Sondaggi politici elettorali Index Research: continua la crisi del PD, mentre la Lega recupera su Forza Italia. Tra Salvini e Berlusconi sfida per la leadership.
Sondaggi politici elettorali: nuovo tonfo del Partito Democratico che spinge in alto il Movimento 5 Stelle e soprattutto Liberi e Uguali, centrodestra stabile dove però la Lega Nord recupera terreno su Forza Italia.
Questo è l’esito del sondaggio politico elettorale realizzato dall’istituto Index Research per conto della trasmissione PiazzaPulita. Ora che è certa la data delle elezioni politiche 2018, il prossimo 4 marzo, può considerarsi aperta la campagna elettorale con gli schieramenti che ormai si sono quasi del tutto delineati.
Sondaggi politici: crisi PD
Situazione sostanzialmente quasi invariata rispetto a sette giorni fa eccezion fatta per il nuovo calo del Partito Democratico, soprattutto a vantaggio di Liberi e Uguali. Vediamo allora nel dettaglio il responso del settimanale sondaggio politico che Index Research ha divulgato il 28 dicembre all’interno della trasmissione PiazzaPulita.
- Movimento 5 Stelle - 27,9% (+0,1%)
- Partito Democratico - 23,7% (-0,4%)
- Forza Italia - 15,5% (-0,2%)
- Lega Nord - 14% (+0,4%)
- Liberi e Uguali - 6,5% (+0,3%)
- Fratelli d’Italia - 5,3% (/)
- Altri Centrosinistra - 4,6% (/)
- Altri centrodestra - 1,6% (-0,2%)
Alla luce di queste percentuali, ecco come sarebbe la situazione considerando le coalizioni che dovrebbero presentarsi alle urne.
- Centrodestra - 36,3% (/)
- Centrosinistra - 28,3% (-0,4%)
- Movimento 5 Stelle - 27,9% (+0,1%)
- Liberi e Uguali - 6,5% (+0,3%)
Lo spostamento di voti paventato dal sondaggio appare evidente: il calo del PD è stato assorbito quasi tutto dalla lista di Grasso e in parte dai 5 Stelle, mentre la Lega ha rosicchiato preferenze all’interno del centrodestra a Berlusconi e ai centristi.
Guardando al complesso delle coalizioni, alla luce della nuova legge elettorale non ci sarebbe nessun vincitore: il centrodestra è in netto vantaggio ma ancora lontano dal raggiungimento di quel 40% nella parte proporzionale, oltre al 70% in quella maggioritaria, che gli garantirebbe la maggioranza sia alla Camera che al Senato.
La sfida tra Berlusconi e Salvini
Dopo i toni duri dei giorni scorsi, sembrerebbe essere stata firmata una tregua tra Salvini e Berlusconi. A inizio anno ci sarà un incontro alla presenza anche di Giorgia Meloni, dove si cercherà di tracciare quale sarà la strada da percorrere alle imminenti elezioni.
Oltre alle differenti vedute su diversi aspetti programmatici, gli scogli più insidiosi sono quelli della scelta dei candidati nei collegi e il discorso relativo alla leadership all’interno della coalizione.
Per superare il primo ostacolo servirà un complesso lavoro diplomatico. In discussione ci sarebbero soprattutti numerosi collegi del Nord, dove la Lega vorrebbe piazzare suoi uomini mentre Forza Italia sembrerebbe rivendicare maggiore spazio.
Non è un caso che questa sorta di trattativa ancora tiene bloccata la scelta dei candidati del centrodestra alle elezioni regionali nel Lazio, nel Friuli e in Molise. In Lombardia invece il leghista Maroni cercherà di ottenere un secondo mandato.
Tornando alle politiche del 4 marzo, la sfida nella sfida è quella tutta interna al centrodestra tra la Lega Nord e Forza Italia. Chi tra i due partiti otterrà più voti avrà poi la possibilità di indicare il premier in caso di vittoria elettorale.
Dopo la grande crescita nelle ultime settimane a discapito del carroccio, la distanza tra Berlusconi e Salvini secondo il sondaggio si starebbe riducendo. L’esito quindi non appare più così scontato.
A due mesi e mezzo dal voto, l’intero panorama politico nostrano sembrerebbe essere una autentica sciarada, con tutti i partiti già proiettati non solo al 4 marzo, ma anche a quello che succederà appena chiuse le urne visto il probabile pareggio che si va prospettando.
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