Sondaggi politici elettorali: bene il PD nuovo primo partito, crollano M5S e Lega Nord

Alessandro Cipolla

26 Settembre 2017 - 11:33

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Sondaggi politici elettorali: secondo EMG continua la crescita del PD nuovo primo partito, bene anche Berlusconi mentre brusco calo per M5S e Lega Nord.

Sondaggi politici elettorali: bene il PD nuovo primo partito, crollano M5S e Lega Nord

Sondaggi politici elettorali: continua la crescita del Partito Democratico che torna a essere la prima forza del paese a discapito di un Movimento 5 Stelle in netto calo, male anche la Lega Nord mentre bene sia Forza Italia che il neonato Movimento Animalista.

Questo è lo scenario dipinto dal consueto sondaggio politico elettorale realizzato dall’istituto EMG Acqua, che come ogni settimana ha condotto un’indagine per conto del Tg La7 di Enrico Mentana.

Come evidenziato anche dai precedenti sondaggi, continua quindi la crisi per il Movimento 5 Stelle, cui con ogni probabilità la vicenda delle primarie invece che accrescere la popolarità ha prodotto l’effetto contrario.

Periodo difficile anche per Movimento Democratici e Progressisti, Alternativa Popolare e Sinistra Italiana: se si dovessero presentare da soli alle prossime elezioni politiche tutti e tre i partiti al momento sarebbero fuori dal Parlamento.

Sondaggi politici elettorali: PD super

Continua il momento magico per il Partito Democratico, che stando agli ultimi sondaggi politici elettorali ormai non solo ha ultimato la propria rincorsa al Movimento 5 Stelle, ma avrebbe anche effettuato il sorpasso.

La questione dei fondi bloccati che hanno fatto tornare in auge le vicissitudini giudiziarie di Umberto Bossi, assieme ai migranti di cui ultimamente si sente parlare meno, avrebbero provocato un calo anche per la Lega Nord dopo mesi di continua crescita.

Il carroccio comunque sarebbe sempre il primo partito di una eventuale coalizione di centrodestra, anche se Forza Italia farebbe registrare un deciso balzo in avanti. Stabile Fratelli d’Italia mentre sarebbe ottimo l’esordio nei sondaggi del Movimento Animalista della Brambilla.

Sempre più a rischio poi i partiti in bilico sulla soglia di sbarramento: stabile Alfano mentre calano gli scissionisti, per loro a questo punto diventano fondamentali gli sviluppi in merito alla nuova legge elettorale.

Vediamo allora nel dettaglio il sondaggio politico elettorale realizzato, nel periodo che va dal 22 al 24 settembre, da EMG Acqua per conto del Tg La7, mettendo tra parentesi la differenza di percentuale rispetto all’ultima indagine di fine luglio pubblicata dall’istituto e di lato il numero dei deputati che ciascun partito otterrebbe in questo momento con l’attuale legge elettorale in vigore.

  • Partito Democratico 28,4% (+0,6%) 203
  • Movimento 5 Stelle 27,1% (-1,2%) 188
  • Lega Nord 14,4% (-0,5%) 99
  • Forza Italia 13% (+0,7%) 92
  • Fratelli d’Italia 5,1% (/) 35
  • Movimento Democratici e Progressisti 2,4% (-0,3%) /
  • Alternativa Popolare 2,2% (/%) /
  • Sinistra Italiana 2% (-0,1%) 1
  • Movimento Animalista 1,4% (+1,4%) /
  • Altri 4% (-0,6%) 12

Se quindi alle prossime elezioni politiche si dovesse votare con l’attuale doppio sistema elettorale in vigore, l’unica maggioranza possibile alla Camera sarebbe quella formata da 5 Stelle, Lega e Fratelli d’Italia.

Crescerebbe di molto però anche un’alleanza formata da Partito Democratico e Forza Italia: se i centristi dovessero entrare in Parlamento allora la situazione si potrebbe ribaltare. Resta da capire però come potrebbe mutare lo scenario con il Rosatellum-bis che a ottobre inizierà il suo iter parlamentare.

Cosa cambierebbe con la nuova legge elettorale?

Dopo l’affossamento prima dell’estate del cosiddetto modello tedesco, ecco che a ottobre approderà in Parlamento il Rosatellum-bis che potrà contare sul sostegno di PD, Forza Italia, Lega e dei centristi.

Numeri alla mano quindi, a meno di imboscate da parte dei soliti franchi tiratori, questa nuova legge elettorale potrebbe riuscire a superare soprattutto l’ostico scoglio del Senato e ottenere così il via libera.

Alle prossime elezioni quindi potremmo votare con un sistema di voto per il 64% proporzionale e per il 36% maggioritario, dove sono possibili le coalizioni che avrebbero una soglia di sbarramento del 10%, mentre per le singole liste sarebbe del 3%.

Anche se non è al momento previsto alcun premio di maggioranza, è sempre il 40% quell’asticella che si dovrebbe raggiungere per ottenere la maggioranza sia alla Camera che al Senato.

Stando a quest’ultimo sondaggio politico elettorale il centrodestra unito, compreso anche il Movimento Animalista, sarebbe in testa con il 33,9%. Pure ipotizzando che altre forze politiche si possano aggiungere, difficile che si andrebbe oltre il 35%.

Visto che i centristi dovrebbero alla fine dividersi, un po’ con il centrodestra e i restanti con il Partito Democratico, oltre al Movimento 5 Stelle che come sempre correrà da solo il probabile quarto polo potrebbe essere rappresentato dalla sinistra.

Fare una coalizione però sarebbe troppo rischioso per Bersani e soci: lo sbarramento al 10% è molto alto, meglio quindi riunirsi tutti quanti in un’unica lista dove per entrare in Parlamento basterebbe il 3%.

Se anche la sinistra dovesse riuscire a superare la soglia di sbarramento, ecco che con il Rosatellum-bis avremmo al termine delle prossime elezioni politiche un Parlamento sostanzialmente ingessato.

Non ci sarebbe di fatto soltanto nessun vincitore, ma anche creare un governo dalle larghe intese potrebbe essere molto difficile spalancando così le porte a un governo tecnico oppure di scopo, che traghetterebbe il paese verso nuove elezioni e magari con una legge elettorale finalmente capace di dare un minimo di governabilità.

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