Riforma pensioni oggi: proposte e novità devono essere vagliate nell’incontro di oggi. L’ultimo tavolo di discussione tra sindacati e Governo sarà decisivo per precoci, usuranti e penalizzazioni dell’Ape.
Le novità sulle pensioni di usuranti, precoci e penalizzazioni dell’anticipo pensionistico arriveranno oggi 27 settembre e saranno le decisioni finali. Il tavolo di discussione doveva tenersi già il 21 settembre, ma il Ministro del lavoro, Giuliano Poletti, ha deciso di spostarlo per arrivare pronti all’incontro.
I sindacati nella giornata di oggi avranno le risposte definitive alle domande che hanno posto in più occasioni.
In questo ultimo tavolo andranno infatti stabilite le manovre che dovranno essere inserite nella legge di stabilità 2017 e che formeranno il pacchetto della riforma del sistema pensionistico.
I problemi da risolvere al momento sono molti e non sembrano trovare una soluzione veloce e che accontenti tutti i lavoratori.
Il nodo dei precoci è rimasto e ancora non si conoscono le decisioni del Governo sulla Quota 41. I sindacati non sembrano al momento avere proposte adeguate a sostituire l’uscita dal lavoro mediante Quota 41 con un’altra proposta e i fondi non sembrano lasciare grande spazio di manovra.
Oggi si terrà l’incontro chiave, sebbene i segretari generali non abbiano ancora ricevuto notifica delle cifre ufficiali stanziate.
La situazione non permette quindi di formulare idee che possano essere poi prese in considerazione, non avendo le cifre precise ogni movimento è inutile. Le cifre precise potrebbe però non averle neanche il Governo, dato che lo slittamento dell’incontro dovrebbe essere dovuto all’attesa della pubblicazione del Def.
Le manovre per i precoci hanno bisogno di grandi finanziamenti e al momento i fondi a disposizione non sono sufficienti per mandare in pensione anticipata anche questa categoria. Non è ancora chiaro come il Governo risolverà la situazione per i precoci e non sembra neanche essere stabilita una manovra per gli usuranti.
L’Ape potrebbe essere la soluzione adottata per tutte le categorie, anche se con delle penalizzazioni ben diverse.
L’Ape social potrebbe infatti essere applicata a tutte le categorie sopra nominate, ma con delle diverse penalizzazioni. La soluzione che sembra esser stata presa dal Governo è quella di includere la maggior parte dei lavoratori nell’Ape, ma con clausole ben diverse.
Per precoci e usuranti si potrebbe infatti applicare un’Ape senza penalizzazioni e proporre l’Ape anche per le aziende in crisi.
Le proposte sul tavolo sono tante e l’incontro di oggi si preannuncia piu5ttosto animato. Vediamo quale sarà la situazione per oggi, 27 settembre, quali gli argomenti di discussione e in che modo potrà essere risolta la questione di precoci e usuranti.
L’incontro per definire le linee dell’Ape si è già tenuto ed in questa giornata si metteranno in chiaro le penalizzazioni e la platea dei beneficiari.
Pensioni novità per precoci e usuranti: incontro di oggi fondamentale
La riforma delle pensioni giunge al suo incontro finale, martedì 27 settembre, giornata durante la quale rappresentanti del Governo e sindacati si incontreranno per decidere le ultime manovre della riforma delle pensioni.
I punti da chiarire sono per la categoria di usuranti e precoci, che al momento non sembrano aver trovato ancora una soluzione chiara.
La maggior parte delle proposte che verranno inserite nella riforma sono state ormai chiarite, ma per queste due categorie non si riesce ancora ad individuare una strategia. La Quota 41 non può essere applicata, data la mancanza di fondi, il bonus contributivo non piace ai lavoratori e ai sindacati e l’introduzione dei precoci nell’Ape social potrebbe essere solo un buco nell’acqua.
Mentre per gli usuranti sembra chiaro che si andrà nella direzione dell’Ape senza penalizzazioni, per i precoci la situazione è ancora in bilico.
I sindacati inoltre non vogliono chiudere la questione con l’incontro del 27 settembre, ma provare ad ottenere nuovi tavoli di discussione. Una proposta però che farebbe slittare la riforma e che non permetterebbe di introdurre il pacchetto all’interno della legge di stabilità.
La riforma delle pensioni dovrà giungere oggi ad un accordo definitivo e chiudere una volta per tutte la questione dei precoci. I lavoratori che hanno iniziato a lavorare in tenera età sono infatti quelli che potrebbero pagare il conto più salato e dover sopportare il peso di un’altra riforma che li penalizza in modo irreversibile.
Oggi la discussione sarà infuocata e a dover fare i conti con la situazione potrebbero essere solo i lavoratori, che al momento sono incerti su cosa succederà.
Pensioni novità, precoci: cosa chiederanno i sindacati nell’incontro di oggi?
I segretari generali il 27 settembre non rinunceranno a mettere da parte le loro proposte e cercheranno di far sentire la propria voce. Sebbene non abbiano ancora ricevuto delle informazioni adeguate sulle coperture disponibili, proveranno ad andare avanti nella lotta per la Quota 41.
Per il Governo la faccenda è ormai chiusa e la Quota è solo un ricordo, ma i sindacati non smetteranno di insistere sulla questione e di provare ad avere la meglio in questa battaglia.
La Camusso si è espressa sull’argomento della riforma e delle trattative intraprese negli ultimi mesi. L’euforia che si respira al momento non è giustificabile, dato che le trattative non sono per nulla in dirittura di arrivo.
Anche se le parole del segretario generale non sono state incoraggianti, lo staff governativo ha ormai stabilito la struttura della riforma.
Il tavolo di oggi chiarirà la situazione per le ultime categorie di lavoratori, ma non stravolgerà la situazione. Le manovre sono decise e solo una di quelle che sono state esaminate negli ultimi mesi entrerà nel piano per il pensionamento anticipato dei precoci.
Bisognerà attendere il pomeriggio di oggi, 27 settembre, per sapere in che modo procederanno i sindacati, ma al momento è chiaro che non sarà possibile cambiare grandi cose nella riforma del settore pensioni.
Pensioni novità, penalizzazioni Ape: oggi la decisione finale sui beneficiari
Nell’incontro di oggi segretari generali e Governo si sconteranno sulle penalizzazioni da applicare all’Ape. Questo è un altro punto importante nel dibattito atteso per il pomeriggio.
I sindacati chiedono di inserire nella manovra dell’Ape social anche i macchinisti e gli operai specializzati e di conseguenza innalzare l’asta dell’assegno a 1650 di lordo al mese.
Il Governo non è invece dello stesso pensiero e ha fissato il limite massimo a 1.500 euro lordi al mese. I fondi non permettono di applicare gli sgravi anche a chi guadagna di più.
I finanziamenti per l’Ape social dovrebbero essere 700 milioni e saranno utilizzati per applicare gli sgravi fiscali e permette ai lavoratori in difficoltà di andare in pensione in anticipo.
Rimane ancora da capire con precisione quale sarà la platea di beneficiari e in che modo potranno fare richiesta, ma anche questi punti verranno chiariti nella giornata di oggi.
Infine si metteranno in chiaro le ultime manovre da inserire nel pacchetto delle riforme delle pensioni: aumento delle minime ed estensione della quattordicesima.
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