TikTok evita il ban negli Stati Uniti. La divisione USA del social network di ByteDance passa sotto il controllo di una joint venture guidata da 7 investitori, tra cui figura anche Oracle.
TikTok riorganizza la sua presenza negli Stati Uniti attraverso una nuova joint venture. A comunicarlo ai dipendenti è stato il CEO Shou Zi Chew, che in una nota interna ha annunciato la nascita di TikTok USDS Joint Venture LLC, la nuova entità che ospiterà le operazioni statunitensi della piattaforma.
Secondo quanto riferito da Chew, TikTok avrebbe già firmato gli accordi con tre investitori della joint venture: Oracle, Silver Lake e il fondo di investimento di Abu Dhabi MGX. La chiusura ufficiale dell’operazione è prevista per il 22 gennaio 2026. L’annuncio ha avuto effetti immediati sui mercati: le azioni di Oracle hanno registrato un +5% nelle contrattazioni after-hours di giovedì.
La riorganizzazione del celebre social network arriva in risposta alla legge sulla sicurezza nazionale, confermata dalla Corte Suprema a gennaio 2025, che imponeva alla holding ByteDance di cedere le attività statunitensi di TikTok, pena un divieto effettivo dell’app nel Paese. A settembre, il presidente Donald Trump aveva firmato un ordine esecutivo che ha permesso a TikTok di restare operativa negli Stati Uniti, rispettando i requisiti della normativa originariamente firmata dall’ex presidente Joe Biden.
La nuova joint venture per TikTok USA
Chew ha sottolineato che la nuova joint venture sarà controllata da 7 membri, in prevalenza statunitensi, e soggetta a condizioni stringenti per la tutela dei dati degli utenti e della sicurezza nazionale degli Stati Uniti.
Nel dettaglio, il 50% della nuova società sarà detenuto da un consorzio di nuovi investitori, tra cui Oracle, Silver Lake e MGX, ciascuno con una quota del 15%, mentre poco più del 30% sarà in mano ad affiliate di alcuni investitori già presenti in ByteDance. Circa il 20% resterà invece in mano alla casa madre cinese.
La nuova entità sarà responsabile della protezione dei dati degli utenti statunitensi, della sicurezza dell’algoritmo di raccomandazione, della moderazione dei contenuti e delle attività di “software assurance”, l’insieme di processi e pratiche che servono a garantire che un software sia sicuro, affidabile e privo di vulnerabilità. Oltre a essere investitore, Oracle ricoprirà anche il ruolo di partner di sicurezza, con il compito di verificare e certificare il rispetto dei termini di sicurezza nazionale concordati. Tutti i dati sensibili degli utenti americani saranno archiviati nei data center cloud appartenenti alla società di Larry Ellison.
La minaccia del ban negli Stati Uniti
TikTok è riuscito a evitare il ban negli Stati Uniti grazie a Donald Trump. A settembre, il tycoon ha firmato un ordine esecutivo che ha sospeso per 120 giorni l’applicazione della legge sulla sicurezza nazionale, concedendo alla piattaforma il tempo necessario per completare la dismissione e finalizzare l’accordo.
Lo stesso Trump aveva dichiarato che il presidente cinese Xi Jinping aveva accettato di procedere con la proposta, nonostante ci fossero delle iniziali resistenze da parte del governo di Pechino. Secondo il vicepresidente USA J.D. Vance, l’accordo valuterebbe il business statunitense di TikTok circa 14 miliardi di dollari.
In una nota diffusa a settembre, ByteDance ha affermato che collaborerà nel rispetto delle leggi applicabili per garantire che TikTok resti accessibile agli utenti americani: “Ringraziamo il presidente Xi Jinping e il presidente Donald J. Trump per gli sforzi compiuti per preservare TikTok negli Stati Uniti”, ha dichiarato l’azienda.
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