Cartelle esattoriali senza proroga, dal 1° maggio 2021 ripartono notifiche e pagamenti

Anna Maria D’Andrea

29/04/2021

31/08/2021 - 09:12

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Cartelle esattoriali, non c’è la proroga della sospensione nel decreto approvato il 29 aprile 2021. Dal 1° maggio ripartono le notifiche dei 35 milioni di atti congelati durante lo scorso anno. I pagamenti sospesi dovranno essere effettuati entro il 31 maggio.

Cartelle esattoriali senza proroga, dal 1° maggio 2021 ripartono notifiche e pagamenti

Cartelle esattoriali, salta la proroga della sospensione: nel decreto approvato il 29 aprile 2021 non c’è il rinvio delle attività di notifica.

Dal 1° maggio 2021 riparte l’attività dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. Sono 35 milioni gli atti congelati nel corso del 2020, ad ultimo dal decreto Sostegni.

Entro il 31 maggio 2021 bisognerà poi pagare le rate congelate dallo scorso 8 marzo.

Dopo l’ultimo stop alle attività della riscossione previsto dal decreto n. 41/2021, non è chiaro se vi sarà una nuova proroga delle attività dell’Agenzia delle Entrate Riscossione con l’atteso decreto Sostegni bis.

Novità erano attese nel decreto proroghe approvato in Consiglio dei Ministri il 29 aprile 2021.

Si attende il testo definitivo per le dovute conferme, ma dalle ultime notizie emerse pare che non siano previste deroghe alla ripartenza delle cartelle esattoriali dal 1° maggio 2021.

Cartelle esattoriali senza proroga, dal 1° maggio 2021 ripartono notifiche e pagamenti

È dall’8 marzo 2020 che i vari provvedimenti emergenziali emanati per il contrasto alla crisi da Covid-19 hanno di fatto congelato l’attività dell’Agenzia delle Entrate Riscossione .

Le cartelle esattoriali rimaste nel cassetto dell’AdER sono circa 35 milioni. Un numero notevole di atti, ai quali si aggiungono i 15 milioni di comunicazioni e avvisi dell’Agenzia delle Entrate ripartiti già da alcune settimane.

Il decreto Sostegni ha previsto la sospensione delle attività di notifica delle cartelle fino al 30 aprile 2021. Dal 1° maggio è quindi previsto l’avvio ufficiale delle procedure di invio.

Una data che non bisogna certo considerare come giorno in cui saranno intasate le caselle postali dei contribuenti, ma che rappresenta un piccolo passo per il ritorno alla “normalità” fiscale.

Accanto all’avvio delle attività di notifica delle cartelle, il 1° maggio 2021 è anche la data in cui riprendono le procedure di riscossione, cautelari ed esecutive. Riprendono quindi il via i pignoramenti su stipendi e pensioni.

Fino al 30 aprile, le somme pignorate non sono sottoposte ad alcun vincolo di indisponibilità, e restano nella disponibilità del debitore anche in presenza di assegnazione già disposta dal giudice dell’esecuzione.

Cartelle esattoriali, pagamenti sospesi in scadenza il 31 maggio

La ripartenza delle notifiche delle cartelle esattoriali si affianca al termine del periodo di sospensione in merito al versamento delle rate.

Si ricorda infatti che, in parallelo al congelamento degli atti di riscossione, dall’8 marzo al 30 aprile 2021 sono sospesi i pagamenti di cartelle, avvisi di addebito e di accertamento affidati all’Agenzia delle Entrate Riscossione.

Ci sarà un mese di tempo per pagare. La scadenza per versare le rate sospese ed i cui termini erano fissati nel periodo di sospensione è fissata al 31 maggio 2021.

Anche su questo fronte, non è chiaro se vi sarà o meno una nuova sospensione. Tra le ipotesi in campo, dopo la mancata proroga nel decreto approvato dal Governo il 29 aprile 2021, c’è quella di un rinvio selettivo nel decreto Sostegni bis, rivolto solo a chi è effettivamente in difficoltà economica.

Una proroga o una dilazione dei pagamenti che quindi potrebbe non essere per tutti.

Alla luce della situazione di incertezza, è opportuno ricordare che il versamento dell’importo dovuto potrà essere effettuato anche a rate, presentando domanda di rateizzazione all’Agenzia delle Entrate Riscossione. Per evitare l’attivazione di procedure di recupero, si consiglia di fare domanda entro la fine del mese di maggio.

Si ricorda inoltre che il decreto Rilancio ha esteso da 5 a 10 il numero massimo delle rate, anche non consecutive, che comportano la decadenza del piano di rateizzazione in caso di mancato pagamento. Un’agevolazione che si applica a tutti i piani di rateizzazione concessi fino al 31 dicembre 2021.

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