Pensioni: il piano della Lega per superare la Legge Fornero (ma solo dal 2026)

Simone Micocci

15 Novembre 2021 - 13:39

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Pensioni: la Lega ha un piano per superare la Legge Fornero. Tuttavia, l’obiettivo finale - Quota 41 per tutti - non si potrà raggiungere prima di qualche anno.

Pensioni: il piano della Lega per superare la Legge Fornero (ma solo dal 2026)

Pensioni: secondo indiscrezioni Matteo Salvini ha in mano la carta vincente per risolvere l’impasse che si è venuta a creare, con i sindacati che chiedono una maggiore flessibilità al sistema e Mario Draghi che non è assolutamente disposto a rinunciare al sistema contributivo.

L’incontro tra il premier e i sindacati si terrà nella giornata di domani, martedì 16 novembre, ma nel frattempo c’è chi rilancia con una nuova proposta pensata dalla Lega e da Matteo Salvini, i quali già qualche mese fa hanno depositato una proposta di legge per un’estensione di Quota 41.

Ed è proprio Quota 41, misura oggi riservata solamente ad alcune categorie di precoci, la soluzione che secondo Salvini andrà ad evitare il ritorno esclusivo alle regole fissate dalla riforma Fornero del 2011.

Tuttavia, questa nuova Quota 41 sarebbe molto differente rispetto a quella attuale, in quanto inizialmente sarebbe più opportuno parlare di Quota 104.

Nuova Quota 41 pensata dalla Lega: come funziona?

Matteo Salvini ha tracciato la strada per il superamento della Legge Fornero, ritornando a quello che è un obiettivo storico del Carroccio: Quota 41 per tutti. In poche parole, l’intenzione è di estendere a tutti la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età, così da superare una volta per tutte la pensione anticipata che richiede 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne.

Un disegno di legge per una Quota 41 per tutti è già stato depositato qualche mese fa, con la differenza però di un ricalcolo contributivo - al pari di quanto già succede per Opzione Donna - per coloro che scelgono di ricorrere a una tale misura.

Adesso, con il dialogo sulle pensioni pronto a entrare nel vivo, ecco che la Lega è pronta con una nuova proposta che dovrebbe entrare in vigore solamente dal 1° gennaio 2023, sempre se ovviamente dovesse esserci il via libera da parte di Mario Draghi.

Nel dettaglio, dopo un anno di Quota 102 - con 64 anni di età e 38 anni di contributi - si potrà passare a una Quota 104 così strutturata:

  • età anagrafica pari a 63 anni;
  • contributi pari a 41 anni.

Una Quota 41, quindi, alla quale verrebbe aggiunto anche un requisito anagrafico, come invece non avviene oggi quando basta soddisfare il requisito contributivo per anticipare l’accesso alla pensione. Questo in via provvisoria, in vista di un obiettivo più ambizioso da raggiungere in un secondo momento.

Pensione con Quota 104, un passaggio obbligato prima di Quota 41 per tutti

Attenzione però, perché anche Quota 104 sarebbe una misura provvisoria, in vista di una riforma più strutturale con la quale verrebbe portato a compimento il piano di riforma originario pensato dalla Lega.

Dopo un periodo variabile dai due ai tre anni, infatti, il requisito anagrafico verrebbe eliminato, dando a tutti la possibilità di andare in pensione con soli 41 anni di contributi. Un obiettivo, di fatto, raggiungibile tra il 2025 e il 2026.

C’è quindi la consapevolezza della necessità di un periodo di transizione, nel quale verranno fissati anche dei paletti. Ad esempio una finestra mobile che ritarda di qualche mese la decorrenza della pensione, come già fatto con Quota 100.

Un periodo necessario anche perché farà da test, e soprattutto con un costo contenuto: secondo le stime della Lega, infatti, una tale misura costerebbe 135 milioni di euro nel 2023, 510 milioni nel 2024 e 122 milioni nel 2025.

Al termine dei tre anni poi si potranno fare tutte le valutazioni del caso, anche perché il costo di una Quota 41 secca sarebbe molto più elevato e quindi è probabile che sarà necessario prevedere altre penalizzazioni, come appunto il ricalcolo contributivo per chi accede a questa misura.

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