Isee basso: agevolazioni e bonus da richiedere nel 2023

Rosaria Imparato

23 Dicembre 2022 - 09:01

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Quali bonus e agevolazioni spettano per chi ha un Isee basso? Vediamo quali sono gli aiuti previsti per le famiglie in difficoltà economica.

Isee basso: agevolazioni e bonus da richiedere nel 2023

Anche nel 2023 i nuclei familiari con Isee basso hanno a disposizione una serie di bonus e agevolazioni. Minore è il valore Isee, e più ampio è il ventaglio di bonus che si possono richiedere (o che vengono concesse in modo automatico).

Alcuni bonus economici vengono confermati di anno in anno senza grosse modifiche sostanziali, mentre altri hanno subìto delle modifiche in corso d’opera (per esempio il reddito o la pensione di cittadinanza). Un esempio valido riguarda il bonus bollette luce e gas, lo sconto automatico sulle utenze: il decreto Energia ha cambiato il limite Isee per accedere all’agevolazione, che dovrebbe cambiare ancora in base al ddl Bilancio 2023. Altri ancora sono delle novità nel panorama dei sostegni economici, come l’assegno unico per i figli a carico.

L’importo di alcune di queste prestazioni varia in base all’Isee, e altri bonus sono accessibili sono con un Isee sotto una determinata soglia.

Per avere accesso a una serie di prestazioni economiche, infatti, non è necessario che l’Isee sia pari a zero. Inoltre, spesso le misure vengono attivate su base regionale o comunale. Per essere sicuri di non perdere agevolazioni a cui si ha diritto ma che si attivano con un’apposita domanda, bisogna rimanere costantemente aggiornati. Di seguito, una panoramica dei bonus spettanti ai nuclei familiari con Isee basso.

Bonus bollette per telefono, gas e luce

Partiamo dalle agevolazioni sulle bollette: i nuclei familiari con difficoltà economiche hanno diritto a degli sconti sulle utenze di gas, luce, acqua e anche telefono.

Per quanto riguarda il servizio telefonico, l’agevolazione consiste in uno sconto del 50% sul canone di accesso alla rete telefonica, che passa da 19 euro ad un massimo di 9,50 euro.

Il bonus sulla bolletta del telefono è riconosciuto da tutti coloro che hanno un reddito annuale, certificato dal modello Isee 2023, che dovrà essere inferiore a 8.112,23 euro.

Tra le agevolazioni rivolte a chi presenta un valore del modello Isee basso vi sono poi il bonus gas e luce. Il limite di reddito varia in base alla composizione del nucleo familiare:

  • in genere il valore del modello Isee non dovrà superare gli 8.107,5 euro;
  • per i nuclei familiari con più di 3 figli a carico il valore dell’indicatore Isee non dovrà essere superiore a 20mila euro.

A partire dal 1° aprile e fino al 31 dicembre 2022 però il valore Isee per il bonus bollette viene alzato a 12mila euro: la novità è stata introdotta dal decreto Energia, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 marzo.

L’importo dello sconto, applicato direttamente in bolletta, è calcolato secondo diversi parametri: per il bonus sulla bolletta della luce si calcola soltanto la numerosità del nucleo familiare (da un minimo di 125 euro, fino a 173 euro per le famiglie numerose). Per quanto riguarda invece il bonus gas, il calcolo è più complesso perché è effettuato, oltre in base all’uso che se ne fa (cucina, acqua calda, riscaldamento), anche in base alla zona climatica di appartenenza.

A partire dal 1° gennaio 2023 la soglia Isee per accedere al bonus sociale dovrebbe essere alzata (si attende la legge di Bilancio per l’ufficialità) a 15mila euro.

Carta acquisti ordinaria per la spesa e le bollette

La Carta acquisti ordinaria è una carta di pagamento elettronica concessa a cittadini che si trovano in condizioni di disagio economico. Sulla carta si accredita bimestralmente la cifra di 80 euro che può essere utilizzata per la spesa alimentare negli esercizi convenzionati e per il pagamento delle bollette di gas e luce presso gli uffici postali. La carta non è abilitata al prelievo di contanti.

I titolari di Carta acquisti possono, inoltre, avere uno sconto del 5% nei negozi e nelle farmacie che aderiscono all’iniziativa. Lo sconto è riconosciuto esclusivamente per gli acquisti effettuati con la Carta acquisti e non è applicabile all’acquisto di specialità medicinali o per il pagamento di ticket sanitari.

Tra i requisiti per poter fare domanda per la Carta acquisti ordinaria c’è il valore Isee non superiore a 7.120,39 euro.

La legge di Bilancio 2023 ha rifinanziato il bonus psicologo, rendendolo strutturale per il 2023 e per il 2024. Novità anche sugli importi: il bonus viene alzato da 600 a 1500 euro. Non cambiano invece i requisiti e le modalità di domanda del bonus. Per le modalità operative bisogna attendere non solo il testo ufficiale della legge di Bilancio, ma anche i provvedimenti dell’Inps.

