Quali eventi muoveranno i mercati nei prossimi 40 giorni e quali saranno le corrette strategie da intraprendere?
Le prossime settimane saranno piuttosto impegnative per i mercati finanziari di tutto il mondo.
Diversi eventi ruberanno la scena internazionale e saranno in grado di determinare imponenti conseguenze sia dal punto di vista delle equity, sia dal punto di vista del Forex.
Tra gli appuntamenti più importanti come non ricordare l’importante simposio di Jackson Hole, organizzato dalla banca centrale degli Stati Uniti, che si terrà da giovedì 24 agosto per tutto il fine settimana, nel quale saranno presenti i rappresentanti delle maggiori banche centrali mondiali.
Non sarà soltanto Jackson Hole a rubare l’attenzione dei mercati, ma anche le continue vicissitudini tra Donald Trump e la Corea del Nord, per non parlare poi delle tanto attese elezioni tedesche in dirittura d’arrivo.
Dopo un agosto relativamente piatto, i mercati avranno finalmente di che parlare almeno nei prossimi 40 giorni.
Jackson Hole
Cosa aspettarsi dal tanto atteso simposio di Jackson Hole? Nonostante la riunione tra i rappresentanti delle banche centrali mondiali sia in genere un evento da monitorare con attenzione, per la maggior parte degli strategist quello di settembre non celerà alcun cambiamento di rilievo.
L’attenzione, comunque, sarà tutta per l’intervento di Mario Draghi sulla politica monetaria dell’Eurozona. L’occasione sarà ottimale per poter osservare nuove oscillazioni sul cambio euro dollaro, del quale lo stesso presidente BCE ha parlato definendo la moneta unica troppo forte.
I dati macroeconomici
Come abbiamo avuto modo di vedere sul nostro Calendario dei market mover, la settimana dal 21 al 25 agosto non sarà particolarmente ricca di dati macroeconomici, ma quella successiva si concentrerà tutta sui prezzi al consumo di Eurolandia (dati in uscita il 30 e 31 agosto, mentre per gli USA bisognerà attendere il 14 settembre).
Anche in questo caso, dunque, i dati sull’inflazione - e quelli sul mercato del lavoro in generale - forniranno indicazioni in merito alle prossime mosse delle banche centrali mondiali.
Donald Trump
Se le banche centrali saranno le sorvegliate speciali sui mercati, anche la politica internazionale non finirà in disparte nelle prossime settimane. Ad influenzare i mercati potrebbero essere ancora una volta le controversie sorte tra Donald Trump e Corea del Nord che molto spesso hanno avuto ripercussioni sui beni rifugio tra cui l’oro.
Ricordiamo infatti che il metallo giallo è un bene cui gli investitori ricorrono in momenti di incertezza, per cui un incremento della tensione internazionale potrebbe avere immediate ripercussioni sulle commodities, ma anche sull’azionario e sull’obbligazionario.
Le elezioni in Germania
Tra gli eventi più importanti da monitorare nel prossimo mese non si possono non annoverare le elezioni tedesche che si terranno il 24 settembre, in un’unica tornata elettorale senza ballottaggio.
In realtà la maggior parte degli analisti è convinta che le elezioni non avranno particolari ripercussioni sui mercati azionari, ma anche valutari, soprattutto perché ad oggi il vantaggio di Angela Merkel appare evidente e sta per ora escludendo colpi di scena. Tra l’altro, nessuna forza populista e anti europeista è in gioco, per cui l’evento non dovrebbe essere particolarmente pericoloso per i mercati.
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