Bonus senza Isee, l’elenco completo con requisiti e importi

Simone Micocci

30/09/2025

Non vuoi chiedere l’Isee ma al tempo stesso non vuoi perdere il diritto a bonus e agevolazioni? Ecco quali sono gli strumenti che fanno al caso tuo.

Bonus senza Isee, l’elenco completo con requisiti e importi

Anche nel 2025 ottenere un bonus senza Isee è possibile in diversi casi, anche se la regola generale resta quella di presentare il cosiddetto Indicatore della situazione economica equivalente per dimostrare la propria condizione reddituale e patrimoniale.

L’Isee (che nel 2026 potrebbe essere oggetto di riforma) rimane infatti il principale strumento utilizzato dallo Stato per stabilire chi ha diritto a determinati sostegni economici e per modulare l’importo delle singole prestazioni in base al reddito familiare.

Tuttavia, non tutti i benefici sono legati a questo requisito: esistono, infatti, delle agevolazioni e dei contributi economici che spettano indipendentemente dall’Isee, e che quindi possono essere richiesti anche da chi non ha un’attestazione aggiornata o comunque non ha intenzione di richiederla. Si tratta di misure che riguardano in particolare famiglie con figli, anziani a basso reddito, persone con invalidità e over 75, ma anche chi deve accedere a servizi come asilo nido, ticket sanitario o agevolazioni fiscali.

Per il 2025 non ci sono modifiche sostanziali rispetto al 2024, mentre guardando al 2026 il quadro potrebbe cambiare: il governo ha già aperto un tavolo di confronto su possibili nuove misure di sostegno, ma sarà necessario attendere la prossima legge di Bilancio per capire se ci saranno nuove agevolazioni accessibili anche senza Isee.

Assegno unico universale per figli a carico

Una delle prestazioni di sostegno al reddito delle famiglie è l’Assegno unico universale (Auu), misura che spetta per tutti i minori a carico (e in alcuni casi anche ai maggiorenni) indipendentemente dalla situazione economica.

Per questo motivo l’Assegno unico universale può essere percepito anche senza Isee, ma in tal caso l’importo spettante è pari al minimo. Ad esempio, oggi una famiglia che richiede l’Assegno unico senza aver prima richiesto l’Isee - o comunque nel caso in cui l’attestazione risulti scaduta - ha diritto a un importo pari a:

  • 57,50 euro per il figlio minore;
  • 28,70 euro per il figlio maggiorenne;
  • 17,20 euro di maggiorazione per i figli successivi al secondo;
  • non spetta invece alcuna maggiorazione nel caso di genitori entrambi percettori di reddito.

Spettano per intero, in quanto non condizionate dall’Isee, le maggiorazioni del 50% dell’importo base nel caso di figli minori di 1 anno (o 3 anni per i nuclei familiari con almeno 3 figli), come pure quelle riconosciute per i figli con disabilità o nel caso di madri con meno di 21 anni.

Nel 2026 anche l’importo base dell’Assegno unico, così come succede alle pensioni, gode di un aumento dovuto alla rivalutazione, sulla base della variazione del costo della vita come rilevata dall’Istat. A oggi le previsioni ci danno un tasso dell’1,7%, con i suddetti importi che quindi potrebbero beneficiare di un aumento di qualche euro.

Bonus nido

Restando nell’ambito delle prestazioni per il sostegno del reddito delle famiglie, troviamo il bonus per asilo nido, misura che può essere richiesta anche senza Isee.

Vale però lo stesso discorso fatto per l’Assegno unico: senza dichiarare la propria condizione economica, si può fare richiesta solo per l’importo minimo del bonus nido, pari a 1.500 euro l’anno (136,37 al mese per 11 mesi). Allo stesso tempo non spetta la maggiorazione che la legge di Bilancio 2024 ha riconosciuto in favore dei figli successivi al secondo.

A differenza dell’Assegno unico e di altre prestazioni presenti in questo elenco, il bonus Nido non è oggetto di rivalutazione: pertanto l’importo nel 2025 sarà lo stesso di quello attuale.

Assegno sociale

Non serve l’Isee per la richiesta di Assegno sociale, quella prestazione che spetta alle persone che hanno compiuto i 67 anni di età e sono una situazione di disagio economico.

In tal caso per valutare se spetta o meno il diritto alla misura si guarda alla condizione reddituale del richiedente, il quale deve avere un reddito (si prende come riferimento l’anno precedente) inferiore al valore annuo dell’Assegno sociale stesso che nel 2025 è pari a 7.002,84 euro.

Tuttavia, per avere diritto al massimo dell’importo - pari a 538,68 euro euro al mese - bisogna avere un reddito personale pari a zero, altrimenti il valore della prestazione è calcolato sottraendo dalla soglia massima annua il reddito personale, dividendo successivamente tutto per 13.

