Superbonus 110% strutturale? Il difficile equilibrio tra costi e benefici

Rosaria Imparato

6 Ottobre 2021 - 13:03

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Il superbonus 110% non sarà strutturale, perché troppo oneroso per lo Stato. Discorso diverso per la proroga dei bonus casa in legge di bilancio, dopo un’analisi dei costi e dei benefici.

Superbonus 110% strutturale? Il difficile equilibrio tra costi e benefici

Il ministro MEF Franco ha tenuto un’audizione sulla NADEF oggi 6 ottobre, e molte domande si sono concentrate sul superbonus 110%. Il focus in particolare è stato posto sulla richiesta di rendere l’agevolazione strutturale, cioè far entrare il 110% a pieno titolo tra gli incentivi per i lavori in casa, senza dover trovare spazio nelle leggi di Bilancio per una proroga di anno in anno.

Il punto messo in luce dal ministro MEF, però, è che per ogni tipo di agevolazione messa a disposizione dei cittadini, soprattutto come i lavori in casa, vanno valutati con attenzione costi (della finanza pubblica) e benefici. Vediamo quindi cosa ha detto il ministro Franco in audizione sui progetti del Governo rispetto ai bonus casa e al superbonus 110% in legge di Bilancio.

Superbonus 110% strutturale? Il difficile equilibrio tra costi e benefici

Il Governo è al lavoro sulla proroga delle agevolazioni per la casa in legge di Bilancio 2022: non solo quindi il superbonus 110%, ma tutti i bonus casa.

La conferma è arrivata, per l’appunto, durante l’audizione al Senato del ministro Franco. Ma per un’agevolazione come il superbonus 110%, che permette di fare i lavori di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico praticamente a costo zero, gli operatori del settore vogliono qualche garanzia in più.

Proprio per il meccanismo di fruizione del 110% tramite cessione del credito a terzi e sconto in fattura in alternativa alla detrazione, le imprese che si occupano dei lavori devono assumersi un certo rischio economico, avanzando delle somme che non rientreranno subito nelle proprie casse. E tutto ciò va fatto tenendo in considerazione che le scadenze non sono uguali per tutti i beneficiari.

Se il superbonus 110% divenisse strutturale, invece, per almeno 15 anni (come è stato suggerito proprio durante l’audizione del 6 ottobre), sia aziende che cittadini potrebbero programmare e pianificare gli interventi con presupposti completamente diversi.

Tuttavia, il ministro MEF è stato chiaro: alla lunga il superbonus 110% non è sostenibile.

Superbonus 110%: sì alla proroga, ma non diventerà strutturale

Il ragionamento alla base delle dichiarazioni del ministro Franco in audizione si basano su un semplice discorso economico:

“Se ciascun italiano fa domanda, per 30 milioni di unità immobiliari l’effetto sui conti e sul debito è stratosferico”

D’altronde, anche gli altri bonus casa (da quello per le ristrutturazioni al bonus facciate) non sono strutturali: di anno in anno si trovano le risorse in legge di Bilancio e vengono prorogati.

Il settore edilizio, ha continuato Franco, sicuramente è importante e va sostenuto, ma “tutti questi interventi hanno oneri su finanza pubblica”.

L’obiettivo quindi è garantire la proroga degli incentivi per i lavori in casa in legge di bilancio 2022, ma solo dopo aver attentamente valutato il rapporto tra costi e benefici. Lo stesso discorso va applicato all’eventuale apertura del 110% agli alberghi: fino all’arrivo della manovra, quindi, non ci sono certezze.

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