La Legge di Bilancio 2026 dovrebbe contenere molte novità che riguardano le tasse, i bonus, la famiglia e pensioni. Vediamo tutte le modifiche in arrivo e le nuove misure della manovra.
Il Documento Programmatico di Bilancio 2026 è stato inviato il 15 ottobre alla Commissione europea e al Parlamento italiano e contiene le linee guida di quello che è il testo della Legge di Bilancio 2026.
Il DPB, un documento che annualmente l’Italia invia alla Commissione europea per illustrare le principali politiche di bilancio, serve a valutare la manovra prima dell’approvazione della Legge di Bilancio per definire gli obiettivi di finanza pubblica e gli interventi che sono stati previsti per raggiungerli.
Le misure da inserire nel testo della legge devono fare i conti, come ogni anno, con le risorse disponibili poiché non ci sono coperture per poter attuare tutte le dichiarazioni di intenti.
Nonostante le moltissime proposte si dovrà dare una priorità alle misure ritenute più necessarie. Uno degli interventi ritenuti più urgenti dall’esecutivo è il taglio dell’Irpef al ceto medio, ma i provvedimenti su cui si sta ragionando sono molteplici. La redazione di Money.it ha provveduto a riassumere ed elencare le misure suddividendole in 10 categorie che abbiamo individuato in:
- famiglie;
- fisco;
- lavoro;
- istruzione;
- casa;
- imprese;
- sanità;
- banche;
- enti locali;
- leggi e riforme.
In un contesto in cui permangono forti elementi di incertezza il Governo si impegna a sostenere le famiglie, le imprese e il sociale in un percorso coerente con la sostenibilità della finanza pubblica.
Cosa prevede la Legge di Bilancio 2026? Tutte le novità
Il testo della Legge di Bilancio 2026 non è ancora disponibile, ma si sta delineando il quadro che la manovra potrebbe contenere. L’attenzione dell’esecutivo rimane alta per le famiglie che saranno sostenute anche nel 2026 con interventi mirati e con sostegni che possano andare ad agire anche sul ristagno demografico e sul contrasto alla povertà.
Gli interventi più corposi, come ogni anno, sono quelli in ambito fiscale con quali si vuol proseguire il percorso di riduzione della tassazione sui redditi da lavoro che il Governo sta portando avanti dall’inizio della legislatura.
Per quel che riguarda le imprese gli interventi sono volti non solo a sostenere, ma anche a favorire investimenti in beni materiali con crediti di imposta destinati alle zone economiche più svantaggiate.
Interventi mirati anche nel settore lavoro con lo scopo di aumentare il potere di acquisto dei lavoratori dipendenti con interventi mirati a garantire retribuzioni più alte. Importanti interventi, inoltre, sono previsti anche nel settore della sanità, con rifinanziamenti previsti già dalla manovra dello scorso anno.
Nel testo della finanziaria è atteso anche un intervento sul fronte previdenziale e, anche se non ci si aspetta una vera e propria riforma delle pensioni, iniziano a trapelare le prime indiscrezioni sui lavori in corso in ambito previdenziale. Quali sono le novità sostanziali che porterà la Legge di Bilancio 2026?
TESTO della Manovra 2026
Anche se è ancora presto per anticipare i provvedimenti ufficiali che potrebbero essere inseriti nel testo della Legge di Bilancio 2026, si può iniziare, dopo la pubblicazione del Documento Programmatico di Bilancio, a comprendere in che direzione andranno le novità attese tra riconferme, proroghe e rinvii.
Non si tratta del testo definitivo della manovra, visto che il provvedimento inizia ora il suo iter parlamentare. Il 17 ottobre 2025 il testo della bozza della Legge di Bilancio 2026 arriverà in Consiglio dei Ministri per ottenere il primo via libera per poi essere trasmesso al Parlamento.
Il vero percorso a ostacoli è rappresentato proprio dall’iter parlamentare della manovra che quest’anno partirà, in prima lettura, dal Senato per poi passare alla Camera dei deputati. Durante l’iter il testo potrà subire profonde modifiche con l’approvazione degli emendamenti presentati dalla maggioranza e dalle opposizioni. La Legge di Bilancio dovrà essere pubblicata entro il 31 dicembre 2025 per entrare in vigore dal 1° gennaio 2026.
