Nuovo Rendiconto della Corte dei Conti, aumentano le tasse versate dagli italiani, controlli fiscali ancora blandi e concentrati sugli insospettabili. Ecco chi rischia.
Controlli fiscali sugli insospettabili: chi sono i contribuenti a maggiore rischio? A rendere noti i dati è la Corte dei Conti con il rendiconto 2024 pubblicato il 26 giugno 2025 e che mette in rilievo quali sono i contribuenti più spiati dall’Agenzia delle Entrate.
Vediamo l’andamento delle entrate tributarie e dei controlli fiscali sugli insospettabili.
Il 26 giugno 2025 è stato pubblicato il Rendiconto elaborato dalla Corte dei Conti e riferito al 2024. Aumentano le tasse pagate dagli italiani, severi i controlli effettuati, ma ancora marginali, quindi, l’aumento delle entrate tributarie è dovuto prevalentemente ad autoliquidazione delle imposte, pace fiscale, in particolare rottamazione. I controlli sono stati concentrati soprattutto su alcune tipologie di attività tra cui locazioni di immobili, bar, pasticcerie, laboratori di analisi cliniche.
Vediamo nel dettaglio chi sono gli insospettabili su cui l’Agenzia delle Entrate punta per l’aumento delle entrate fiscali.
Controlli fiscali, gli italiani pagano sempre più tasse
Il Rendiconto della Corte dei Conti analizza nel dettaglio le entrate tributarie e non mancano sorprese. La prima è un aumento delle imposte versate dagli italiani.
La Corte dei Conti in primo luogo registra che vi è stato un aumento delle entrate tributarie di oltre 39,3 miliardi, di cui 21,4 in termini di imposte dirette (+6,6%) e 17,7 di imposte indirette (+6%). La crescita è stata più decisa per le entrate locali.
Tra le imposte principali, l’Irpef ha registrato un accertato pari a circa 249,4 miliardi (ricoprendo il 68,1 per cento del totale delle imposte dirette), con una variazione in aumento del 6,2%.
La Corte dei Conti sottolinea che l’aumento del gettito Irpef è dovuto prevalentemente all’aumento dell’occupazione e in secondo luogo all’aumento delle retribuzioni dovuto al rinnovo di molti contratti. Una parte dell’effetto è dovuto al drenaggio fiscale o fiscal drag.
Sottolinea la Corte dei Conti che la maggior parte del gettito Irpef deriva dai lavoratori dipendenti.
Entrate in aumento anche per l’IRES, ma in questo caso il maggiore gettito è dovuto al venir meno dell’ACE (Aiuti per la Crescita Economica).
La Corte dei Conti sottolinea che sono in aumento le entrate derivanti da imposte sostitutive che hanno raggiunto l’ammontare accertato di 43,1 miliardi nel 2024 (+30,7%), principalmente per effetto della tassazione delle attività finanziarie, senza dimenticare la cedolare secca sugli affitti, il cui aumento nel 2024 supera il miliardo di euro in valore assoluto (e il 30% in valore relativo), spingendo il relativo gettito a sfiorare i 5 miliardi.
Per le entrate indirette l’aumento è del 2,6%, in aumento soprattutto il gettito da imposta d bollo del 27%.
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Chi sono i contribuenti a rischio di controlli fiscali?
La Corte dei Conti sottolinea che gli stessi sono ancora blandi, che c’è una quota piuttosto importante di inesigibile, quindi cartelle esattoriali che difficilmente saranno pagate. I controlli nel 2024 si sono concentrati soprattutto su contratti di locazione e compravendita di beni immobili.
Al centro dell’attenzione anche imprese del settore edile con controlli che riguardano il 5,1%, valore più alto. Sottoposti a controlli anche studi medici e laboratori di analisi cliniche, ma solo nell’1,9% dei casi. Controlli rilevanti anche su idraulici ed elettricisti, servizi di ristorazione, bar, gelaterie, studi legali.
Per gli studi legali i controlli sono effettuati solo sul 3% delle attività.
I controlli nel complesso riguardano solo il 3,8% delle attività e in alcuni settori sono davvero blandi. Nel Rendiconto si sottolinea che le scarse attività di controllo sono dovute alla mancanza di personale.
Deve però essere sottolineato che questo è il rendiconto 2024 e che l’Agenzia delle Entrate ha già più volte ribadito che saranno intensificati i controlli sui titolari di partita Iva che non aderiscono al concordato preventivo biennale.
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