In questo momento il bonus psicologo consiste in un contributo fino a un massimo di 600 euro per pagare sessioni di psicoterapia presso specialisti privati regolarmente iscritti all’albo degli psicoterapeuti. Il contributo viene parametrato in base all’Isee, in modo da sostenere le persone in difficoltà economica. Può essere richiesto:

  • da cittadini italiani, senza nessun requisito d’età;
  • con prescrizione medica e diagnosi del disagio.

Gli importi del bonus variano in base alla fascia Isee, con cifre più cospicue in corrispondenza di redditi più bassi:

  • 600 euro con Isee fino a 15mila;
  • 400 euro con Isee tra 15mila e 30mila euro;
  • 200 euro con Isee tra 30 e 50mila euro.

I richiedenti assegnatari del contributo avranno uno sconto in fattura fino a un massimo di 50 euro a seduta.

Conto corrente gratis anche nel 2023 con Isee fino a 11.600 euro

Anche chi ha un Isee non eccessivamente basso ha diritto ad alcune agevolazioni: tra questa vi è la possibilità di accedere al conto corrente base gratuito.

Potranno richiedere di aprire un conto corrente a zero spese i pensionati, con trattamenti pensionistici non superiori a 18mila euro all’anno, nonché tutti i contribuenti che presentano un modello Isee di valore non superiore a 11.600 euro.

L’iniziativa serve appunto a garantire la possibilità di avere un conto corrente senza spese.

C’è da sottolineare, tuttavia, che il conto base a costo ridotto, così come il conto gratuito, prevede servizi limitati e i titolari potranno effettuare soltanto un determinato numero di operazioni.

Reddito di cittadinanza con Isee fino a 9.360 euro

Non superare il valore Isee di 9.360 euro è uno dei requisiti per richiedere il reddito di cittadinanza. Il reddito di cittadinanza è la misura di “politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’inclusione sociale” introdotta dal primo Governo Conte per sostenere economicamente le famiglie con redditi inferiori ad una certa soglia. L’importo massimo di reddito di cittadinanza che può essere riconosciuto è di 780 euro.

Il limite Isee è solo uno dei parametri da considerare per capire se si ha o meno diritto al reddito di cittadinanza. Per beneficiarne è inoltre necessario:

  • essere in possesso della cittadinanza italiana, oppure cittadini di uno Stato membro UE. È riconosciuto anche agli stranieri in possesso di regolare permesso di soggiorno;
  • aver risieduto in Italia per almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 anni in maniera continuativa;
  • avere un patrimonio immobiliare (nel quale non è compresa la casa d’abitazione) inferiore a 30mila euro. Sono considerati anche i patrimoni detenuti all’estero;
  • avere un patrimonio mobiliare inferiore a 6mila euro. Questo limite è innalzato di 2mila euro per ogni componente familiare successivo al primo (fino ad un massimo di 10mila euro). Vi è poi un incremento di 1.000 euro per ogni figlio successivo al secondo, e di 5mila euro in caso di presenza di una persona con disabilità nel nucleo familiare;
  • avere un reddito familiare non superiore a 6mila euro. Questa soglia è aumentata a 9.360 euro qualora il nucleo familiare sia in affitto.

Contributo per pagare l’affitto

Chi non riesce a pagare l’affitto per problemi di natura economica può richiedere l’accesso al Fondo per la Morosità Incolpevole.

L’agevolazione, in questo caso, si rivolge agli inquilini che hanno perso il lavoro o affetti da gravi malattie. Il valore del modello Isee non dovrà superare i 26.000 euro. Il contributo è esteso anche a chi non ha ricevuto un provvedimento di sfratto.

Per fare domanda bisogna dichiarare di aver subito, a causa della pandemia, una perdita del proprio reddito superiore ad un quarto sul totale, rispetto all’imponibile dichiarato nel 2020. Il contributo copre il costo dell’affitto per le mensilità a contratto del 2021 fino al 40% del totale o al tetto massimo di 2.500 euro. La scadenza per la presentazione è fissata al 20 febbraio 2022.

Il Fondo è gestito direttamente dalle Regioni e pertanto per fare domanda bisognerà far riferimento ai singoli bandi regionali.

Ulteriore agevolazione per pagare l’affitto in caso di Isee basso è rappresentata dal contributo comunale di integrazione al canone di locazione.

Anche in questo caso le regole specifiche sono stabilite con bando da ciascun Comune e nella maggior parte dei casi è necessario possedere un Isee di valore non superiore a 28mila euro.

L’importo del contributo verrà erogato considerando la differenza tra i propri redditi e l’importo dell’affitto, nonché le ulteriori condizioni relative al proprio nucleo familiare. Per maggiori dettagli si consiglia di rivolgersi presso l’URP del proprio Comune o di consultare il portale online.

