Partite IVA, per aiuti e contributi obbligo di pubblicazione entro il 31 dicembre 2021

Anna Maria D’Andrea

10/12/2021

25/10/2022 - 12:14

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Partite IVA, aiuti e contributi riconosciuti nel 2020 da pubblicare sul proprio sito internet entro il 31 dicembre 2021. Sanzioni pesanti in caso di mancato rispetto dell’obbligo.

Partite IVA, per aiuti e contributi obbligo di pubblicazione entro il 31 dicembre 2021

Partite IVA, obbligo di pubblicazione di aiuti e contributi erogati nel corso del 2020 entro la scadenza del 31 dicembre 2021.

Questo è il termine previsto per la pubblicazione sul sito internet delle imprese delle agevolazioni percepite nel corso del 2020, anno caratterizzato dalle erogazioni relative all’emergenza Covid-19.

Sono ancora molti i dubbi circa la necessità o meno di indicare tali aiuti sui portali online delle imprese. L’interpretazione che prevale è che le somme riconosciute in relazione all’emergenza Coronavirus non rientrino tra quelle per le quali è richiesta la pubblicazione, ma non sono stati forniti chiarimenti ufficiali.

La scadenza ormai alle porte appesantisce quindi la chiusura di un anno particolarmente impegnativo per quel che riguarda gli adempimenti legati all’erogazione di bonus e contributi pubblici.

Il mancato rispetto comporta l’applicazione di sanzioni pesanti a partire dal 1° gennaio 2022, fino alla restituzione integrale della somma riconosciuta.

Partite IVA, per aiuti e contributi obbligo di pubblicazione entro il 31 dicembre 2021

Sono i titolari di partita IVA non tenuti alla compilazione della nota integrativa a dover pubblicare sul proprio sito internet, o tramite le associazioni di categoria, gli aiuti pubblici riconosciuti nel corso del 2020, rispettando la scadenza del 31 dicembre 2021.

L’obbligo, introdotto dalla legge n. 124/2017 in virtù del principio di trasparenza e successivamente modificato ed integrato con il Decreto Crescita n. 34/2019, si inserisce in un anno caratterizzato dall’erogazione di molti bonus e contributi legati all’emergenza Covid, e quindi è bene approfondire i casi in cui è necessaria la pubblicazione online.

Solitamente, il termine ultimo per la pubblicazione online è fissato al 30 giugno dell’anno successivo a quello di riferimento. Con l’articolo 11-sexiesdecies del decreto legge n. 52/2021, il termine per l’applicazione delle sanzioni previste in caso di omissione è stato differito al 1° gennaio 2022.

In cosa consiste l’obbligo di trasparenza e soprattutto chi sono i soggetti interessati?

Si tratta di associazioni e imprese iscritte al Registro delle Imprese, tenute a pubblicare ogni anno, entro il 30 giugno (31 dicembre 2021 per l’anno in corso) le informazioni relative a sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti in denaro o in natura, non avanti carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria, ricevuti da parte delle pubbliche amministrazioni.

Per quel che riguarda le imprese, l’obbligo di pubblicazione consiste in due distinti adempimenti, a seconda delle regole per la predisposizione del bilancio:

  • la pubblicazione nella nota integrativa del bilancio d’esercizio e dell’eventuale bilancio consolidato delle somme ricevute;
  • per i soggetti che redigono il bilancio in forma abbreviata, ossia piccoli imprenditori, società di persone soggette a obblighi semplificati e microimprese, la pubblicazione avviene mediante l’inserimento sui propri siti internet o sui portali online delle associazioni di categoria di appartenenza.

Partite IVA, obbligo di pubblicazione online anche per bonus e contributi Covid?

Come evidenziato in apertura, sono molti i dubbi in merito agli aiuti da pubblicare online, alla luce delle particolarità di un anno, il 2020, caratterizzato dal riconoscimento di bonus e contributi collegati all’emergenza Covid-19.

Su questo aspetto è bene evidenziare che con l’articolo 35 del Decreto Crescita n. 34/2019 è stata prevista l’esclusione dall’obbligo di comunicazione delle agevolazioni riconosciute alla generalità dei titolari di partita IVA, anche se relative a soggetti in possesso di specifici requisiti.

Un fatto che, come sottolineato dalla nota pubblicata dal Consiglio Nazionale dei Commercialisti e da Assonime nel mese di maggio 2019, specifica quindi che la pubblicazione è necessaria solo nel caso di rapporto bilaterale tra ente concedente e soggetto privato beneficiario.

Adottando tale interpretazione all’ampio ambito dei bonus e dei contributi riconosciuti nel corso del 2020, sembrerebbe quindi esclusa l’obbligatorietà della pubblicazione online delle somme riconosciute alla luce dell’emergenza Covid-19, avendo carattere generale e non essendovi quindi un rapporto bilaterale ed esclusivo.

CNDCEC e Assonime - nota congiunta del 13 maggio 2019
Trasparenza delle erogazioni pubbliche: le novità del Decreto Crescita

Partite IVA, i dati di aiuti e contributi da pubblicare online entro il 31 dicembre 2021

Chiarito l’ambito soggettivo e le regole relative agli aiuti Covid, è bene soffermarsi su quali sono i dati da pubblicare e gli aiuti e i contributi per i quali scatta l’obbligo.

In primo luogo si specifica che l’obbligo di pubblicazione scatta qualora gli aiuti e i contributi erogati nel corso dell’anno superino complessivamente l’importo di 10.000 euro, somma che quindi si considera non in relazione alla singola agevolazione ma tenuto conto del totale delle erogazioni ricevute.

Si considerano le somme percepite da tutte le pubbliche amministrazioni, quali quindi quelle erogate dallo Stato, dagli Enti locali, dalle CCIAA così come a titolo esemplificativo da Istituti Universitari o ancora dalle aziende del Servizio Sanitario Nazionale.

Per gli aiuti di Stato e gli aiuti de minimis contenuti nel Registro nazionale degli aiuti di Stato, la registrazione degli aiuti nel predetto sistema consente di adempiere anche agli obblighi di trasparenza.

All’impresa beneficiaria è in ogni caso richiesto di indicare nella nota integrativa del bilancio o sul proprio sito internet (in assenza, tramite le associazioni di categoria), l’esistenza degli aiuti nel RNA.

Guardando invece alle informazioni da rendere pubbliche, bisognerà mettere a disposizione i seguenti dati per ciascuno degli aiuti riconosciuti:

  • dati del ricevente;
  • dati dell’erogante;
  • importo ricevuto o vantaggio fruito;
  • data di erogazione;
  • descrizione breve della misura riconosciuta.

Partite IVA, sanzioni dal 1° gennaio 2022 per chi non rispetta l’obbligo di pubblicazione

Scatteranno dal 1° gennaio 2022 le sanzioni in caso in inosservanza dell’obbligo di pubblicazione online degli aiuti e dei contributi pubblici riconosciuti.

L’importo della sanzione applicata è pari all’1% della somma erogata, con un minimo di 2.000 euro.

Bisognerà poi adempiere all’obbligo di trasparenza entro il termine di 90 giorni, stessa scadenza prevista per il pagamento della sanzione. In caso di mancato adempimento, si applica la sanzione della restituzione integrale degli aiuti riconosciuti.

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