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Quali categorie di lavoratori sono sottoposte ogni giorno ai controlli di sicurezza?

mercoledì 30 maggio 2018, di Maria Stella Rombolà

A seguito dell’11 settembre e dei recenti attentati europei, i controlli di sicurezza sono diventati sempre più rigidi e invadenti, soprattutto negli aeroporti; per la sicurezza di tutti è un prezzo che siamo disposti a pagare.

Ormai affrontiamo i controlli di sicurezza in modo attento e scrupoloso e, seppur a volte un po’ infastiditi, siamo disponibili a toglierci scarpe, cinte e a fare il necessario affinché vada tutto per il meglio e si svolga nel minor tempo possibile.

Questo, a meno di non essere degli assidui viaggiatori, accade di rado e non tocca la nostra vita e le nostre abitudini quotidiane. Non per tutti è così. Alcune categorie di lavoratori sono infatti costrette a sottoporsi ogni giorni a rigidi controlli, che ormai eseguono quasi meccanicamente.

Aeroporti e sicurezza

Ovviamente, la categoria di dipendenti sottoposta ai controlli più attenti e costanti è quella del personale aeroportuale.

Sono soggetti a controlli, infatti, tutti coloro che lavorano all’interno dell’aeroporto: baristi, operatori di carico e scarico merci, operatori sanitari, commessi, assistenti di volo, piloti e chiunque superi la soglia della struttura considerata potenzialmente a rischio.

Il Programma Nazionale per la Sicurezza-, proposto dall’Enac, in tal senso, ha previsto misure che garantiscono la tutela della sicurezza, la regolarità e l’efficienza nazionale e internazionale dell’aviazione civile in Italia, allo scopo di impedire atti di interferenza illecita e introduzione di articoli proibiti nelle aree con un rischio potenziale.

Come disposto dal Programma le disposizioni si applicano a:

  • aeroporti italiani aperti al traffico aereo commerciale;
  • vettori aerei;
  • operatori aeroportuali;
  • soggetti diversi dagli operatori.

Ogni giorno dunque tutti coloro che sono considerati operatori aeroportuali si ritrovano costretti a subire stretti controlli di sicurezza e a fare attenzione a cose che potrebbero apparire scontate per chiunque: non introdurre acqua o liquidi dall’esterno oltre la soglia consentita, indossare scarpe e cinture adatte e numerose altre piccole attenzioni che per la maggior parte delle persone risulterebbero superflue.

Altre categorie soggette a controlli

Esistono altre categorie, meno immediate da ricordare, che devono pure sottoporsi ogni giorno agli stessi controlli. Basti pensare a chi lavora in alcuni dei musei o dei punti di interesse turistico più centrali.

Questi luoghi sono ritenuti potenzialmente pericolosi perché concentrano moltissime persone in uno spazio ristretto e perché spesso sono posti simbolici in cui la visibilità, per qualsiasi genere di attacco, sarebbe moltiplicata.

Altri punti costantemente sorvegliati sono i luoghi istituzionali; è il caso di alcuni ministeri importanti (ad esempio la Farnesina a Roma) al cui ingresso gli ospiti, e con loro anche tutti i dipendenti (segretarie, ministri, portaborse, baristi, impiegati), devono sottoporsi al metal detector a ogni ingresso dell’edificio.

Luogo simbolo dei controlli è poi lo stadio, sia che ospiti concerti e partite di calcio, sia che, in assenza di questi eventi, sia soggetto a visite guidate (per gli stadi più importanti). Infatti, i dipendenti che vi si recano ogni giorno per svolgere le funzioni più disparate devono essere controllati con attenzione e sottoporsi alle stesse regole degli ospiti paganti.

In alcuni casi, invece, i controlli si limitano a una presa visione del contenuto della borsa, più o meno attenta a seconda che sia effettuata con il metal detector portatile o a occhio nudo, come accade, ad esempio, all’ingresso di Piazza San Pietro.

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