Cambiano le linee guida per l’uso del riscaldamento. I 19 gradi non sono più la temperatura ideale per riscaldare la casa con il massimo dell’efficienza
Il freddo sta iniziando a colpire duramente molte regioni italiane e molte famiglie sono alle prese con un quesito di difficile risoluzione: come impostare i riscaldamenti per riscaldare tutte le stanze della casa senza spendere migliaia di euro in bolletta.
Fino a pochi anni fa le linee guida parlavano di 19 gradi come temperatura ideale. Ma questa regola, grazie al miglioramento degli impianti, sembra diventata inutile. Scopriamo perché e come dovremmo regolare il termostato nei prossimi mesi per risparmiare.
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La temperatura consigliata dagli esperti per il riscaldamento
La “regola aurea” dei 19 gradi come temperatura ideale per il riscaldamento casalingo nacque in un’epoca di crisi petrolifera, con case scarsamente isolate e munite di elettrodomestici poco efficienti se paragonati a quelli attuali.
Una linea guida dettata puramente da ragioni economiche che ha poche ragioni di esistere secondo gli esperti di impianti. Oggi le nostre case hanno pareti più efficienti a livello di isolamento e infissi di maggiore qualità, capaci di ridurre al minimo la dispersione di calore.
Ecco perché tutti i principali addetti ai lavori consigliano di impostare il termostato sui 20 gradi.
Un grado che fa la differenza
Ci sono moltissime ragioni per cui i 20 gradi potrebbero fare la differenza. La prima è di ragione fisica. Con questo standard il corpo umano riesce a mantenere meglio la sua temperatura interna, con tutti i benefici che ne conseguono a livello di benessere e riduzione della tensione muscolare.
I 20 gradi, inoltre, consentono di limitare la formazione di condensa sulle pareti fredde, riducendo il rischio di sviluppo di muffe e l’arrivo di cattivi odori.
Ovviamente, è sempre bene precisare, non stiamo parlando di un dogma assoluto. Il riscaldamento deve sempre essere regolato in base al numero di persone presenti nella stanza, all’esposizione della stanza stessa e alla qualità di pareti e finestre.
A ogni stanza la sua temperatura
Gli esperti consigliano anche di mantenere temperature diverse in base alla stanza da riscaldare. Per i soggiorni e le cucine, ad esempio, i 20 gradi sono la soglia ideale. Per le camere da letto, invece, dovremmo impostare il riscaldamento tra i 16 e i 18 gradi, temperatura che migliora la qualità del sonno.
Per le zone di passaggio come ingressi e corridoi, infine, potrebbero essere sufficienti 17 gradi.
Unica eccezione il bagno, stanza in cui si può salire fino a 22 gradi per evitare shock termici all’uscita dalla doccia.
Quanto si risparmia
Grazie alle nuove tecnologie, è oggi possibile programmare il riscaldamento in maniera puntuale per ogni stanza e in ogni fascia oraria. Basti pensare che i termostati connessi programmabili possono arrivare a farci risparmiare circa il 15% sulla spesa annua per il riscaldamento.
E dal momento che un grado in più impatta sul consumo energetico di circa il 7%, il conteggio è molto semplice: conviene acquistare un sistema programmabile e mantenere la temperatura ottimale di 20 gradi.
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