1) Novità FAMIGLIE in Manovra 2026
Per il triennio 2026/2028 sono stati stanziati 3,5 miliardi di euro per il pacchetto famiglia. L’obiettivo è quello di sostenere il reddito e favorire la natalità con provvedimenti appositi che vadano a contrastare la povertà e a favorire l’accesso a determinate prestazioni agevolate e si sommini alle misure attualmente in vigore come il Bonus asilo nido e il Bonus nuove nascite.
Isee
Nella prossima manovra è previsto un intervento sull’Isee. L’intenzione è quella di innalzare la soglia di esclusione per la casa di abitazione. L’esclusione su cui si sta lavorando è selettiva e legata al valore catastale dell’immobile. Anche se non è stato ancora definito il tetto massimo entro cui agire, si potrebbe pensare che possa essere fissato a 100.000 euro (attualmente il limite è fissato a 52.500 euro, incrementato di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al secondo).
Per la revisione dell’Isee si sta ipotizzando anche di prevedere della maggiorazioni delle scale di equivalenza per le famiglie con due o più figli.
Congedo parentale facoltativo
Il testo della Legge di Bilancio conferma anche per il 2026 i tre mesi di congedo parentale facoltativo indennizzati all’80% da utilizzare entro il compimento dei sei mesi di età del bambino (o dall’adozione/affidamento). I restanti mesi rimangono indennizzati al 30%.
Bonus mamme
Riconfermato e potenziato per il prossimo anno anche il bonus mamme con almeno due figli come prosecuzione del bonus da 40 euro previsto per il 2025. Per il 2025 le risorse totali stanziate per la misura sono di 480 milioni di euro, per il 2026 arriveranno a 500 milioni di euro.
Il bonus, che salvo sorprese dell’ultimo minuto, durerà fino al compimento dei 10 anni del figlio più piccolo per le mamme con due figli e fino al compimento dei 18 anni del figlio più piccolo per le mamme con tre o più figli. A beneficiarne, come nel 2025, lavoratrici dipendenti e autonome con reddito entro i 40.000 euro l’anno.
Carta dedicata a te
Nel testo del DPB è previsto un rifinanziamento per la Carta Dedicata a te per le annualità 2026 e 2027. La Carta destinata all’acquisto di beni alimentari e di prima necessità, quindi, viene rifinanziata per un altro biennio.
Caregiver
Specifiche risorse sono destinate al completamento della riforma del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare che mira a riconoscere e sostenere il ruolo di cura con tutele differenziate, basate sull’intensità del carico di assistenza, per i caregiver conviventi e non conviventi. Lo scopo è quello di supportare economicamente, psicologicamente e socialmente in modo più strutturato chi si dedica alla cura e all’assistenza di un familiare con invalidità o handicap.
2) Novità FISCO in Manovra 2026
In ambito fiscale il testo della manovra prevede diversi interventi che si pongono l’obiettivo di ridurre la pressione fiscale sul ceto medio, favorire l’adeguamento salariale al costo della vita e consentire ai cittadini di poter provvedere in modo più agevole al saldo dei debiti con il Fisco.
Taglio Irpef
Il focus della manovra sarà incentrato sull’Irpef visto che il Governo auspica un intervento a favore della fascia di reddito compresa tra 28.000 e 50.000 euro. Si tratta dei cittadini che, attualmente, sono maggiormente esposti al peso del Fisco.
Proprio per questa fascia di reddito è previsto un intervento con la riduzione della seconda aliquota Irpef dall’attuale 35% al 33%. Il beneficio, da quel che trapela, sarà sterilizzato solo per chi ha redditi superiori ai 200.000 euro.
Rottamazione
La nuova rottamazione dovrebbe avere un piano di ammortamento dovrebbe prevedere un massimo di 108 rate in 9 anni (o in 96 rate in 8 anni) con importo minimo delle rate fissato a 50 euro. La rottamazione dovrebbe riguardare soltanto i contribuenti meritevoli e l’idea che sta prendendo piede sembra essere quella di limitare l’accesso alla sanatoria solo ai contribuenti che hanno adempiuto ai propri obblighi dichiarativi.
