Pensioni, novità: Poletti e Nannicini spiegano la riforma

Chiara Ridolfi

28 Luglio 2016 - 10:56

Pensioni news di oggi: il Governo spiega la bozza della riforma della pensioni e convoca l’incontro con i sindacati. Di seguito le linee guida e la proposta di Poletti per l’Opzione donna.

Pensioni, novità: Poletti e Nannicini spiegano la riforma

La riforma delle pensioni è stata discussa a lungo negli ultimi mesi e finalmente sembra essere arrivata ad una conclusione. Dopo le varie proposte avanzate dagli esperti del Governo, arrivano finalmente le spiegazioni di Nannicini e Poletti.
La proposta verrà presentata domani al tavolo delle trattative con i sindacati e si vedrà in che modo e soprattutto se modificarla.

Poletti e Nannicini sembrano però aver preso in considerazione le varie proposte avanzate dalle parti sociali ed alcune sembra che saranno introdotte nella riforma pensioni. La riforma verrà presentata ufficialmente a settembre, ma la bozza sarà esposta durante le trattative di domani con i segretari generali. Gli esponenti del Governo, nella giornata di ieri, hanno però già illustrati le linee guida ai membri del Pd.

A cercare di migliorare le proposte per la riforma e a introdurre modifiche per una maggiore parità sociale è stato Cesare Damiano, intervenuto alla discussione di ieri. Il Presidente della Commissione Lavoro ha chiesto 2 miliardi per la riforma, soprattutto per introdurre le penalizzazioni zero per alcune categorie di lavoratori, ma al momento la sua ipotesi di copertura non sembra esser stata accettata.

Nannicini, sottosegretario alla presidenza del consiglio, durante l’incontro con i deputati del Pd ha espresso la sua apprensione, invitando tutti ad accelerare i lavori. Il documento dovrà essere pronto entro e non oltre settembre, dato che dovrà essere introdotto nella Legge di Stabilità e soprattutto essere firmato dai sindacati.
Preoccupa però la crescita che diminuisce ancora di più e il Pil che vedrà delle nuove stime al ribasso.

Il problema della riforma delle pensioni ad oggi sono le coperture e non sorprende che Nannicini non risponda alla richiesta di Damiano di stanziare 2 miliardi per l’uscita anticipata. I fondi per varare il piano non dovranno superare il miliardo e mezzo, dal momento che serviranno anche altri soldi per manovre correttive per banche ed esodati.

Quali sono le linee presentate da Poletti? Quali sgravi possono essere applicati con queste coperture? Si riusciranno a tutelare la categorie più deboli? Vediamo insieme le novità di oggi sulla riforma delle pensioni e cosa avverrà nella giornata di domani.

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Pensioni, novità: Poletti e Nannicini incontrano i sindacati

Il Governo ha finalmente stabilito la data per l’incontro con i sindacati in modo da presentare una prima bozza ufficiale della riforma per le pensioni. L’incontro si terrà domani, 29 luglio 2016, presso il Ministero del Lavoro a Roma. Tra gli esponenti del Governo dovrebbero essere presenti Nannicini e Poletti, mentre per le parti sindacali sono stati convocati i segretari generali di Cisl, Uil e Cgl.

Negli scorsi incontri i discorsi sono stati generici e non si è giunti ad un vero e proprio accordo. Lo staff del Governo è stato bene disposto al confronto, ha preso in considerazione le proposte dei segretari, ma non si è mai arrivati a dei veri e propri accordi.
Per il tavolo di domani le cose dovranno però essere diverse, dal momento che le trattative devono concludersi nel più breve tempo possibile. Nei passati incontri il dibattito si è concentrarto molto sulla situazione del mercato del lavoro italiano, sulle conseguenze del Jobs Act e sulla situazione italiana in generale.

In questo incontro invece si prevede un confronto serrato su Opzione donna, lavori usuranti e soprattutto sull’uscita anticipata. Si devono infatti capire le coperture e le possibilità di attuare progetti di tassazioni inferiori o nulle su alcune categorie di lavoratori. Il futuro di migliaia di persone si decide domani e soprattutto si stabilirà se il progetto porterà un punto a favore del Governo o se sarà un altro buco nell’acqua.

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Pensioni, novità: cosa prevede il testo di Poletti e Nannicini

Nella giornata di ieri la riforma delle pensioni è stata illustrata ai deputati del Pd, che hanno preso visione dei cambiamenti che si vogliono applicare alle pensioni. Gli interventi sono quelli di cui abbiamo parlato negli ultimi giorni e che il Governo e i suoi esponenti hanno presentato in più occasioni.
Le proposte che Poletti ha presentato ieri al gruppo Pd sono:

  • uscita anticipata mediante il progetto Ape, di cui si è discusso a lungo e le cui linee guida sono ormai chiare;
  • estensione della no tax area anche ad altre categorie di lavoratori;
  • estensione della quattordicesima a altri 2 milioni di pensionati;
  • assegno extra per i redditi più bassi, che però potrebbe essere un po’ ridotto e non arrivare a 500 euro come invece si vociferava all’inizio;
  • attenzione per i lavori usuranti, che avranno la possibilità di andare in pensione prima.

Ancora non si è riuscito a sciogliere invece il nodo degli esodati, che dovrà essere stabilito guardando però alle coperture. L’ottava salvaguardia potrebbe infatti saltare ed esser sostituita dall’Ape. Ma di questo si dovrebbe discutere domani e vedere in che modo applicare i cambiamenti.

Per conoscere la riforma delle pensioni e le proposte avanzate leggi:

Le novità maggiori sono però per l’Opzione Donna, che Giuliano Poletti si impegna ad estendere e applicare anche nel prossimo anno. La sperimentazione del progetto che permette di andare in pensione anticipata con un assegno calcolato sul sistema contributivo proseguirà anche per il prossimo anno.

Si è a lungo discusso sull’Opzione donna e in più occasioni sembrava impossibile la sua estensione. Adesso ad impegnarsi per prolungare questo progetto è lo stesso Ministro del lavoro, che nella giornata di ieri ne ha annunciato l’estensione. Si dovranno trovare delle coperture ulteriori, differenti da quelle per la riforma, ma il progetto non verrà abbandonato.

Una notizia che potrebbe essere un punto di inizio per il tavolo delle trattative di domani, dal momento che l’estensione dell’Opzione donna era una delle richieste dei sindacati.

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