Bonus partite IVA, nuovi aiuti in arrivo: ecco per chi

Teresa Maddonni

1 Settembre 2021 - 12:22

condividi

Bonus partite IVA: in arrivo contributi a fondo perduto fino a 25mila euro per discoteche, ma anche per lavoratori dello spettacolo e altre attività. Ecco i requisiti previsti dai decreti attuativi.

Bonus partite IVA, nuovi aiuti in arrivo: ecco per chi

Bonus partite IVA: sono in arrivo nuovi aiuti sotto forma di contributi a fondo perduto per le discoteche e le attività che hanno chiuso a causa dell’emergenza Covid e anche per i lavoratori dello spettacolo.

Il bonus partite IVA spetterà tuttavia a chi rispetterà determinati requisiti. I contributi a fondo perduto fino a un massimo di 25mila euro andranno per esempio alle discoteche che non hanno mai riaperto nel 2021; il bonus partite IVA andrà anche ad altre attività come quelle della montagna o al settore delle fiere con importi variabili.

A prevedere il bonus partite IVA è il decreto attuativo firmato dal ministero dello Sviluppo economico e che ora attende la firma del ministro dell’Economia Daniele Franco per poi essere registrato alla Corte dei Conti. Il decreto va ad assegnare i 140 milioni di euro di aiuti introdotti dal decreto Sostegni bis di maggio.

Per i lavoratori dello spettacolo allo stesso modo viene previsto il bonus partite IVA con il decreto attuativo di MIBAC e MEF.

Vediamo allora a chi spetta il bonus partite IVA e quali sono quindi le attività che beneficeranno dei nuovi aiuti.

Bonus partite IVA: nuovi aiuti per discoteche, fiere e altre attività

Il bonus partite IVA, come nuovi aiuti a fondo perduto, è in arrivo per le discoteche che non hanno riaperto in estate a seguito dell’entrata in vigore dell’ultimo decreto Covid del 23 luglio 2021.

Non solo le discoteche, perché il bonus partite IVA andrà anche alle attività di montagna, fiere e a chi si occupa di organizzare le cerimonie, ma anche palestre e piscine che nel 2021 hanno chiuso.

Il bonus partite IVA viene finanziato con il “Fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse” da 140 milioni di euro previsto, come anticipato, dal decreto Sostegni bis di maggio. Di questi 140 milioni 20 sono riservati alle attività che alla data del 23 luglio risultavano chiuse quindi a discoteche e sale da ballo.

Il bonus partite IVA, secondo quanto anticipa Il Sole 24 Ore in merito al decreto attuativo, spetta a:

  • discoteche, sale da ballo, night-club e simile (codice Ateco93.29.10) che alla data di entrata in vigore del decreto legge 23 luglio 2021, svolgono questa attività come prevalente;
  • alle attività individuate sempre dal codice Ateco che tra il 1° gennaio 2021 e il 25 luglio scorso abbiano registrato una chiusura per un periodo complessivo di almeno 100 giorni;

I nuovi aiuti sotto forma di bonus partite IVA possono avere i seguenti importi:

  • fino a 25mila euro di contributi a fondo perduto per discoteche, sale da ballo night-club e simili;
  • importi che variano in base ai ricavi e ai compensi dell’anno di imposta 2019 per le altre categorie.

Per fiere, congressi e attività di montagna di cui all’ultimo punto quindi il bonus partite IVA avrà i seguenti importi:

  • 3mila euro per ricavi e compensi fino 400mila euro;
  • 7.500 euro per ricavi e compensi superiori a 400mila euro e fino a un milione di euro;
  • 12mila euro per ricavi e compensi superiori a 1 milione di euro;
  • un contributo minimo di 3mila euro per chi nel 2019 non aveva redditi.

Come riporta sempre Il Sole 24 Ore il nuovo decreto attuativo stabilisce che nel caso i fondi non siano sufficienti, fermo restando il riconoscimento del bonus partite IVA di 3mila euro per tutte le istanze ammissibili, “l’Agenzia delle Entrate provvede a ridurre in modo proporzionale il contributo sulla base delle risorse finanziare disponibili e del numero d’istanze ammissibili pervenute, tenendo conto delle diverse fasce di ricavi e compensi”.

Per ottenere il bonus partite IVA i potenziali beneficiari devono:

  • essere già titolari di partiva IVA;
  • essere residenti o stabiliti in Italia;
  • non essere risultati già in difficoltà alla data del 31 dicembre 2019.

La domanda per ottenere il bonus partite IVA dovrà essere presentata in via telematica all’Agenzia delle Entrate. Le specifiche modalità, come il decreto in arrivo stabilisce, sono stabilite dal provvedimento del direttore dell’Agenzia da adottare entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto stesso.

Bonus partite IVA: aiuti anche ai lavoratori dello spettacolo

Il bonus partite IVA, per un totale di 13 milioni di euro di contributi a fondo perduto, è in arrivo anche per i lavoratori dello spettacolo quindi per autori, interpreti ed esecutori.

Le domande per il bonus partite IVA, come anticipa Italia Oggi, dovranno essere presentate secondo modelli che saranno resi disponibili dalla SIAE e nella quale andranno autocertificati i requisiti per ottenere gli aiuti.

Gli stessi requisiti, come anticipa il giornale, sono stabiliti dal decreto del ministero del Beni culturali di concerto con il ministero dell’Economia. Sarà la SIAE a dover trasmettere i dati all’Agenzia delle Entrate per la verifica. Il bonus partite IVA spetta a:

  • autori;
  • artisti interpreti ed esecutori:
  • lavoratori autonomi che svolgono attività di riscossione dei diritti d’autore.

I 13 milioni di euro di contributi a fondo perduto, sempre come riporta Italia Oggi, sono così distribuiti:

  • il 45%, pari a 5.431.675,599 euro va agli autori;
  • il 45%, pari a 5.431.675,599 euro va agli artisti interpreti ed esecutori;
  • il 10%, pari a 1.207.039,022 euro è destinato ai lavoratori autonomi che svolgono attività di riscossione dei diritti d’autore.

I requisiti per ottenere il bonus partite IVA per i lavoratori dello spettacolo, suddivisi per le 3 differenti categorie di cui abbiamo detto, sono i seguenti:

  • gli autori devono essere maggiorenni, essere residenti in Italia e avere un reddito soggetto a tassazione nel nostro Paese. Avere un reddito complessivo lordo nell’anno di imposta 2019 non superiore a 20mila euro di cui il 20% deve essere reddito autorale non inferiore comunque a 1.000 euro. Il bonus partite IVA sarà la metà del reddito autorale 2019 fino a un massimo di 4mila euro;
  • interpreti ed esecutori devono avere oltre al reddito complessivo lordo 2019 di 20mila auro anche una quota minima fatturata per cassa di 100 euro nello stesso anno. Il bonus riconosciuto avrà misura fissa dividendo la somma complessiva di cui abbiamo detto sopra (5.431.675,599 euro) per il numero di domande presentate e accolte;
  • lo stesso criterio di ripartizione del beneficio, secondo le prime anticipazioni di Italia Oggi, è previsto per i lavoratori autonomi mandatari.

Per maggiori dettagli sul bonus partite IVA per discoteche, altre attività e lavoratori dello spettacolo occorre attendere l’ufficialità dei decreti attuativi.

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO