CAF: di cosa si tratta e come funziona? Tutti i servizi offerti dal centro e cosa c’è da sapere sul funzionamento.
CAF è l’acronimo di Centro di Assistenza Fiscale: ma di cosa di occupa e come funziona per ricevere i servizi erogati?
Spesso si sente parlare di questi enti quando si devono compilare le dichiarazioni dei redditi oppure per inoltrare richieste relative a bonus, oltre che per accertamenti e incombenze fiscali e tributarie. Sapere come fare per accedere all’assistenza offerta è quindi molto importante, poiché queste strutture adibite a determinati servizi seguono specifiche regole.
Privati cittadini, pensionati, lavoratori dipendenti, autonomi o anche imprese possono rivolgersi al CAF.
In generale, si può affermare che un Centro di Assistenza Fiscale opera come un intermediario tra i cittadini e l’Agenzia delle Entrate. È autorizzato a raccogliere, verificare, elaborare e trasmettere documenti fiscali per conto dell’assistito. Alcuni servizi sono gratuiti, altri a pagamento con tariffe stabilite (spesso basse) perché si tratta di enti senza scopo di lucro.
Di seguito, tutto quello che c’è da sapere su cos’è e come funziona il CAF.
Significato di CAF: ecco cos’è
CAF sta per Centro Assistenza Fiscale. In sintesi è una struttura autorizzata dall’Agenzia delle Entrate che offre assistenza a cittadini, lavoratori e pensionati per svolgere pratiche fiscali e amministrative.
Molto spesso ci si rivolge al CAF per ottenere assistenza nella compilazione della dichiarazione dei redditi, del modello Isee o Red. Il personale addetto, infatti, è competente in materia fiscale e tributaria e offre il suo aiuto sia nella compilazione dei documenti richiesti che nella trasmissione dei dati.
Possono svolgere il ruolo di assistenza fiscale:
- le organizzazioni sindacali dei lavoratori dipendenti e dei pensionati con almeno 50 mila iscritti;
- i sostituti d’imposta con almeno 50 mila dipendenti;
- le associazioni di lavoratori costituite in un patronato con almeno 50 mila iscritti.
Le funzioni del CAF sono per lo più a pagamento, seppur con delle eccezioni.
CAF e patronato sono la stessa cosa?
CAF e Patronato sono due cose diverse, anche se spesso si trovano nello stesso ufficio.
In estrema sintesi, il primo si occupa di incombenze fiscali e tributarie (di tasse), mentre il secondo è rivolto principalmente a pensioni, diritti previdenziali, assistenza sociale.
Il CAF è quindi rivolto a cittadini, lavoratori, pensionati, famiglie o imprese per questioni legate alle imposte da pagare, mentre il Patronato offre servizi a lavoratori, pensionati, disoccupati, persone con disabilità, immigrati e famiglie per diritti sociali e previdenziali.
I servizi del Patronato comprendono:
- Pensioni (vecchiaia, invalidità, reversibilità);
- NASpI (disoccupazione);
- Maternità, infortuni sul lavoro;
- Invalidità civile;
- Permessi di soggiorno e cittadinanza (in alcuni casi);
- Assegno unico universale
Dichiarazione dei redditi (730, Modello Unico), calcolo ISEE, IMU, TASI, TARI, successioni, detrazioni fiscali (spese mediche, ristrutturazioni, ecc.), pratiche per bonus fiscali rientrano invece in compiti specifici del CAF.
Come funziona il CAF
Come viene offerta l’assistenza al CAF e come funziona per ricevere i servizi?
In pratica, bisogna prendere un appuntamento contattando un CAF (ce ne sono molti: CGIL, CISL, UIL, CNA, Coldiretti, ecc.) e fissare un incontro di persona o a distanza.
A seconda del servizio di cui si necessita (730, ISEE, IMU, ecc.) bisogna portare i documenti richiesti:
- documento d’identità
- tessera sanitaria
- CUD / CU (Certificazione Unica)
- contratti di affitto, visure catastali, ecc.
- estratti conto bancari, redditi, spese deducibili/detraibili
Gli operatori controllano che i documenti siano completi e corretti e il CAF elabora la dichiarazione, calcola imposte, detrazioni, rimborsi, e invia tutto telematicamente all’Agenzia delle Entrate.
Alla fine consegna una copia della dichiarazione o dell’ISEE elaborato e una ricevuta dell’invio. Se ci sono errori, è responsabile il CAF, non l’assistito.
Di cosa si occupa il CAF? Ecco tutti i servizi
Quali sono i servizi che offre il CAF? Presso questi centri è possibile richiedere assistenza per:
- Modello 730 (dichiarazione dei redditi per dipendenti e pensionati)
- Modello Redditi Persone Fisiche (ex Unico) (per autonomi o chi non può usare il 730)
- Dichiarazioni di successione
- Modello IVA o IMU per chi ha fabbricati o terreni
- Calcolo e pagamento di IMU, TASI, TARI
- Calcolo di acconti e saldi di imposte
- Rateizzazioni
- Modello ISEE (necessario per bonus sociali, assegno unico, università, mense scolastiche, affitti agevolati)
- ISEEU (ISEE Universitario)
- Bonus energia, gas, acqua
- Domande per detrazioni fiscali (ristrutturazioni, ecobonus, bonus mobili)
- Assistenza per contratti di affitto e registrazioni all’Agenzia delle Entrate
- Pratiche per colf e badanti (contratti, buste paga, contributi INPS)
- Consulenze tributarie
- Verifica cartelle esattoriali
- Ravvedimento operoso per sanare errori fiscali
- Assistenza in caso di controlli dell’Agenzia delle Entrate
I CAF sono gratuiti? Cosa è a pagamento e cosa no
Alcuni servizi sono coperti da convenzioni con lo Stato o enti previdenziali (come INPS, Agenzia delle Entrate) e quindi non costano nulla, per esempio:
- Modello ISEE: quasi sempre gratuito perché il CAF riceve un rimborso dall’INPS per ogni pratica elaborata;
- Assegno unico universale: legato all’ISEE;
- Bonus sociali (acqua, luce, gas): se collegati all’ISEE;
- Assistenza su bonus statali legati al reddito (es. bonus affitto, bonus bebè, ecc.)
In alcuni casi, anche il 730 è gratuito se sei iscritto a un sindacato che gestisce il CAF o se fai parte di una categoria convenzionata.
I servizi non coperti da convenzioni sono a pagamento perché il CAF lavora come intermediario fiscale e ha costi di gestione.
Di solito si pagano:
- Modello 730 (se non sei iscritto a un sindacato o associazione convenzionata): da 20€ a 70€, dipende dalla complessità.
- Modello Redditi Persone Fisiche (ex Unico): di solito costa di più del 730 perché è più complesso;
- Dichiarazioni di successione;
- Pratiche IMU/TASI/TARI;
- Gestione colf e badanti (calcolo contributi, buste paga, assunzione);
- Contratti di affitto e registrazioni;
- Consulenze extra o pratiche non standard
I prezzi variano anche in base all’associazione a cui si appartiene (CGIL, CISL, ACLI, CNA, Coldiretti…). Spesso chi è iscritto al sindacato o all’associazione paga di meno o nulla.
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