La Russia è pronta a sostituire il dollaro per le transazioni internazionali. Cina e Iran potrebbero appoggiarla e gli Stati Uniti cominciano a tremare
Avevamo già parlato in passato dell’intenzione di Putin di regolare gli scambi di gas e petrolio in euro o in rubli, lasciando il dollaro al suo destino.
Ebbene, le ultime tensioni politiche verificatesi in Ucraina e le numerose sanzioni imposte da Stati Uniti e Unione Europea avrebbero spinto la Russia a passare dalle parole ai fatti. E adesso, mentre si attendono conferme ufficiali, l’America comincia a tremare.
A riferire quanto starebbe accadendo è l’agenzia di stampa Prime che parla di un vertice tenutosi lo scorso 24 aprile, nel corso del quale il Primo Ministro della Federazione Russa, Igos Shuvalov, avrebbe incontrato numerosi rappresentati di banche, imprese energetiche e società statali allo scopo di analizzare la situazione e capire come sostituire il dollaro con il rublo per le transazioni internazionali.
Il boicottaggio del dollaro sarebbe dunque già iniziato. Un ulteriore summit si sarebbe tenuto in presenza del ministro delle Finanze moscovita Aleksei Moiseev che ha raccontato al canale Russia 24 il successo dell’incontro, sostenendo che nessuno dei partecipanti si sarebbe opposto alla volontà di accrescere il peso del rublo.
Non si conoscono ancora i dettagli della questione, ma una cosa è certa: la Russia sembra fare sul serio e per gli Stati Uniti il colpo potrebbe essere letale.
Cina e Iran
Dopo aver sondato il terreno a livello interno, il Cremlino starebbe attualmente vagliando la possibilità di cooperare con alcuni partner commerciali internazionali. L’operazione non avrebbe infatti nessuna possibilità di successo se Mosca non trovasse degli alleati per portare avanti la propria crociata anti-dollaro.
Per questo motivo, la Russia ha già annunciato una serie di incontri con altri Paesi. Da mesi ormai, i rappresentati del governo starebbero incontrando quelli di Cina, India e Iran per cercare di portarli dalla loro parte e spingerli ad abbandonare la moneta statunitense. Teheran sarebbe già stata convinta, mentre Cina e India sembrerebbero propense ad appoggiare le intenzioni di Putin.
Il 20 maggio, il Presidente russo si recherà a Pechino per discutere dell’intesa commerciale riguardante petrolio e gas. Ma i reali fini della Russia sarebbero due: sostituire la domanda europea con quella cinese e vagliare la possibilità di effettuare le transazioni utilizzando il rublo o lo yuan.
La Cina, da parte sua, potrebbe aderire all’iniziativa per creare un asse asiatico che si opponga alla decennale alleanza Europa – Stati Uniti. Non sembra infatti un caso che i cinesi stiano acquistando oro in quantità massicce con la volontà di accrescere le proprie riserve di 5 mila tonnellate nel corso dei prossimi 24 mesi.
Insomma, le due Nazioni potrebbero allearsi per sferrare un colpo fatale al dollaro. Gli Stati Uniti sono avvertiti.
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