I liquori Averna e Zedda Piras passano ufficialmente a Illva Saronno, holding proprietaria dell’amaro Disaronno. Sono stati ceduti da Campari per 100 milioni di euro.
Averna e Zedda Piras lasciano il gruppo Campari. I due storici marchi di liquori sono stati ufficialmente venduti per 100 milioni di euro a Illva Saronno, la holding proprietaria del celebre amaro Disaronno. Rimane invece nel portafoglio di Campari il lombardo Braulio, attualmente l’unico amaro presente nel catalogo del colosso delle bevande alcoliche di Novara. Il closing dell’operazione è previsto entro la prima metà del 2026.
Le recenti cessioni sono frutto di una strategia mirata a cedere circa 30 brand del gruppo, pari al 9% dei ricavi, per concentrarsi su marchi più redditizi a livello globale come gli aperitivi Aperol e Campari, la tequila Espolon, il whisky Wild Turkey e il cognac Courvoisier.
Nell’ambito di questo piano, nei mesi scorsi Campari aveva già completato la cessione di Cinzano e Frattina al gruppo Caffo per circa 100 milioni di euro, riorganizzato la piattaforma di e-commerce Tannico tramite una joint venture paritaria e chiuso lo stabilimento australiano di Derrimut, nei sobborghi di Melbourne.
I dettagli dell’operazione
Campari e Illva Saronno Holding hanno concordato la creazione di una nuova società (NewCo) che ingloberà i marchi Averna e Zedda Piras. Alla NewCo saranno trasferiti, oltre alla proprietà intellettuale, anche il magazzino dei prodotti finiti, parte del personale, l’avviamento, contratti esistenti e gli stabilimenti produttivi di Alghero per Zedda Piras e Caltanissetta per Averna.
In parallelo, a partire dal closing, le due aziende hanno previsto una serie di misure transitorie. Le operazioni di blending e imbottigliamento di Averna saranno gestite temporaneamente nello stabilimento Campari di Canale, in Piemonte, mentre la distribuzione di Averna e Zedda Piras continuerà ad essere curata da Campari in mercati selezionati, come Germania, Austria e Svizzera, fino al completo passaggio della gestione commerciale a Illva Saronno.
La strategia di crescita di Illva Saronno Holding
In un comunicato stampa pubblicato sul sito ufficiale di Illva Saronno, la holding ha sottolineato come Amaro Averna e Zedda Piras rappresentino marchi storici con un forte tradizione e una consolidata reputazione internazionale, in grado di rafforzare il portafoglio di spirits e vini premium della società.
Amaro Averna, nato nel 1868, è tra gli amari più conosciuti al mondo, con circa il 70% delle vendite realizzate all’estero, principalmente negli Stati Uniti, in Germania e in Austria, mentre Zedda Piras, fondata nel 1854, mantiene una forte presenza sul mercato italiano.
L’operazione si inserisce nella strategia di crescita non organica di Illva Saronno, avviata con l’acquisizione di Tia Maria nel 2009 e proseguita con Sagamore Rye Whisky nel 2023 e Engine Gin nel 2024, a cui si aggiunge la diversificazione nel settore degli ingredienti per gelato attraverso Disaronno Ingredients. Con un fatturato annuo consolidato di circa 400 milioni di euro e oltre 800 dipendenti, la holding gestisce la distribuzione diretta negli Stati Uniti, Regno Unito, Paesi Bassi, Belgio, India e Italia e raggiunge più di 160 Paesi tramite una rete di distributori terzi.
Marco Ferrari, CEO di Illva Saronno Holding, ha così commentato:
“L’acquisizione di Amaro Averna e Zedda Piras è un ulteriore passo verso il rafforzamento del nostro ruolo come attore globale degli spirits. Grazie alla loro qualità e al loro patrimonio riconosciuti, i due marchi rappresentano un’ottima aggiunta al nostro portafoglio internazionale e rafforzeranno significativamente la nostra posizione in tre dei nostri mercati prioritari (USA, Germania e Italia). Illva Saronno, con la sua solida presenza internazionale, è orgogliosa di promuovere la cultura e lo stile di vita italiano in tutto il mondo, una caratteristica che condividiamo profondamente con Campari Group. Siamo fiduciosi che sotto la nostra guida i marchi continueranno a prosperare negli anni a venire.”
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