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BTP Italia: la guida alla quinta emissione
lunedì 4 novembre 2013, di
Si aprirà domani e andrà avanti fino al prossimo 8 novembre (tre giorni in tutto) la sottoscrizione del BTP Italia. Siamo quindi ormai giunti alla quinta emissione del titolo di Stato quadriennale indicizzato all’inflazione italiana.
Vediamo dunque di saperne un po’ di più prima dell’asta di domani.
Emissione di domani
Dopo il successo delle emissioni precedenti, torna il nuovo BTP Italia. L’asta di domani, dedicata come al solito alle famiglie e ai risparmiatori, vedrà come protagonisti i titoli di Stato agganciati all’inflazione italiana con scadenza 12 novembre 2017.
Per quanto riguarda la tempistica della sottoscrizione, che dovrebbe avvenire dal 5 all’8 noevembre, il Tesoro dà certezze solo per la prima e per la seconda giornata, mentre non si esclude l’eventualità di una chiusura anticipata nel caso in cui la domanda complessiva si rivelasse particolarmente elevata.
Ipotesi che si è già manifestata più volte nel corso delle emissioni precedenti (fatta eccezione per la seconda, avvenuta in data giugno 2012).
L’emissione avrà luogo attraverso la raccolta di ordini d’acquisto degli investitori sul Mot mediante BNP Paribas (Banca Nazionale del Lavoro) e Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese.
In altre parole ogni risparmiatore avrà la possibilità di prenotare i BTP Italia attraverso internet ( nel caso in cui il soggetto fosse in possesso di un contratto home banking che lo permette), o recarsi presso lo sportello bancario o postale di pertinenza. Nel caso in cui si verificasse l’ipotesi di una chiusura anticipata, il Tesoro soddisferà solo le richieste pervenute entro e non oltre quel momento.
Rendimento
Nella nota diramata dal Tesoro, si parla di un tasso cedolare reale annuo minimo garantito pari al 2,15%, mentre quello definitivo verrà fissato solamente al termine del periodo di raccolta. In ogni caso si assicura che esso sarà superiore al tasso reale annuo minimo garantito.
Il rendimento annuo minimo garantito non ha dunque smentito le attese degli analisti e si presenta come il più basso di sempre. Nel corso dell’ultima asta infatti il tasso minimo era pari al 2,25%, mentre nel corso della seconda emissione ha toccato la sua vetta più alta con il 3,55%.