passaggi per l’addio al mercato tutelato (eccetto che per i nuclei familiari vulnerabili) - verrà confermata la scadenza del 10 gennaio 2023 per la fornitura del gas, mentre per quanto riguarda l’energia elettrica bisognerà attendere fino ad aprile 2024.

Tuttavia, per capire la ragione per cui potrebbe esserci una proroga tacita fino a 6 mesi dobbiamo guardare a cosa succede a coloro che allo scadere del termine non hanno fatto il passaggio al mercato libero: nessuna interruzione della fornitura, semplicemente si verrà forniti alle condizioni fissate dal servizio a tutele graduali.

Come spiegato da Arera, questo è il servizio predisposto per accompagnare il passaggio al mercato libero dell’energia dopo la rimozione della tutela di prezzo: vi rientrano quindi - e va sottolineato senza alcuna interruzione nell’erogazione della fornitura di energia - tutti i clienti domestici non vulnerabili che non hanno un venditore sul mercato libero.

Tuttavia, non bisogna pensare che il passaggio dal regime tutelato al suddetto servizio sia immediato: come prima cosa, infatti, sarà necessario individuare - attraverso apposita procedura d’asta - i fornitori attivi nelle relative zone.

Aste servizio a tutele graduali, 6 mesi di tempo

Per quanto la liberalizzazione scatterà da gennaio, verrà dato più tempo ad Arera per regolamentare le aste con cui verranno individuati i fornitori che in ogni zona si occuperanno di fornire energia ai clienti transitati nel servizio a tutele graduali.

Nel dettaglio, ci saranno fino a 6 mesi di tempo per le aste con cui verranno individuati i fornitori incaricati di gestire ogni area territoriale. Ricordiamo, infatti, che per ogni zona ci potrà essere al massimo un fornitore, per quanto ognuno di questi possa servire anche più aree contemporaneamente.

Di fatto, si tratta di una sorta di proroga tacita poiché fino a quando le aste non saranno completate si continuerà a essere forniti alle condizioni del mercato tutelato in quanto non sono definiti i dettagli per il passaggio al servizio in oggetto. Chi non cambia gestore, quindi, rischia di essere coperto almeno fino a giugno 2024, o comunque fino a quando non verranno completate le procedure per l’individuazione dei suddetti fornitori.

Cosa prevede il servizio a tutele graduali

Come più volte abbiamo ricordato, il servizio a tutele graduali non è particolarmente conveniente, se non altro perché l’assegnazione del fornitore - e della relativa tariffa - avviene in automatico senza alcuna possibilità di scelta per il cliente.

Il rischio è quindi di ritrovarsi a pagare di più di quanto offerto da altri fornitori operativi nel mercato libero. Va detto che con il passaggio al servizio permangono comunque delle tutele per il cliente: le condizioni contrattuali, infatti, corrispondono a quelle delle offerte Placet del mercato libero.

Ciò significa, ad esempio:

  • fatturazione bimestrale;
  • nessuna garanzia richiesta al cliente nel caso di pagamento tramite domiciliazione bancaria, postale o su carta di credito. In altri casi, invece, sulla prima bolletta si pagano 11,50 euro di cauzione per ogni kW di potenza contrattualmente impegnata (solitamente 3 kW).

Per quanto riguarda le condizioni economiche, invece, il prezzo è bloccato per almeno 36 mesi.

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