Titoli di Stato, il calendario di tutti i BTP e BOT in arrivo a novembre

Laura Naka Antonelli

3 Novembre 2025 - 12:53

Dopo il grande successo del BTP Valore tutte le novità sui Titoli di Stato che il MEF offrirà a novembre. Le date delle emissioni dei BTP, BOT & Co.

Titoli di Stato, il calendario di tutti i BTP e BOT in arrivo a novembre

Nuovi BTP e BOT in arrivo a novembre, dopo un ottobre di collocamenti di Titoli di Stato italiani, tra cui è spiccata soprattutto l’emissione del sesto BTP Valore, collocato nei giorni compresi tra il 20 e il 24 ottobre.

Nessun Titolo di Stato speciale è previsto a novembre, secondo mese dell’ultimo trimestre del 2025, per cui il MEF ha già diffuso il calendario delle emissioni, annunciando la possibilità di offrire ulteriori tranche di alcuni Titoli di Stato in corso di emissione. Altre novità cruciali hanno incluso l’arrivo di due nuovi BTP.

Ma veniamo alle date da cerchiare in rosso per chi è interessato ai BTP e ai BOT in arrivo a novembre, sulla base di quanto è stato comunicato dal MEF con la pubblicazione del piano di emissioni per l’intero anno 2025, dunque delle Linee Guida per la Gestione del debito pubblico.

Aste BTP, BOT, BTP Short e BTP€i a novembre 2025

Di seguito il calendario delle emissioni di BTP e BOT che il Tesoro lancerà a novembre 2025.

La prima asta del mese vedrà protagonista l’emissione dei BOT (Buoni ordinari del Tesoro), in calendario mercoledì 12 novembre 2025.

La tornata di emissioni si concluderà giovedì 27 novembre, con l’asta di medio-lungo.

Di seguito tutte le date da ricordare.

  • Mercoledì, 12 novembre 2025 : Asta BOT.
  • Giovedì, 13 novembre 2025: Asta Medio-Lungo.
  • Martedì 25 novembre 2025: Asta BTP Short-BTP€i.
  • Mercoledì 26 novembre 2025: Asta BOT.
  • Giovedì 27 novembre 2025: Asta Medio-Lungo.
Il calendario dei BTP e dei BOT in arrivo nel mese di novembre Il calendario dei BTP e dei BOT in arrivo nel mese di novembre Tutti i BOT e i BTP che il Tesoro si appresta a emettere nel mese di novembre, a seguito della grande novità della sesta edizione del BTP Valore, collocato dal Tesoro dal 20 al 24 ottobre (Fonte MEF)

Aste BOT novembre 2025

La prima emissione dei BOT, Buoni ordinari del Tesoro partirà avrà luogo mercoledì, 12 novembre 2025

La comunicazione al mercato arriverà dal MEF in data 7 novembre, mentre la data per la presentazione delle domande da parte del pubblico è stata stabilita all’11 novembre.

La data di regolamento è prevista per il 14 novembre.

Per l’altra asta di BOT di fine mese, in calendario mercoledì 26 novembre, la comunicazione al mercato da parte del MEF è prevista per la data del 21 novembre, mentre la data di presentazione delle domande da parte del pubblico è stata fissata al 25 novembre.

La data del regolamento è stata stabilita al 28 novembre.

I BOT, o Buoni Ordinari del Tesoro, va ricordato, sono Titoli di Stato a breve termine, con durata non superiore a 1 anno, privi di cedole.

Il rendimento è dato dallo scarto di emissione, (ovvero dalla differenza tra il valore nominale e il prezzo pagato).

Nel corso del 2024 le emissioni di BOT sono risultate pari a circa 171 miliardi di euro.

Asta BTP Medio-Lungo novembre 2025

Due sono le aste di Medio-Lungo, ovvero di BTP, Buoni del Tesoro Poliennali, che si terranno nel mese di novembre.

La prima asta avrà luogo giovedì 13 novembre 2025, mentre la seconda in data giovedì, 27 novembre 2025.

I BTP sono Titoli di Stato caratterizzati da una cedola fissa pagata semestralmente.

Nel corso del 2024, il MEF ha lanciato emissioni di Titoli a medio-lungo termine per un totale poco inferiore ai 377 miliardi di euro, di cui 16 in concambio. Di conseguenza, le emissioni al netto dei concambi sono state pari a 361 miliardi di euro.

Va ricordato che, con la pubblicazione del programma di emissione di Titoli di Stato per il quarto trimestre del 2025, il MEF ha precisato di prevedere nel periodo compreso tra il 1° ottobre e il 31 dicembre emissioni lorde di Titoli a medio-lungo termine, in area 55-65 miliardi di euro: “Questo importo include eventuali ulteriori emissioni nell’ambito dell’operatività di liability management (concambi e buyback).

L’importo è al netto dei prestiti previsti del pacchetto NGEU per il 2025 nonché dell’attività di gestione delle disponibilità di cassa nel corso dell’anno.