Infine, per i giovani under 31 la legge di Bilancio 2022 ha introdotto una detrazione pari al 20% del canone di locazione stipulato:

  • per l’intera unità immobiliare;
  • per una parte dell’abitazione, che sia però diversa dalla casa principale dei genitori.

Il beneficio fiscale spetta per i primi quattro anni del contratto, entro il limite massimo di 2mila euro. ed è destinata ai giovani con reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro.

Bonus libri, scuola e tasse in base al reddito: alcuni esempi

Il sistema di welfare italiano dedica particolare attenzione al mondo dell’istruzione, e prova a colmare il divario reddituale offrendo grazie a bonus e agevolazioni, così che il diritto allo studio venga preservato.

Per questo, per le famiglie con redditi bassi, sono previste specifiche agevolazioni calcolate in base all’Isee.

C’è ad esempio l’esenzione dal pagamento delle tasse scolastiche, accanto al buono per i libri scolastici disciplinato ogni anno da Comuni e Regioni.

Il diritto alle agevolazioni si estende anche agli anni universitari: oltre a poter concorrere per l’assegnazione delle borse di studio è previsto l’esonero totale dal versamento delle tasse per le famiglie con Isee inferiore a 20mila euro, mentre per chi ha un indicatore reddituale compreso tra 20mila e 30mila euro ci sono importanti sconti e riduzioni.

Agevolazioni sanità: dal dentista all’esenzione ticket

Così come per l’istruzione, anche il sistema sanitario prevede specifiche agevolazioni a chi ha redditi bassi.

Tra le meno conosciute c’è il dentista sociale, la misura che consente anche a chi ha un Isee basso di accedere alle cure dentistiche, pagando in misura inferiore rispetto alle tariffe ordinarie.

Il limite di Isee previsto è pari a 8mila euro ma, oltre a questo requisito generico, vi sono ulteriori casi in cui si ha diritto a pagare le cure dentistiche a prezzo agevolato:

  • soggetti attualmente esenti dai ticket sanitari per motivi anagrafici, per patologie croniche e invalidanti e inabili al lavoro con indice Isee non superiore a 10mila euro;
  • titolari della social card;
  • donne in gravidanza, senza limiti di reddito, ma esclusivamente per la visita odontoiatrica, ablazione del tartaro e l’insegnamento dell’igiene orale.

Sempre nell’ambito della tutela del diritto alla salute, si ricorda che è prevista l’esenzione dal ticket sanitario per specifiche categorie di contribuenti ed entro specifici limiti di reddito (senza necessità di presentare il modello Isee.

L’esenzione dal ticket per chi ha redditi bassi spetta nei seguenti casi:

  • CODICE E01: Cittadini di età inferiore a sei anni e superiore a sessantacinque anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito annuo complessivo non superiore a 36.151,98 euro.
  • CODICE E02: Disoccupati e loro familiari a carico appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito annuo complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico.
  • CODICE E03: Titolari di pensioni sociali e loro familiari a carico.
  • CODICE E04: Titolari di pensioni al minimo di età superiore a sessant’anni e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito annuo complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico.

Assegno unico

L’assegno unico e universale spetta per ogni figlio minorenne a carico e per i figli maggiorenni fino a 21 anni (ma in questo caso solo in presenza di determinate condizioni). In caso dei figli a carico con disabilità, invece, non ci sono limiti di età per percepire dell’assegno unico universale.

Gli importi sono i seguenti:

  • l’assegno mensile ha un importo massimo di 175,00euro per i figli minorenni;
  • l’importo minimo per i figli minorenni è di 50,00 euro;
  • l’assegno mensile ha un importo di massimo 85,00euro per i figli maggiorenni tra i 18 e i 21 anni;
  • l’importo minimo per i figli maggiorenni è di 25,00euro.

Non ci sono limiti Isee: l’assegno unico, in quanto universale, spetta a tutte le famiglie con figli minori e maggiorenni (in alcuni casi).

L’importo massimo suddetto spetta solo ai nuclei familiari con Isee fino a 15mila euro. Superata questa soglia l’assegno cala progressivamente fino ad arrivare all’importo minimo di 50,00 euro al raggiungimento di un Isee di 40mila euro.

Sopra i 40mila euro l’importo dell’assegno unico resta di 50,00€ mensili. Vale lo stesso per coloro che vorranno fare richiesta del beneficio senza presentare l’Isee.

Come e dove fare il modello Isee

Per richiedere il modello Isee è possibile rivolgersi presso un Caf e richiedere la compilazione della Dsu a titolo gratuito.

Per fare il modello Isee, richiedibile anche online, è necessario essere in possesso di alcuni specifici documenti: dai redditi, alla composizione del nucleo familiare fino alla giacenza media dei propri conti in banca.

L’Isee può essere richiesto in tutti periodi dell’anno e il modello ha validità fino al 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui è stato richiesto.

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