Niente rottamazione quinquies per questi contribuenti, gli esclusi

Patrizia Del Pidio

24 Giugno 2025 - 17:35

Non a tutti i contribuenti sarà consentito di aderire alla rottamazione quinquies delle cartelle esattoriale. Qual è la causa dell’impedimento e come aggirarla?

Niente rottamazione quinquies per questi contribuenti, gli esclusi

Sono in molti ad attendere che entri in vigore la rottamazione quinquies, ma non tutti i contribuenti potranno accedervi. La nuova sanatoria sta completando il suo iter burocratico a breve dovrebbero essere portati a termine i lavori tecnici di riferimento. È probabile che la misura veda la luce nel tardo autunno o, al più tardi, con la Legge di Bilancio 2026 offrendo una modalità più flessibile a chi ha contratto debiti con l’amministrazione pubblica. Quali sono i contribuenti che potrebbero essere esclusi dalla nuova pace fiscale? Quale potrebbe essere la soluzione per sistemare la propria posizione con il Fisco?

Rottamazione quinquies e platea dei contribuenti

Quello che è stato previsto dalla rottamazione quinquies è che tutti i contribuenti decaduti dalle precedenti rottamazioni potranno accedere alla sanatoria (questo se verrà confermato che il raggio di azione è per i debiti iscritti a ruolo tra il 2000 e il 2023). La nuova sanatoria, proprio per la sua natura flessibile, potrebbe essere la soluzione che consente la regolarizzazione della posizione debitoria con il Fisco potendo pagare rate mensili in 10 anni e con cadenza mensile.

Piccoli importi per facilitare i pagamenti e permettere a tutti di cancellare le cartelle esattoriali e decadenza solo dopo aver saltato fino a 8 rate anche non consecutive. Tuttavia, è davvero certo che tutti potranno accedere?

I contribuenti decaduti esclusi

La legge 91 del 2022 ha degli effetti che non sempre sono messi in conto quando si parla di rottamazione quinquies. La legge in questione all’articolo 15 bis prevede, innanzitutto che per le dilazioni concesse dopo il 16 luglio 2022 in caso di decadenza non sarà più possibile dilazionare il debito.

Il comma 3, dello stesso articolo, però, prevede che

In caso di decadenza dal beneficio della rateazione concessa a seguito di richieste presentate fino alla data di cui al comma 2, il carico può essere nuovamente rateizzato se, alla data di presentazione della nuova richiesta, le rate scadute alla stessa data sono integralmente saldate. In tale caso, al nuovo piano di rateazione si applicano le disposizioni di cui al comma 1 del presente articolo.

In base a quello che prevede la normativa del 2022, quindi, per poter richiedere una nuova dilazione e anche per poter accedere alla rottamazione quinquies (che altro non è che una dilazione agevolata), i contribuenti decaduti da un piano di rateizzazione concesso dopo il 16 luglio 2022 potrebbero avere problemi.

Questi decaduti, infatti, non possono vedere accolti nuovi piani di rateizzazione concessi se non dopo aver saldato tutte le rate scadute e non versate della rateizzazione da cui sono decaduti. In alcuni casi pagare le rate decadute (in un’unica soluzione) potrebbe essere se non impossibile, altamente difficile per l’alto importo accumulato. Proprio per questo si pensa che la maggior parte di questi contribuenti potrebbero essere esclusi a priori dalla nuova sanatoria fiscale.

Da molte parti, in tal senso, si sta spingendo per una riapertura perché tutti i piani di dilazione decaduti dopo luglio 2022 non possono più essere rateizzati trasformandosi in una vera e propria ghigliottina per i contribuenti.

Iscriviti a Money.it