Piazza Affari in diretta in attesa dell’ultima decisione sui tassi del 2025 da parte della BCE di Christine Lagarde.
Si apre un’ottava campale per Piazza Affari e per tutte le borse europee, in attesa dell’evento grande market mover di questa settimana.
Giovedì 18 dicembre il Consiglio direttivo della BCE si riunirà infatti per l’ultima volta nel 2025 per decidere il da farsi sui tassi di interesse dell’area euro.
Non solo. Così come ha fatto la Federal Reserve di Jerome Powell la scorsa settimana, la BCE annuncerà oltre alla decisione sui tassi anche le nuove previsioni economiche per gli anni successivi, fornendo agli investitori informazioni chiave sulle possibili prossime mosse di politica monetaria dell’Eurozona.
Money.it segue la diretta di Piazza Affari e dei mercati finanziari della giornata di oggi, lunedì 15 dicembre 2025.
Piazza Affari e mercati finanziari in diretta in attesa dell’ultimo annuncio sui tassi della BCE di Lagarde
Boom azioni Juventus a Piazza Affari, azioni +11% dopo no all’offerta di Tether
Boom di buy sulle azioni Juventus quotate sull’indice Ftse MidCap, che schizzano al rialzo di oltre l’11% nonostante la decisione del principale azionista Exor di rimandare al mittente e all’unanimità la proposta non sollecitata presentata da Tether Investments per acquistare tutte le azioni di Juventus.
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Rendimenti BTP ed euro in lieve calo. Spread BTP-Bund sotto quota 70
In lieve calo i rendimenti dei principali Titoli di Stato dell’Eurozona. I rendimenti dei BTP scendono al 3,53%, mentre i rendimenti dei Bund sono in calo al 2,85%. Lo spread BTP-Bund a 10 anni rimane dunque sotto la soglia psicologica di 70 punti base, viaggiando a quota 68.
I rendimenti degli OAT francesi viaggiano attorno al 3,56%, rimanendo così in rialzo rispetto ai rendimenti dei Titoli di Stato italiani.
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Euro-dollaro poco mosso a $1,1733, dollaro giù sullo yen
Sul mercato del forex, Occhio al trend dei principali rapporti di cambio sul mercato del forex. L’euro-dollaro EUR-USD è in lieve ribasso viaggiando attorno a quota $1,1733.
Il dollaro-yen USD-JPY cede lo 0,43%, a quota JPY 155,13. Il biglietto verde è piatto invece nei confronti della sterlina UK, con il cambio sterlina-dollaro, GBP-USD attorno $1,3372.
Piazza Affari, le azioni migliori e peggiori del Ftse Mib. Quadro positivo per le borse europee
Dopo qualche minuto dall’inizio della giornata di contrattazioni a Piazza Affari, a svettare sull’indice Ftse Mib sono le azioni Brunello Cucinelli, Buzzi, Banca Popolare Sondrio, Stellantis.
Tra le azioni peggiori, spiccano Diasorin, Leonardo, Recordati, Campari. L’indice Ftse Mib si rafforza dello 0,67%, a quota 43.783,70 punti.
Bene anche le altre borse europee, con l’indice Dax della borsa di Francoforte in rialzo dello 0,44% e il Cac 40 della borsa di Parigi, che sale dello 0,30%, mentre il Ftse 100 riporta un aumento dello 0,43% circa.
Piazza Affari apre in rialzo, Ftse Mib guadagna più dello 0,50%
Partenza positiva per l’indice Ftse Mib di Piazza Affari, che apre in rialzo dello 0,52%, a quota 43.761,08 punti. Titoli migliori si confermano ENEL, MPS-Monte dei Paschi di Siena, Inwit e Snam.
Wall Street cerca il riscatto dopo sell off di venerdì e post tonfo Broadcom (-11%)
Occhio al trend dei futures sui principali indici azionari USA, che sembrano anticipare una voglia di riscatto da parte di Wall Street, dopo il dietrofront di venerdì scorso, che ha visto lo S&P 500 chiudere in calo dell’1,07% a 6.827,41, il Nasdaq Composite indietreggiare dell’1,69% a 23.195,17 e il Dow Jones terminare la sessione in ribasso di 245,96 punti, o dello 0,51%, a 48.458,05.