Considerate le scadenze, questo implica una stima di emissioni nette per circa 14-24 miliardi di euro nello stesso periodo ”, ha precisato il Tesoro, dopo aver sottolineato di aver lanciato dall’inizio del 2025 fino alla fine di agosto 2025 emissioni di titoli di Stato a medio-lungo termine per un importo nominale complessivo pari a circa 260 miliardi di euro.

Asta BTP€i e BTP Short a novembre 2025

Il Tesoro-MEF emetterà nel mese di novembre nche BTP Short e BTP€i.

Le emissioni sono in calendario entrambe nella giornata di martedì, 25 novembre 2025.

I BTP Short sono Titoli di Stato con cedole fisse semestrali, con durata compresa tra 18 e 36 mesi, mentre i BTP€i sono bond sovrani italiani indicizzati all’inflazione europea che, spiega il Tesoro, forniscono agli investitori una protezione contro l’aumento del livello dei prezzi: sia il capitale rimborsato a scadenza sia le cedole pagate semestralmente sono, infatti, rivalutati sulla base dell’inflazione dell’area euro, misurata dall’Eurostat attraverso l’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo (IAPAC) con esclusione del tabacco.

Emissioni Titoli di Stato italiani 2025 vicini al capolinea. I fattori rating, tassi BCE, caos Francia

L’emissione dei Titoli di Stato italiani da parte del MEF di questo anno 2025 è ormai vicina al capolinea.

Occhio alle grandi novità di quest’anno, che sono state principalmente tre,

  • L’emissione del BTP Più, Titolo di Stato appartenente alla stessa famiglia del BTP Valore, avente la caratteristica ulteriore del rimborso anticipato, emesso dal 17 al 21 febbraio 2025.
  • Il ritorno del BTP Italia, ovvero del titolo indicizzato all’inflazione italiana, collocato tra il 27 maggio e il 30 maggio 2025.
  • La sesta edizione del BTP Valore, bond sovrano del made in Italy dedicato esclusivamente al pubblico degli investitori retail, che ha dato di nuovo grandi soddisfazioni al governo Meloni, grazie agli acquisti fioccati dai risparmiatori italiani.

Vale la pena ricordare che il governo Meloni e il Tesoro continuano a trovarsi in una posizione di forza, sulla scia dei recenti upgrade sul rating del debito pubblico italiano, dunque dei BTP, che sono stati annunciati negli ultimi due mesi, prima da Fitch Ratings e, successivamente, dall’agenzia DBRS Morningstar, che ha consentito ai Titoli di Stato italiani di scalare la classifica delle valutazioni, tornando addirittura in serie A.

Detto questo, gli investitori che puntano sull’obbligazionario si stanno interrogando su quelle che potrebbero essere le prossime decisioni sui tassi che prenderà la BCE di Christine Lagarde che, nell’ultima riunione che si è tenuta a Firenze, ha deciso di confermare lo status quo per la terza volta consecutiva.

Chi punta sui BTP, così come sui Titoli di Stato dell’area euro in generale si starà chiedendo se puntare o no sull’obbligazionario, monitorando le aspettative sulla direzione che prenderà la politica monetaria dell’Eurotower.

Il dubbio che assilla tutti è se i tagli dei tassi siano davvero finiti o se ci sia la speranza di una nuova riduzione nelle prossime riunioni della BCE.

Diverse le risposte date a questa grande domanda.

Dall’altro lato, un assist continuo ai BTP arriva sicuramente dai problemi politici che periodicamente assillano la Francia, come ha dimostrato l’ennesima caduta del governo, stavolta di Bayrou, e il caos istituzionale che ne è seguito.

La recente scossa che ha colpito Parigi si è ora assestata, con la creazione del governo di Sébastien Lecornu, dopo lo shock delle dimissioni del nuovo premier nominato dal Presidente Emmanuel Macron e sua decisione di tornare sui suoi passi, dando vita a una nuova squadra.

Ma le agenzie di rating hanno continuato a punire gli OAT di Macron, e gli effetti sul mercato secondario non si sono fatti attendere, tanto che lo spread Italia-Francia, che già si era azzerato dopo il collasso del governo Bayrou, è diventato più volte negativo, confermando come, per i mercati, l’Italia e i suoi BTP siano percepiti come più sicuri degli OAT.

In evidenza a tal proposito i due BTP che fanno gola a chi cerca di rimpiazzare proprio i Titoli di Stato francesi, verso cui lo scetticismo degli investitori rimane alquanto forte.

Nel frattempo, il divario tra i rendimenti dei BTP e quello degli OAT a 10 anni si allarga, con i primi che oscillano attorno al 3,42% e i secondi al 3,38%.

Lo spread Italia-Francia a 10 anni, praticamente, sta diventando sempre più negativo.

A conferma di come i BTP piacciano agli investitori, non solo di casa, anche i messaggi che arrivano dal mercato secondario, dove lo spread BTP-Bund continua a rimanere sotto controllo, attorno a quota 74 punti base.

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