Venezuela, l’Italia non riconosce Guaidò: la neutralità fa discutere

Ludovica Ranaldi

04/02/2019

04/02/2019 - 21:08

condividi

L’Italia non riconosce Guidò bloccando il documento a28 dell’UE che lo accetta come presidente del Venezuela. Tuttavia non sostiene nemmeno l’avversario e si pretende uno schieramento definitivo.

Venezuela, l’Italia non riconosce Guaidò: la neutralità fa discutere

L’Italia non riconosce Guaidò come presidente ad interim del Venezuela, non facendo arrivare ai propri tavoli il documento con cui l’Unione Europea dava a lui il proprio benestare.

Il Belpaese si mantiene in una condizione di neutralità e aumentano le pressioni affinché prenda una posizione.

L’Italia non riconosce Guaidò: bloccato il documento

L’Italia ha bloccato il documento a28 con cui l’Unione Europea riconosce Guaidò come presidente ad interim del Venezuela.

Questa scelta non va interpretata come uno schieramento in favore di Maduro, anzi viene confermata la neutralità italiana in materia. La linea di pensiero si accosta alla maggioranza UE, quindi c’è l’auspicio di che vengano fatte al più presto le elezioni presidenziali, ma senza il riconoscimento di Guaidò come presidente.

Sembra affiancarsi all’Irlanda, la quale non si è voluta esporre per consentire delle elezioni libere, senza oppressioni, così da fornire ai cittadini venezuelani la possibilità di esprimersi democraticamente.

I paesi europei che si sono uniti alla lotta di Guaidò sono: Spagna; Francia; Olanda; Germania; Portogallo; Austria; Inghilterra; Danimarca; Svezia; Repubblica Ceca. Non tutte le nazioni aderenti all’UE si sono schierate e quindi non ci sarà un nuovo testo oltre all’a28. C’è l’assoluto rifiuto di intervenire con le armi o di appoggiare atti bellici.

Contrasti italiani: schieramento in Venezuela

Il blocco del documento da parte dell’Italia ha scatenato l’opinione politica. La posizione di neutralità è diventata inaccettabile in considerazione degli avvenimenti che stanno prendendo vita in Venezuela e la crescente richiesta di un appoggio degli altri Paesi.

A questo punto per Alessandro Alfieri (Pd) è doveroso un incontro del Governo, dato che le decisioni della Lega e del M5S rivoluzionano i trend passati sulla gestione della politica internazionale e andando contro Mattarella.

È proprio il Presidente della Repubblica a ribadire la necessità di risolutezza in una tale circostanza e di appoggiare la linea dei partener europei:

Non ci può essere incertezza né esitazione nella scelta tra la volontà popolare e la richiesta di autentica democrazia da un lato e dall’altro la violenza della forza

Per contro, Alessandro Di Battista (M5S) tiene alta la bandiera della neutralità e incoraggia il popolo italiano a ribellarsi alle pressioni esterne:

Ci vuole coraggio a mantenere una posizione neutrale in questo momento [...] Suggerisco coraggio e lungimiranza e soprattutto una difesa sostanziale dell’art.11 della Costituzione

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO