I bond di questa banca italiana battono i BTP

Laura Naka Antonelli

10/10/2025

Questa banca non deve sentirsi in obbligo di ringraziare i BTP di Meloni. I rating delle sue obbligazioni sono già a un livello superiore, come dimostra upgrade S&P Global.

I bond di questa banca italiana battono i BTP

Qualche giorno fa, nel tornare a pungolare le banche italiane, il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha lasciato intendere che l’intero settore bancario dovrebbe essere grato allo Stato italiano, per almeno due motivi: la presenza delle garanzie pubbliche statali e il premio che le obbligazioni hanno incassato per effetto dell’upgrade del rating sul debito italiano, ergo sui BTP, arrivato da Fitch Ratings.

I due motivi per cui secondo Giorgetti le banche italiane dovrebbero essere grate allo Stato

Così il titolare del Tesoro Giorgetti, nel corso di un evento elettorale organizzato dalla Lega in Toscana, qualche giorno fa:

Oggi, tra l’altro, molti prestiti vengono erogati semplicemente se esiste la garanzia dello Stato, cioè lo Stato deve mettere la garanzia dell’80% del prezzo che viene dato ”. Il che significa che, quando le banche incorrono in una perdita, comunque sono tutelate dallo Stato. “ Quando c’è la perdita se la deve prendere lo Stato ”, ha rimarcato Giorgetti.

Il ministro ha continuato, aggiugendo che “anche per questo, senza nessun tipo di polemica, ma dicendo cose di ragionevolezza, noi abbiamo posto il tema di un corretto rapporto tra lo Stato, le banche e il modo con cui anche loro contribuiscono alla cassa comune. Fanno parte di un sistema in cui talvolta beneficiano dei risultati del governo come il miglioramento del rating: miglioramento che vuol dire che loro pagano meno gli interessi per i capitali che si procurano”.

In poche parole, con quel discorso, il ministro dell’Economia Giorgetti ha rinfacciato alle banche italiane quei due vantaggi di cui beneficiano grazie allo Stato italiano.

C’è però una banca italiana che si sentirà probabilmente meno obbligata a essere grata al governo Meloni per quel premio recente che i BTP hanno incassato lo scorso 19 settembre, quando Fitch ha promosso il rating dell’Italia al livello “BBB+”: un upgrade a cui ha fatto seguito la decisione sempre dell’agenzia di rating di promuovere anche i giudizi delle banche italiane.

Risultato: nel caso di UniCredit, la sua valutazione è stata migliorata di un gradino da BBB+/Positivo ad A-/Stabile, valore nella scala dei rating di Fitch già superiore di un gradino al giudizio riconosciuto ai BTP.

Idem Intesa SanPaolo, il cui rating è stato migliorato da Fitch di due gradini da BBB/Positivo ad A-/Stabile.

Anche S&P Global premia i rating dei bond di UniCredit. Più affidabili dei BTP

Ai rating di Fitch sulle obbligazioni di UniCredit già superiori a quelli riconosciuti ai BTP, si è aggiunta ieri la notizia dell’upgrade dei rating di S&P Global.

È stata la stessa banca italiana guidata dal CEO Andrea Orcel ad annunciare la notizia, che conferma come, secondo l’agenzia di rating - che dovrà esprimersi tra l’altro proprio - tra poco, sul debito sovrano italiano, i bond di UniCredit vantino un rating superiore a quello assegnato ai Titoli di Stato di casa.

Così la banca guidata dal CEO Andrea Orcel:

“L’agenzia di rating Standard & Poor’s («S&P») ha oggi alzato di un notch il rating di credito dell’emittente (’ICR’) e il rating Senior Preferred di UniCredit SpA ad “A-” e ha assegnato un outlook stabile. Si tratta del secondo upgrade da parte di S&P quest’anno e il rating di UniCredit è ora di un notch al di sopra del rating sovrano italiano”.

Praticamente le obbligazioni di UniCredit vantano ora lo stesso rating a cui ambisce ormai il debito pubblico italiano, quello della categoria, finalmente, pari ad “A”, sebbene il rating sia preceduto dal segno meno, pari ad “A-”.

Piazza Gae Aulenti ha comunicato la motivazione che l’agenzia di rating ha dato all’upgrade.

Secondo S&P, UniCredit ha rafforzato il proprio profilo operativo e finanziario e la sua dotazione di debito subordinato, meritando un rating implicito di A, limitato ad A-, un notch al di sopra del rating sovrano. La banca beneficia di una forte diversificazione geografica, di una solida redditività, di una buona qualità degli attivi e di un’ampia liquidità ”.

Ancora, UniCredit ha sottolineato che il suo profilo di credito autonomo è stato aggiornato ad “A-”, mentre i rating di controparte a lungo e breve termine sono stati aggiornati rispettivamente ad “A” e “A-1”. Il rating di credito dell’emittente a breve termine è stato confermato invece a “A-2”.

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