Naspi: novità in Legge di Bilancio 2021 con l’assegno di ricollocazione

Teresa Maddonni

07/01/2021

25/10/2022 - 11:57

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Per i percettori di Naspi arrivano delle novità con la Legge di Bilancio 2021 che prevede che parte dei fondi destinati alle Politiche attive del lavoro vadano al finanziamento dell’assegno di ricollocazione grazie a un emendamento approvato in via definitiva.

Naspi: novità in Legge di Bilancio 2021 con l’assegno di ricollocazione

Novità per la Naspi nella Legge di Bilancio 2021, appena approvata, con l’assegno di ricollocazione che viene confermato grazie a un emendamento votato in Commissione Bilancio.

In extremis rispetto al calendario dei lavori, è arrivata l’approvazione di un emendamento che prevede una revisione dell’assegno di ricollocazione con la Legge di Bilancio 2021 con una dotazione iniziale di 267 milioni di euro, novità per i lavoratori in Naspi ovvero in indennità di disoccupazione, e per i lavoratori in cassa integrazione.

Si tratta, in definitiva, di un nuovo slancio per le politiche attive del lavoro, come già più volte annunciato da governo e ministeri competenti.

Naspi: le novità in Legge di Bilancio 2021

Le novità per la Naspi con la Legge di Bilancio 2021 le troviamo grazie all’assegno di ricollocazione, novità che riguarda anche chi è in cassa integrazione.

La Legge di Bilancio, lo ricordiamo, oltre a 12 settimane in più di cassa integrazione ha previsto anche la Iscro per le partite IVA.

Per quanto concerne la Naspi e l’assegno di ricollocazione la legge di Bilancio 2021 stabilisce che parte delle risorse relative al “Fondo per l’attuazione di misure relative alle politiche attive rientranti tra quelle ammissibili dalla Commissione europea nell’ambito del programma React EU” siano utilizzate per l’istituzione di un Programma nazionale denominato Garanzia di occupabilità (GOL), finalizzato all’inserimento occupazionale.

Le restanti risorse sono destinate a lriconoscimento dell’assegno di ricollocazione in favore di soggetti che si trovino in determinate condizioni.

Nel limite di 267 milioni di euro per il 2021, l’importo dell’assegno di ricollocazione deve essere utilizzato presso i soggetti che forniscono servizi di assistenza personalizzata per la ricerca di occupazione ed è riconosciuto anche a potenziali beneficiari che si trovino nelle seguenti condizioni:

  • percezione di Naspi o DIS-COLL da oltre 4 mesi;
  • collocazione in cassa integrazione;
  • sospensione del rapporto di lavoro con collocazione in cassa integrazione guadagni per cessazione di attività.

E ancora l’assegno è riconosciuto in casi di:

  • percezione del reddito di cittadinanza;
  • ai lavoratori in Cassa integrazione straordinaria, a condizione che i profili e ambiti di questi ultimi siano previsti dall’Accordo di ricollocazione sottoscritto dalla loro azienda e dalle organizzazioni sindacali.

Per quanto concerne i percettori di Naspi, la novità è che viene soppresso con la Legge di Bilancio 2021 il comma 7 dell’art. 9 del D.L. 4/2019 che sospende sino al 31 dicembre 2021 l’erogazione di tale assegno in favore degli stessi.

Sarà Anpal, si legge nel testo, a stabilire le modalità di erogazione dell’assegno di ricollocazione, con la presa in carico del beneficiario, per esempio il disoccupato con indennità Naspi da oltre 4 mesi, da parte del Centro per l’Impiego o anche da parte dell’Agenzia per il lavoro.

L’assegno di ricollocazione non viene tuttavia riconosciuto a coloro che, beneficiando degli ammortizzatori sociali sono in grado di raggiungere i requisiti necessari per l’accesso alla pensione.

Il programma GOL

Per i disoccupati è previsto con la Legge di Bilancio 2021 anche il programma nazionale GOL Garanzia di occupabilità, finanziato con la restante parte dei 500 milioni di euro per le politiche attive del lavoro. Si tratta nel dettaglio di 223 milioni di euro nel 2021.

Il programma prevede l’inserimento occupazionale mediante l’erogazione di servizi specifici di politica attiva del lavoro nell’ambito del Patto di servizio personalizzato stipulato tra i soggetti disoccupati e i centri per l’impiego al fine dell’inserimento lavorativo.

Con decreto del ministero del Lavoro, da emanarsi entro 60 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2021, si individuano le prestazioni connesse al Programma e la declinazione delle stesse a seconda dei beneficiari, sempre tenendo conto di quanto ammissibile dal finanziamento con il programma REACT-EU di cui sopra.

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