Per non permettere l’utilizzo della sanatoria ai cosiddetti furbetti, si sta pensando di limitarla solo a determinati contribuenti, sebbene stia avanzando l’ipotesi di affiancare la rottamazione, dedicata ai debiti più alti, con un saldo e stralcio (totale o parziale) dei debiti più bassi e per le famiglie più in difficoltà.
Plastic tax e Sugar tax
È prorogata, inoltre, al 31 dicembre 2026, la sterilizzazione della plastic tax e della sugar tax.
Esenzioni IRPEF su redditi dominicali e agrari
Sono prorogate al 2026, alle stesse condizioni previste per l’anno 2025, le misure di esenzione ai fini IRPEF dei redditi dominicali e agrari che rimangono fissati nelle seguenti percentuali:
- fino a 10.000 euro, 0%;
- oltre 10.000 euro e fino a 15.000 euro, 50%;
- oltre 15.000 euro, 100%.
Flat tax super ricchi
Nella Legge di Bilancio 2026 è allo studio l’aumento della flat tax per i nuovi residenti che si trasferiscono in Italia. La tassa piatta potrebbe raddoppiare da 200.000 a 400.000 euro e andrebbe a colpire i grandi patrimoni dei super ricchi che scelgono l’Italia per pagare meno tasse.
3) Novità LAVORO in Manovra 2026
Nel pacchetto lavoro sono previsti diversi provvedimenti in ambito previdenziale e sono specifici interventi di carattere fiscale per i lavoratori dipendenti in materia di rinnovo dei contratti e premi di risultato. Da una parte si vuol riconoscere una maggiore flessibilità in uscita ai lavoratori che più necessitano di una tutela, e dall’altro si vuole ridare potere di acquisto agli stipendi dei lavoratori.
Una delle proposte avanzate negli ultimi giorni, che rispolvera idee già emerse negli anni passati, era quella di ridurre la pressione fiscale che grava sui lavoratori dipendenti con la detassazione straordinari, lavoro nei giorni festivi e tredicesima. L’idea sembra, però, essere stata accantonata.
Pensioni
Un capitolo importante della manovra di fine anno è sempre dedicato alle pensioni sulle quali iniziano a trapelare notizie. Le prime indiscrezioni indicano che potrebbero essere prorogate la Quota 103 e l’Ape sociale.
C’è, poi, l’intenzione di bloccare l’aumento dell’età pensionabile di tre mesi legato all’aspettativa di vita Istat, previsto per il 2027. L’intervento costerebbe, però, circa 3 miliardi di euro se riconosciuto a tutti e proprio per questo si sta ipotizzando di realizzare un blocco selettivo escludendo l’aumento solo per le categorie più fragili come precoci e usuranti.
Per consentire una maggiore flessibilità in uscita potrebbe essere ampliato l’ambito di intervento della pensione a 64 anni che oggi è riservata solo a coloro che ricadono nel sistema contributivo puro (chi ha iniziato a lavorare a partire dal 1996 o chi opta per il computo in Gestione Separata) anche a chi ricade nel sistema misto. La pensione sarebbe calcolata, per tutti, solo con il sistema contributivo, ma, visto che la misura richiede anche un requisito di importo, si sta ragionando sul permettere di raggiungere la soglia di accesso anche utilizzando il Tfr e i capitali accumulati nei fondi pensione.
Buoni pasto
In manovra potrebbe trovare posto anche l’ampliamento dell’esenzione dei buoni pasto da 8 a 10 euro. L’ipotesi è di innalzarla da 8 a 10 euro al giorno.
Oggi la soglia di esenzione è fissata a 4 euro per i buoni cartacei e a 8 euro quella per i buoni pasto elettronici. Aumentare la soglia di esenzione porterebbe un indubbio vantaggio per i lavoratori, ma ne godrebbe anche il sistema economico complessivo. Secondo le prime stime un intervento di questo genere porterebbe nelle tasche dei lavoratori dai 400 ai 500 euro l’anno.
Flat tax sugli aumenti di stipendio
2 milioni di euro sono stati stanziati per favorire l’adeguamento degli stipendi al costo della vita. Il tesoretto sarà utilizzato per garantire sugli aumenti di stipendio legati ai rinnovi contrattuali un’aliquota Irpef ridotta al 10% per tutti i rinnovi che avverranno tra il 1° gennaio 2026 e il 31 dicembre 2028.
