Dal 2026 potrebbe essere possibile portare in detrazione anche la spesa sostenuta per i libri di testo dei figli e per il materiale scolastico. Vediamo la proposta.
La Legge di Bilancio 2026 potrebbe contenere una misura destinata alle famiglie con figli che studiano: la possibilità di portare in detrazione la spesa sostenuta per i libri scolastici. Nella maggior parte dei casi l’onere maggiore per i figli che frequentano la scuola secondaria di primo o secondo grado (scuole medie e superiori) è rappresentato proprio dai libri di testo, una spesa che oggi non può essere portata in detrazione tra quelle scolastiche.
Anche se la Legge di Bilancio 2025 ha aumentato il tetto di spesa detraibile per l’onere scolastico da 800 a 1.000 euro per ogni figlio studente, questo non sembra abbastanza per sostenere le famiglie perché la spesa maggiore che si affronta annualmente non può essere ricompresa in questa soglia.
La proposta in questione si incrocia con la ripresa dell’anno scolastico, un periodo dell’anno che rappresenta una vera e propria stangata per le famiglie italiane con studenti a carico.
Il caro scuola va contenuto
Con la fine delle vacanze estive milioni di studenti si preparano per tornare in classe mentre le loro famiglie mettono mani al portafogli per acquistare i libri di testo. Si tratta di una spesa che non è indifferente e che secondo i calcoli dell’Aduc potrebbe arrivare anche a 700 euro per ogni figlio che studia.
Il caro scuola impatta talmente tanto sui conti delle famiglie che anche l’Antitrust ha avviato un’indagine conoscitiva dalla quale sono emersi rincari del 4% (rispetto al 2019) sull’intero ciclo delle scuole secondarie di primo grado e del 5% per quelle di secondo grado. Proprio per far fronte a questi rincari il Governo sta pensando di inserire una norma apposita nella Legge di Bilancio 2026 che possa dare, in qualche modo, sostegno ai nuclei familiari.
La detrazione sui libri, la proposta
La scuola, almeno fino a 16 anni, in Italia è gratuita e aperta a tutti. Ma di gratuito, finite le scuole elementari, in Italia c’è solo la frequenza scolastica, mentre i libri e tutto il materiale che serve a scuola sono spese che restano a carico delle famiglie.
L’idea avanzata è quella di permettere uno sconto delle tasse alle famiglie che affrontano queste spese. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara aveva sottolineato già in estate la necessità di supportare le famiglie a causa del caro–libri e aveva avanzato l’ipotesi di introdurre uno sconto Irpef sulla spesa in questione.
Inserire una nuova detrazione per libri e materiale scolastico potrebbe essere un aiuto per le famiglie, ma al momento non è ancora ben chiaro come si pensa di agire. Una delle proposte ricalca quanto già previsto nella Legge di Bilancio 2025, ovvero agganciare lo sconto fiscale al numero di figli presenti nel nucleo familiare.
L’intervento, se così pensato, indirizzerebbe gli aiuti nei confronti di chi ne ha maggiormente bisogno e potrebbe essere sfruttato anche come incentivo alla crescita demografica del Paese. L’incremento delle spese detraibili si affiancherebbe ai numerosi strumenti già messi in campo per sostenere l’istruzione dei giovani, come i buoni per i libri che sono riconosciuti alle famiglie che si trovano in difficoltà economica.
Attualmente si tratta soltanto di una proposta e per capire in che modo l’idea si evolverà e potrà essere attuata bisogna attendere le prime bozze della nuova manovra.
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