Venezuela: chi è Juan Guaidó e cosa sta succedendo nel Paese?

Marco Ciotola

23/01/2019

04/02/2019 - 10:37

condividi

Si è autoproclamato Presidente del Venezuela, in opposizione al “regime dittatoriale” di Maduro. Ecco chi è Juan Guaidó

Venezuela: chi è Juan Guaidó e cosa sta succedendo nel Paese?

Juan Guaidó si è autoproclamato Presidente del Venezuela.

A Caracas, davanti a una folta schiera di sostenitori, si è detto pronto ad “assumere la responsabilità dell’esecutivo”, attirandosi in poco tempo diversi consensi internazionali, tra i quali spicca quello di Donald Trump. Ma chi è Juan Guaidó?

La sua mossa odierna segue di soli pochi giorni l’insediamento ufficiale di Nicolas Maduro, che il 10 gennaio ha prestato giuramento dando avvio al suo secondo mandato alla guida del Paese, per altri 6 anni.

Ma il Presidente eletto, alle prese con la crisi peggiore che il Venezuela abbia mai patito nella sua storia, deve far fronte a un diffuso disconoscimento a livello internazionale e la crescita di un sempre più largo dissenso popolare.

Un dissenso che sta avvicinando molto rapidamente una parte del Paese a Guaidó, già discretamente conosciuto in patria e pronto a uscire definitivamente allo scoperto lo scorso 11 gennaio, attraverso la sua “dichiarazione al popolo del Venezuela”.

Durante quel discorso, ha delegittimato Maduro e lo ha definito un dittatore, dichiarandosi disposto a prendere la guida del Paese e a condurlo verso una rinascita.

Chi è Juan Guaidó

35 anni, è originario di La Guaira, uno dei principali porti del Paese.
Inizia a fare politica a poco più di 20 anni, prendendo parte alle proteste studentesche contro Hugo Chavez.

Proprio in quel frangente, Guaidó rimane ferito al collo per via di alcuni proiettili di gomma sparati a distanza ravvicinata sulla folla dalle forze di polizia, e tuttora le cicatrici sono evidenti.

Laureatosi in ingegneria, intensifica la sua attività politica all’interno di Voluntad Popular, partito progressista di centro, storicamente indicato come un movimento di rottura e ribellione.

Anche se la sua figura era già nota al Paese, l’ascesa nelle ultime settimane gli ha garantito la maggior parte della fama di cui gode ora, soprattutto grazie alla solennità che ha voluto imprimere ai suoi gesti pubblici, nel disconoscere Maduro e autoproclamarsi Presidente.

Donald Trump lo ha ufficialmente riconosciuto come tale, invitando altri Paesi a fare lo stesso e sottolineando come il popolo venezuelano abbia fatto sentire la sua voce e accolto la sua guida, l’unica - ha specificato il tycoon - che arriva da una legittima elezione.

In una recente intervista, la madre di Guaidó si è detta molto preoccupata per il destino di suo figlio. Il riferimento, anche se non implicito, riguarda il clima di repressione che si respira nell’attuale esecutivo, deciso a eclissare la concorrenza e che, in più di un’occasione, ha invocato per il giovane oppositore il carcere.

La giornata di oggi, data scelta per l’autoproclamazione alla guida del Paese, non è casuale: il 23 gennaio del 1958 il popolo rovesciò il governo militare capeggiato dal generale Marcos Pérez Jiménez.

Iscriviti a Money.it