Premi risultato
Tra le misure in via di definizione figurano anche quelle volte a un rafforzamento del welfare aziendale. La riduzione transitoria, dal 10% al 5%, dell’imposta sostitutiva per i premi di risultato potrebbe essere applicata a un limite lordo annuo di 4.000 euro, invece che di 3.000 euro.
Fringe benefit
Il limite esentasse per i fringe benefit potrebbe essere aumentato da 1.000 a 2.000 euro e per i lavoratori con figli a carico da 2.000 a 4.000 euro.
Busta paga più alta
Dal taglio dell’Irpef alla mini flat tax sugli aumenti legati al rinnovo dei contratti, nella Legge di Bilancio 2026 sono previste numerose misure volte ad aumentare la busta paga dei lavoratori dipendenti. Anche l’aumento della soglia di detassazione per i buoni pasto, oltre che a essere un incentivo per le imprese, ha lo scopo di garantire una maggiore liquidità ai lavoratori dipendenti.
Agevolazioni dipendenti PA
Anche per i dipendenti pubblici sarà prevista la tassa piatta al 10% sugli aumenti legati ai rinnovi contrattuali e l’aliquota ultraleggera sui premi risultato.
4) Novità ISTRUZIONE in Manovra 2026
Il settore dell’istruzione, è stato già oggetto di importanti modifiche come la riforma dell’esame di Stato, il fondo per l’edilizia scolastica, l’istituzione dell’ITS Academy e delle borse di studio universitarie per meriti sportivi. Nella Legge di Bilancio 2026, al momento, sembrano non esserci importanti interventi al riguardo, se non un ulteriore aiuto per le famiglie.
Libri di testo
Una delle voci di spesa legate all’istruzione che pesa maggiormente sui bilanci familiari è quella sostenuta per l’acquisto dei libri di testo che, attualmente, non è detraibile.
Si tratta di una spesa che pesa diverse centinaia di euro per ogni figlio che studia. Al momento le spese scolastiche sono detraibili al 19% su un tetto massimo di spesa di 1.000 euro (elevato dai precedenti 800 euro dalla Legge di Bilancio 2025), ma il beneficio fiscale è applicabile a tasse di iscrizione e frequenza della scuola, corsi e laboratori organizzati per l’ampliamento dell’offerta formativa, trasporto scolastico, mensa e gite. I libri scolastici e il materiale di cancelleria non sono inclusi. La modifica vorrebbe far rientrare anche queste spese in quelle detraibili.
5) Novità SANITÀ in Manovra 2026
Anche il settore sanità potrà contare su nuovi fondi: dovrebbero esserci 6 miliardi di euro in più rispetto a quanto già previsto. Gli interventi tra cui dividerli sono molteplici e variano dalle assunzioni del personale alla prevenzione delle malattie.
Incremento del Fondo Sanitario Nazionale
Il Ministero conferma che saranno previsti crediti aggiuntivi per la sanità che dovrebbero essere utilizzati in larga parte per le nuove assunzioni. Oltre ai fondi previsti dalla Legge di Bilancio 2025 pari a oltre 5 miliardi per il 2026 e il 2027 e a quasi 7 miliardi per il 2028, si aggiungono 2,4 miliardi per il 2026 e 2,65 miliardi per il 2027 e 2028.
Medico di base
Nella legge di Bilancio dovrebbe entrare anche uno specifico provvedimento che consentirà il cambio del medico di base direttamente in farmacia, senza doversi recare alla Asl.
Assunzioni e miglioramento del trattamento del personale sanitario
Una fetta dei fondi destinata alla Sanità sarà destinata a sorreggere il piano straordinario di assunzioni per il quale si stima una dotazione per permettere l’entrata nel SSN di 1.500 dirigenti e 5.000 operatori, per la maggior parte infermieri.
I fondi potrebbero essere destinati anche al miglioramento del trattamento economico del personale sanitario. Si ipotizza un aumento dell’indennità specifica di 220 euro per i medici e di 110 euro per gli infermieri.
Fondi prevenzione e cura
Dovrebbero essere stanziati 700 milioni di euro per il potenziamento della prevenzione che potrebbero essere destinati a mammografie e screening per i tumori. Una dotazione di 80 milioni di euro, invece, dovrebbe essere destinata all’attuazione del Piano salute mentale e all’introduzione dello psicologo di famiglia.