Nel caso del pensionato coniugato si guarda anche ai redditi del coniuge: complessivamente la soglia da non superare per avere diritto all’Assegno sociale per intero è salita a 7.002,84 euro, 14.005,68 euro per quello parziale.

Anche per l’Assegno sociale è in arrivo un aumento nel 2026 che avrà ripercussioni anche sui limiti di reddito per beneficiare della misura. Nel dettaglio, laddove dovesse essere confermata la rivalutazione dell’1,7%, per l’Assegno sociale ci sarebbe un incremento di circa 9 euro mensili, arrivando a sfiorare i 550 euro mensili.

“Bonus” per invalidi e disabili

Neppure per le prestazioni di supporto per disabili e invalidi è generalmente richiesto l’Isee.

Ad esempio, nel caso delle pensioni per invalidi civili si guarda alla situazione reddituale dell’interessato, o del nucleo familiare di cui fa parte il minore con disabilità nel caso dell’indennità di frequenza.

A tal proposito, ecco una tabella aggiornata con gli importi e i limiti di reddito per le singole prestazioni aggiornati all’1 gennaio 2024.

Prestazione Importo 2025 Limite di reddito 2025
Invalidi totali (100%) 336,00 19.772,50
Invalidi parziali (dal 74% al 99%) 336,00 5.771,35
Indennità di accompagnamento 542,02 ---
Indennità di frequenza minorenni 336,00 5.771,35
Ciechi assoluti ricoverati e ciechi parziali 336,00 19.772,50
Ciechi assoluti non ricoverati 360,48 19.772,50
Ciechi parziali con sola indennità speciale 229,30 ---
Ipovedenti, gravi, decimisti 249,38 9.506,10
Sordomuti 336,00 19.772,50
Indennità di comunicazione 267,83 ---
Lavoratori affetti da talassemia major e drepanocitosi 603,40 ---

Anche questi importi aumentano leggermente nel 2026 per effetto della rivalutazione.

Non serve l’Isee neppure per beneficiare degli sconti e delle agevolazioni fiscali riconosciute in favore delle persone con disabilità, come ad esempio per l’acquisto di auto con Iva ridotta o per usufruire del cosiddetto bonus tablet e smartphone, come pure per altre agevolazioni previste per le persone con disabilità.

Esenzione Canone Rai

Non serve l’Isee neppure per non pagare il Canone Rai. Spetta l’esenzione, infatti, ai cittadini che hanno compiuto i 75 anni e hanno un reddito proprio - o coniugale se sposati - non superiore a 8.000 euro. Inoltre, non devono esserci conviventi titolari di un reddito proprio del nucleo, fatta eccezione di collaboratori domestici, colf e badanti.

Esenzione ticket sanitario

Il diritto all’esenzione dal pagamento del ticket sanitario viene accertato anche in base alla condizione reddituale. Tuttavia, si guarda al reddito familiare e mai all’Isee.

Nel dettaglio, nel 2025 l’esenzione del ticket sanitario per reddito si applica nei confronti di:

  • Cittadini di età inferiore a 6 anni appartenenti a un nucleo familiare con reddito annuo complessivo non superiore a 36.151,98 euro.
  • Cittadini di età superiore a 65 anni appartenenti a un nucleo familiare con reddito annuo complessivo non superiore a 36.151,98 euro.
  • Disoccupati e familiari a loro carico appartenenti a un nucleo familiare con reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico.
  • Titolari di pensione sociale.
  • Titolari di pensioni al minimo di età superiore a 60 anni, compresi i familiari a carico, appartenenti a un nucleo familiare con un reddito annuo complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico.

Queste soglie saranno le stesse nel 2026, in quanto non sono soggette a rivalutazione.

Detrazioni e deduzioni Irpef

Non serve l’Isee neppure per i bonus fiscali legati a detrazioni e deduzioni riconosciute in dichiarazione dei redditi, come ad esempio i bonus edilizi o le spese sanitarie e veterinarie.

La novità del 2025 riguarda però il modo in cui si calcolano le detrazioni sugli oneri: la Legge di Bilancio scorsa, infatti, ha introdotto un tetto massimo di spesa detraibile che cambia in base al reddito complessivo e al numero di figli a carico. In questo modo vengono limitate le agevolazioni per i redditi più alti, mentre restano invariate per chi guadagna fino a 75.000 euro.

Più precisamente:

  • 14.000 euro il tetto base per chi ha redditi sopra i 75.000 euro, moltiplicato per un coefficiente che varia da 0,50 (nessun figlio) a 1 (più di due figli o figli disabili).
  • 8.000 euro il tetto base per chi ha redditi sopra i 100.000 euro, sempre modulato in base ai figli.

Restano escluse dal nuovo limite le spese sanitarie e alcuni investimenti specifici (startup innovative, Pmi innovative).

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