A pesare sul Nasdaq è stato in particolare il forte tonfo delle azioni Broadcom, alimentato dal timore degli analisti sulla possibile compressione dei margini, nonostante i conti del colosso hi-tech si siano confermati migliori delle previsioni.
Positive tra l’altro le previsioni sul trimestre corrente, con Broadcom che ha detto di fatto di ritenere che le vendite dei propri chip raddoppieranno. I futures sul Dow Jones sono in rialzo dello 0,27% circa, quelli sul Nasdaq avanzano dello 0,13%, mentre quelli sullo S&P avanzano dello 0,20%.
In evidenza l’ultima decisione sui tassi sui fed funds che è stata annunciata mercoledì scorso, 10 dicembre 2025, dalla Fed di Jerome Powell, e che si è sostanziata nel terzo taglio consecutivo del 2025.
Borse asiatiche negative, Tokyo -1,31%. Ma la peggiore è la borsa di Seoul
Tra le borse asiatiche, l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la giornata di contrattazioni in calo dell’1,31%, a quota 50.168,11 punti.
A fare peggio tra le borse asiatiche è stato tuttavia soprattutto l’indice benchmark della borsa di Seoul, ovvero il Kospi, arretrato nei minimi intraday fino a oltre il 2%, trascinato al ribasso dai titoli del settore hi-tech Index SK Hynix e Samsung Electronics.
In attesa dell’ultimo atto della BCE, cosa aspettarsi
In attesa del BCE Day di giovedì 18 dicembre 2025, alcuni analisti hanno pubblicato le previsioni sugli annunci che l’istituzione guidata da Christine Lagarde potrebbe decidere di fare.
Da segnalare che l’annuncio sui tassi dell’area euro arriverà alle 14.15 ora italiana, e che Lagarde risponderà alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa che prenderà il via alle 14.45.
Così Martin Van Vliet, Global Macro Strategist di Robeco, riguardo a quelle che potrebbero essere le novità dell’ultima riunione della BCE del 2025:
“Il Consiglio direttivo della BCE è piuttosto soddisfatto dell’attuale livello dei tassi ufficiali. È questa l’impressione inequivocabile che emerge dall’ultima riunione del Consiglio direttivo. In realtà, i funzionari della BCE dovranno iniziare a cercare un nuovo slogan, poiché ’in una buona posizione’ sta iniziando a sembrare ormai superato”.
Van Vielt ha così continuato:
“Date le attuali condizioni economiche, non vi sono motivi particolari per un intervento immediato. Lo stesso vale per l’inflazione, che sembra destinata a diminuire leggermente ma a rimanere vicina all’obiettivo del 2%. Anche la stabilizzazione dell’euro, dopo un periodo di rapido apprezzamento, contribuisce a rasserenare le prospettive di crescita e inflazione. Il mercato concorda e sta prezzando un andamento stabile dei tassi ufficiali. Su un orizzonte temporale di sei mesi, quanto prezzato indica una leggera tendenza al ribasso piuttosto che al rialzo. Condividiamo questa visione. Il nostro scenario di base prevede che la BCE mantenga i tassi invariati nei prossimi trimestri, ma con una prospettiva ponderata in base alla probabilità che tende al ribasso”.
“Sebbene i rischi legati al commercio internazionale si siano ridotti”, ha avvertito tuttavia il Global Macro Strategist di Robeco, “permane ancora la possibilità di uno shock negativo derivante dalle tensioni commerciali”.
In generale, “i rischi per l’inflazione sembrano piuttosto equilibrati; semmai, i rischi al rialzo sembrano diminuire” e “il continuo moderarsi della crescita salariale rafforza questa tendenza, suggerendo che, per ora, l’ostacolo all’aumento dei tassi è probabilmente ancora maggiore rispetto a quello alla loro riduzione”.
In poche parole, secondo Robeco, al momento i trader non dovrebbero temere troppo il ritorno a una restrizione monetaria da parte della BCE, a dispetto delle dichiarazioni hawkish che sono arrivate ultimamente da alcuni esponenti della istituzione e in realtà dalla stessa Christine Lagarde, che ha anticipato in parte alcune grandi novità che potrebbero caratterizzare gli imminenti annunci della banca centrale.
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