Un’altra parte delle risorse dovrebbe essere destinata agli Irccs, all’Istituto Superiore di Sanità, al fondo One Health e all’Aifa.
Fondo per le emergenze nazionali e la protezione civile
Sono previste specifiche risorse da destinare agli investimenti, anche con riferimento ai contratti di programma e di servizio e per fronteggiare le emergenze nazionali e gli interventi di protezione civile.
6) Novità CASA in Manovra 2026
Con la manovra sono prorogate al 2026, alle stesse condizioni previste per l’anno 2025, le disposizioni in materia di detrazione delle spese sostenute per interventi edilizi.
Bonus edilizi
Nel DPB si legge che “Sono prorogate al 2026, alle stesse condizioni previste per l’anno 2025, le disposizioni in materia di detrazione delle spese sostenute per interventi edilizi”. Il bonus ristrutturazione, quindi, resta con l’aliquota del 50% se si tratta dell’abitazione principale e del 36% se si tratta di una seconda casa. L’eventuale taglio delle aliquote al 36% per l’abitazione principale e al 30% per tutte le altre case è rimandato al 2027.
Resta da chiarirese la proroga investe anche il bonus mobili e il bonus barriere architettoniche che, senza un intervento specifico dovrebbero scadere il 31 dicembre 2025.
7) Novità IMPRESE in Manovra 2026
Gli interventi a favore delle imprese hanno lo scopo di tutelare e sostenere gli investimenti in beni materiali. Torna il super ammortamento, mentre sembra incerta la proroga dell’Ires premiale. L’intenzione dell’esecutivo è quella di incentivare gli investimenti in nuovi strumenti produttivi. Sono inoltre previsti interventi specifici per le ZES (Zone Economiche Speciali) e per le ZLS (Zone Logistiche Speciali).
Bonus ZES e ZLS
Nell’ambito degli interventi finalizzati al sostegno delle imprese e, più in generale, all’innovazione, oltre al credito d’imposta per le imprese ubicate nelle zone economiche speciali (ZES) e a quello per le zone logistiche semplificate (ZLS).
IRES premiale
La proroga dell’Ires premiale è in dubbio. Non è facile a questo punto capire le intenzioni del Governo al riguardo, ma se l’Ires premiale dovesse essere sospesa gli effetti si sentirebbero anche nell’attuazione della riforma fiscale visto che l’Ires duale si fonda proprio su quella premiale. Non resta che attendere il testo definitivo della manovra per capire cosa accadrà nel 2026.
Superammortamento
Stop ai crediti d’imposta in scadenza a fine anno, con la Legge di Bilancio si torna al super ammortamento con un unico incentivo per i beni 4.0 e 5.0. ll nuovo incentivo permette di ammortizzare con percentuali decrescenti all’aumento dell’investimento, ma con maggiorazioni nel caso in cui i beni 4.0 portino a un efficientamento energetico (investimenti sostenibili 4.0).
Contratti di sviluppo e nuova Sabatini
Dalla manovra sono finanziati i contratti di sviluppo e la “Nuova Sabatini”. Nel dettaglio, il sostegno alle imprese e all’innovazione è quantificato in circa 3 miliardi di euro nel 2026 (0,13% del Pil), 2,3 miliardi nel 2027 (0,10%) e circa 1,8 miliardi nel 2028 (0,08%).
Liberalizzazione dehors
Prevista anche una deroga per la liberalizzazione di dehors di bar e ristoranti che è stata prevista durante il periodo di pandemia. La deroga, che dovrebbe rimanere in vigore fino al 31 dicembre 2025, potrebbe essere prorogata fino al 30 giugno 2027. Resta inteso che nel corso del prossimo anno il Governo dovrà adottare le misure apposite per riordinare le concessioni di aree pubbliche.
8) Novità BANCHE in Manovra 2026
Parte della manovra sarà finanziata dal contributo delle banche. Nel Documento programmatico di bilancio si legge che circa 4,4 miliardi di copertura proverranno da misure a carico del settore finanziario e assicurativo. Il contributo previsto dal testo non è una tantum e si presume che la misura allo studio possa essere strutturale. Nel DPB si legge che «concorrono al finanziamento della manovra, sul versante delle entrate, in particolare, le risorse reperite a carico del settore finanziario e assicurativo e, dal lato della spesa, specifici interventi sugli stanziamenti del bilancio dello Stato.»
