Riscossione, stop alla sospensione: in arrivo 9 milioni di cartelle e via libera ai pignoramenti

Rosaria Imparato

5 Ottobre 2020 - 16:29

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Riscossione, salta l’emendamento al Dl Agosto: la moratoria termina il 15 ottobre. Se nemmeno il prossimo Dpcm prevederà una proroga della riscossione, da metà ottobre il Fisco si riattiverà con l’invio di 9 milioni di cartelle e la ripresa dei pignoramenti.

Riscossione, stop alla sospensione: in arrivo 9 milioni di cartelle e via libera ai pignoramenti

Riscossione, stop alla sospensione fino al 15 ottobre: nel Dl Agosto non c’è traccia del rinvio dei termini della sospensione. È quindi atteso l’invio di circa 9 milioni di cartelle ai contribuenti.

Dal 16 ottobre riprenderanno anche i pignoramenti, a meno che una proroga non arrivi con il prossimo decreto, che però dovrebbe occuparsi di definire le misure anti-contagio.

Non resta che attendere l’emanazione del prossimo Dpcm, che potrebbe contenere una proroga di 45 giorni per gli atti della riscossione: in caso contrario, il Fisco riprenderà a peno ritmo la propria attività da metà ottobre.

Riscossione, stop alla moratoria: in arrivo 9 milioni di cartelle

Tra gli oltre 130 emendamenti approvati negli scorsi giorni dalla Commissione Bilancio del Senato al dl Agosto non c’è la proroga al 30 novembre della riscossione coattiva. Questo significa che la moratoria della riscossione termina il prossimo 15 ottobre: dal giorno dopo partirà l’invio di quasi 9 milioni di cartelle (8,9 milioni, per la precisione).

Non solo: il Fisco potrà riprendere anche i pignoramenti. Da un lato è stato approvato l’emendamento che sposta al 30 ottobre la data ultima per le tasse di soggetti ISA e forfettari, dall’altro lato l’AdeR è pronta a rimettersi in attività, riprendendo:

  • l’invio delle cartelle;
  • gli accertamenti esecutivi;
  • gli accertamenti esecutivi doganali;
  • le ingiunzioni fiscali degli enti territoriali;
  • gli accertamenti esecutivi dei Comuni.

Inizialmente si pensava a un metodo scaglionato per inviare le notifiche, dando priorità agli atti urgenti e indifferibili (dunque quelli con rilevanza penale), proprio per evitare una pioggia di cartelle in un momento di crisi e incertezza economica.

Infine, senza una nuova proroga, riprenderanno anche i pignoramenti su stipendi e pensioni.

Riscossione cartelle e pignoramenti: proroga in arrivo nel nuovo Dpcm?

Le speranze di diluire l’arrivo di milioni di cartelle però non sono finite col Dl Agosto: un’ulteriore proroga potrebbe arrivare col nuovo Dpcm, previsto per il 7 ottobre.

Il nuovo Dpcm si occuperà di regolamentare le misure per il contenimento del contagio da rispettare nelle prossime settimane.

Secondo il Sole 24 Ore del 5 ottobre, però, nel prossimo Dpcm potrebbe esserci una proroga di 45 giorni per la ripresa della riscossione, o anche fino a fine anno, come chiesto dalle opposizioni al Senato.

La sospensione dell’invio di cartelle, avvisi di addebito e di accertamento (quella attualmente in atto fino al 15 ottobre) è costata, secondo quanto contenuto nella relazione tecnica del decreto Agosto, 65,8 milioni di euro per il 2020 in termini di saldo netto da finanziarie e 165,5 milioni di euro in termini di indebitamento netto.

Far slittare di ulteriori 45 giorni la ripresa della riscossione, facendola ripartire il 1° dicembre, significherebbe dover raddoppiare le risorse stanziate dal decreto Agosto.

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