Le trame di Di Maio per far cadere il governo e tornare da Salvini

Alessandro Cipolla

29 Novembre 2019 - 14:55

condividi

Luigi Di Maio sembrerebbe essere sempre più in rotta con il premier Conte e gli alleati di governo: voci parlano di una volontà di far cadere il governo e tornare insieme a Matteo Salvini, anche a rischio di spaccare il Movimento 5 Stelle.

Le trame di Di Maio per far cadere il governo e tornare da Salvini

Ai tempi del governo gialloverde, era Matteo Salvini quello guardato sempre con particolare attenzione in quanto ritenuto di essere pronto da un momento all’altro a far saltare in aria il banco. In effetti così è stato, anche se gli effetti non sono poi stati quelli sperati dal leader della Lega.

Quando poi è nato il Conte bis il primo a essere sospettato di tramare contro il patto giallorosso è stato Matteo Renzi, specie quando subito dopo il giuramento dei sottosegretari ha strappato dal PD fondando la sua Italia Viva.

Adesso invece tutti gli occhi sono puntati su Luigi Di Maio, sempre più distante dal premier Giuseppe Conte e ora fermo baluardo del non ripetere più l’alleanza locale con il centrosinistra, fattore che alle elezioni regionali in Emilia Romagna potrebbe portare anche alla caduta del governo.

Ma se fosse proprio questa la speranza del capo politico dei 5 Stelle, ovvero far cadere Conte e porre fine al governo giallorosso? Più voci parlano di un Di Maio desideroso di tornare tra le braccia di Salvini, ma i due ex vicepremier potranno tornare a essere alleati soltanto in caso di nuove elezioni.

Di Maio nostalgico di Salvini?

Quando il Movimento 5 Stelle, a seguito del voto su Rousseau, ha scelto di correre insieme al centrosinistra alle elezioni in Umbria, era chiaro a qualsiasi analista politico che in quella Regione la situazione era già più che compromessa: le inchieste che hanno coinvolto la precedente giunta guidata da Catiuscia Marini erano una montagna troppo alta da scalare per il tenero candidato Vincenzo Bianconi.

Una debacle quella umbra ampiamente annunciata e che è stata colta al balzo da Luigi Di Maio per porre fine a ogni discorso di alleanza con il PD anche a livello locale. Una scelta questa che in pratica regala al centrodestra la Calabria e mette a rischio la vittoria del centrosinistra in Emilia Romagna.

Un particolare questo di non poco conto visto che, un eventuale successo della Lega anche in Emilia Romagna, sarebbe un colpo troppo duro per il Partito Democratico che andrebbe a sancire la fine del governo giallorosso.

Se poi dovesse essere vera la notizia di un Luigi Di Maio che avrebbe offerto alla giornalista Milena Gabanelli il ruolo di candidata dei 5 Stelle in Emilia Romagna, sarebbe la riprova che il capo politico stia facendo di tutto per far perdere il centrosinistra.

Voci parlano anche di un asse tra il capo politico del Movimento 5 Stelle e Alessandro Di Battista, smanioso di tornare in pista e da sempre critico alla alleanza con il Partito Democratico.

La volontà comune sarebbe quella di tornare al governo con Matteo Salvini, una eventualità che però potrebbe spaccare un Movimento dove da tempo si registrano più di un malumore verso la leadership di Di Maio.

Per il ministro degli Esteri c’è poi la questione dei due mandati che termineranno con questa legislatura: con un voto anticipato potrebbe esserci una deroga, altrimenti per continuare a essere un protagonista della politica italiana dovrà trasferirsi verso altri lidi.

Il sentore è che Luigi Di Maio abbia poca voglia di continuare l’esperienza del Conte bis, dove ha meno poteri in mano rispetto a prima e che potrebbe poi trasformarsi in una alleanza strutturale tra i 5 Stelle e il PD.

Sarebbe meglio allora per Di Maio rompere subito, dopo l’approvazione della legge di Bilancio, non dando il tempo ai suoi oppositori interni di mettere in piedi una alternativa credibile alla sua leadership e sperando, dopo le elezioni, di stipulare un nuovo patto con Salvini questa volta magari più duraturo rispetto al primo.

Iscriviti a Money.it