Tasse sugli extra profitti
Le tasse sugli extraprofitti delle banche stanno rallentando la manovra. Il problema principale è che l’esecutivo non sa ancora quanti fondi ha a disposizione per la Legge di Bilancio a causa del contributo delle banche, uno di quelli più corposi, che non ha ancora trovato la sua definitiva versione.
L’idea del contributo, nata lo scorso anno dopo che le banche avevano avuto extraprofitti grazie ai tassi di interesse molto alti, vuole essere riproposta anche quest’anno. Il Governo, però, sta ancora cercando un accordo con le banche e le assicurazioni con l’obiettivo di ottenere 4,4 miliardi di euro come contributo. In caso contrario minaccia di tassare gli extraprofitti. Per superare il conflitto il ministro Giorgetti ha proposto un compromesso per liberare i 6,5 miliardi di euro che le banche hanno messo in riserva nel 2023 per immetterli nell’economia, ma alle banche neanche questa proposta piace.
9) Novità ENTI LOCALI in Manovra 2026
Anche se non sono previsti interventi specifici e rilevanti per gli enti locali, va ricordato che negli ultimi anni diverse riforme della PA sono state realizzate (di particolare importanza la legge sull’autonomia differenziata). In ogni caso, Regioni e Comuni risentiranno dell’intervento sull’Irpef e dovranno provvedere ad adeguare le aliquote delle addizionali regionali e comunali. Unico intervento degno di nota è quello che riguarda la capacità di riscossione.
Miglioramento capacità di riscossione
Specifici interventi sono previsti a supporto delle politiche di competenza degli enti territoriali, per i quali sono disposte misure volte a migliorarne le capacità di riscossione. Non è stato chiarito che tipologia di intervento sarà, per avere maggiori informazioni è necessario attendere il testo definitivo della Legge di Bilancio 2026.
10) Novità LEGGI E RIFORME in Manovra 2026
La Legge di Bilancio 2026 prevede un numero di interventi davvero rilevanti e che toccano quasi tutti gli ambiti. In questa ultima categoria vediamo quali misure riguardano gli investimenti strategici per quel che riguarda la doppia transizione energetica e digitale e per la giustizia.
Trasferimento tecnologico
La Legge di Bilancio 2026 dovrebbe contenere anche un pacchetto di incentivi per il trasferimento tecnologico favorendo la cooperazione con centri di ricerca e università.
Legge sull’Intelligenza Artificiale
Nel Documento programmatico di bilancio è presente un excursus dei progressi fatti nel settore dell’Intelligenza Artificiale. La previsione è che se l’esplosione del settore continuerà, andrà a toccare tutti i settori economici.
A questa crescita si affianca l’adozione della prima normativa dedicata all’IA. Nel testo si fa riferimento alle specifiche misure volte alla sperimentazione, lo sviluppo e l’applicazione di sistemi di IA nel campo della giustizia con un disegno di legge collegato alla Legge di Bilancio 2026.
Fondo per la filiera nazionale dei semiconduttori
Un capitolo importantissimo riguarda i semiconduttori visto che si tratta di un settore strategico per fare in modo che l’Italia sia autonoma dal punto di vista tecnologico. Il Fondo dedicato alla filiera nazionale per dei semiconduttori è stato, infatti, rifinanziato per promuovere attività di ricerca e sviluppo e per incentivare la nascita di nuove imprese e la riconversione delle industrie esistenti.
Fondo sentenze
Il DPB prevede 2 miliardi di euro da destinare al Fondo sentenze, per fare fronte a eventuali sentenze avverse nel 2026. L’accantonamento di queste risorse era stato già annunciato dal ministro Giorgetti (si ricorda il contenzioso in corso con Tim nel 1998 per cui si attende un giudizio in Cassazione). Il rifinanziamento del fondo per fronteggiare gli effetti finanziari derivanti dalle sentenze, dei plessi giurisdizionali nazionali ed europei, nelle quali lo Stato potrebbe risultare soccombente è una tantum e vale solo per il 2026.
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