Previdenza complementare: aumentano le tasse al 20% sui fondi e al 26% sulle casse. Ecco le novità

Marta Panicucci

17 Ottobre 2014 - 09:17

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La legge di stabilità prevede l’innalzamento delle tasse sulle rendite di fondi pensione e casse. Lo Stato chiede 800 milioni di maggiori entrate da previdenza complementare e settore bancario.

Previdenza complementare: aumentano le tasse al 20% sui fondi e al 26% sulle casse. Ecco le novità

La legge di stabilità introduce un aumento di tassazione per fondi pensione, casse, ma anche per fondazioni bancarie e rendite vitalizie. Nella bozza di legge di stabilità varata dal governo mercoledì sera infatti, sono previste maggiori entrate per 800 milioni provenienti proprio dalla previdenza complementare e dal settore bancario.

Le critiche per l’innalzamento della tassazione non si sono fatte attendere: le casse infatti si aspettavano un’armonizzazione con la tassazione dei fondi pensione, invece con la legge di stabilità le casse saranno considerate come speculatori finanziari e quindi innalzate le percentuali di prelievo.

Cosa prevede la legge di stabilità
La tassazione sui fondi pensione passa dall’11,5% al 20%, mentre quella delle casse di previdenza dal 20 al 26%. La legge di stabilità prevede inoltre entrate dalle rendite finanziarie, la cui tassazione è già stata portata al 26%, per 3,6 miliardi.

Previdenza complementare
1 milione e 700mila cittadini sono iscritti alle casse di previdenza private; l’ente più numeroso è quello dei medici, l’Enpam che accoglie 354mila iscritti. A seguire l’ente privato di agenti e rappresentanti, l’Enasarco con 251mila iscritti. Questi enti hanno un patrimonio di circa 61 miliardi; di questi 9,2 sono investiti in titoli di Stato.

Per quanto riguarda i fondi pensione invece, gli iscritti sono 6 milioni e 400mila, la maggior parte dei quali ha aderito ad un fondo pensione negoziale. Il tesoretto totale dei fondi pensione, che ammonta a 121,490 miliardi è suddiviso tra fondi pensione negoziali, fondi pensione aperti, Pip nuovi, Pip vecchi e fondi pensione preesistenti.

Critiche
Le critiche sono arrivate subito dopo la presentazione della legge di stabilità da Andrea Camporese, presidente dell’Adepp, l’associazione degli enti di previdenza dei professionisti: «Se si verificasse un ritorno della tassazione al 26% per il mondo delle Casse e una crescita rilevante di tassazione per i fondi pensione si tratterebbe di un atto gravissimo di miopia istituzionale di cui il Governo dovrebbe rispondere davanti a 2 milioni di professionisti, alle loro famiglie, e a centinaia di migliaia di dipendenti degli studi professionali».

L’idea alla base della manovra è di prelevare soldi dalla previdenza integrativa e da fondazioni bancarie per sostenere le maggiori spese a favore dei cittadini come il bonus di 80 euro che viene stabilizzato, lo sconto Irap, il pagamento di contributi per i neo assunti. Ma il messaggio che una scelta del genere manda al paese è la necessità di sacrificare le prospettive del futuro in ragione di esigenze presenti.

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