Rating: UniCredit ora batte i BTP. Preview utili, focus sul titolo a Piazza Affari

Laura Naka Antonelli

04/11/2024

UniCredit ha incassato l’upgrade del rating dall’agenzia Fitch. Occhio alle azioni in vista della trimestrale: la preview sui conti.

Rating: UniCredit ora batte i BTP. Preview utili, focus sul titolo a Piazza Affari

Titolo UniCredit osservato speciale a Piazza Affari, in attesa dei conti che saranno pubblicati nella giornata di dopodomani, mercoledì, 6 novembre, ma anche dopo il premio che i bond della banca guidata dal CEO Andrea Orcel hanno ricevuto da Fitch Ratings.

L’agenzia ha infatti migliorato sia l’Issuer Default Rating (IDR) a lungo termine che il rating Senior Preferred del gruppo, portando la valutazione delle obbligazioni di UniCredit al rating “BBB+”, migliore di un gradino rispetto a quello riconosciuto da Fitch al debito sovrano italiano, ovvero ai BTP.

Non solo: Fitch ha rivisto al rialzo l’outlook, portandolo da stabile a positivo, indicando che la valutazione dei bond di UniCredit potrebbe essere ulteriormente promossa.

L’upgrade di per sé smentisce in qualche modo la grande paura del governo tedesco che si sta opponendo allo scenario di una eventuale fusione tra UniCredit e la banca teutonica Commerzbank, adducendo tra le varie motivazioni anche quella dei BTP, in particolare del doom loop tra gli istituti di credito italiani e i titoli di stato italiani verso cui sono esposti.

Qualche giorno fa, sui mercati, sono circolate infatti indiscrezioni secondo cui il governo di Berlino vedrebbe in una potenziale fusione tra UniCredit e Commerzbank una potenziale minaccia alla stabilità finanziaria della Germania, proprio in quanto “UniCredit detiene decine di miliardi di euro di bond governativi italiani”: una motivazione che qualcuno potrebbe definire una scusa, o la scusa perfetta della Germania, per continuare a prendere le distanze dall’interesse di Piazza Gae Aulenti nei confronti di Commerzbank.

Detto questo, Berlino non è sicuramente la sola ad avere manifestato preoccupazioni per il doom loop tra le banche italiane e i BTP. Più volte, un attenti è arrivato dalle stesse agenzie di rating.

Occhio inoltre al nein recente dalla stessa CEO di Commerzbank Bettina Orlopp all’ipotesi di un matrimonio tra i due istituti.

Bond UniCredit meglio dei BTP: l’annuncio di Fitch

In ogni caso, con la mossa di Fitch UniCredit ora fa meno paura per quell’abbraccio che la lega ai titoli di stato italiani, in quanto ora le sue obbligazioni vengono considerate più sicure dei BTP: una carta che il CEO Orcel potrebbe giocare per convincere Commerzbank a dare maggior fiducia alla prospettiva di una fusione tra le due banche o semplicemente per dimostrare l’infondatezza delle scuse di Berlino.

Nel comunicato di Fitch Ratings si legge infatti che l’upgrade annunciato “è dovuto a un’eccezionale posizione di forza rispetto ai peer nazionali sostenuta da un’efficace diversificazione in economie con buoni risultati o in crescita”. Una posizione che, secondo Fitch, “attenuerebbe le pressioni su UniCredit anche nell’improbabile caso di un grave stress sovrano italiano”.

Di conseguenza, si legge ancora nella nota dell’agenzia, “il Viability Rating (cioè il rating standalone) è stato è stato portato a BBB+, mentre i corrispondenti rating sui depositi a lungo termine, Senior Non-Preferred, Tier Non-Preferred, Tier 2 e Additional Tier 1 sono stati migliorati di un gradino ciascuno ”.

All’orizzonte c’è anche la possibilità che, dopo Fitch, Moody’s faccia lo stesso, come già anticipato, in un momento in cui una promozione importante è arrivata anche per i bond di Mps-Monte dei Paschi di Siena.

Countdown utili UniCredit: le attese del consensus per il 2024-2025-2026

È scattato intanto già da un po’ il countdown per i conti di UniCredit relativi al terzo trimestre del 2024. Il grande annuncio è atteso per la giornata di dopodomani, mercoledì 6 novembre.

Ad aprire la stagione delle trimestrali delle banche italiane è stata Intesa SanPaolo, a fronte di aspettative sugli utili degli istituti dell’area euro, ora che non c’è più l’assist tassi della BCE, che si sono decisamente smorzate.

Sulle banche italiane, pende inoltre anche la richiesta di contributi che il governo Meloni ha chiesto - preteso - con la legge di bilancio 2025, che potrebbero rivelarsi più onerosi di quanto temuto.

Tornando ai conti di UniCredit, il fatturato del terzo trimestre del 2024 è atteso in media a 5,927 miliardi di euro, rispetto ai ricavi netti di €6,3 mld del secondo trimestre.

Per l’intero 2024 le attese sono in media di ricavi pari a 24,349 miliardi. Per il 2025, il consensus stima ricavi in media di 23,660 miliardi, mentre per il 2026 la cifra attesa è di 23,797 miliardi.

L’utile netto è stimato a 2,272 miliardi nel terzo trimestre, rispetto ai 2,679 miliardi del secondo trimestre, e a 9,262 miliardi per l’intero 2024. Il consensus stima inoltre ricavi per 8,988 miliardi e 8,968 miliardi rispettivamente per il 2025 e 2026.

Il margine netto di interesse (NII) - ovvero la voce di bilancio più interessata dal trend dei tassi di interesse deciso dalla BCE -, è stimato a 3,488 miliardi, in lieve calo rispetto ai 3,6 miliardi del secondo trimestre e a 14,003 miliardi per l’intero 2024.

L’NII è atteso inoltre a 13,154 miliardi nel 2025 e in ulteriore flessione a 12,971 miliardi nel 2026 (sempre in media).

Le commissioni nette sono stimate a 1,945 miliardi nel terzo trimestre, rispetto ai 2,1 miliardi del secondo trimestre, e a 8,095 miliardi nell’intero anno. Per il 2025 e per il 2026 le cifre previste sono di 8,387 e di 8,720 miliardi.

L’outlook sui costi operativi è di 2,338 miliardi nel terzo trimestre - rispetto ai 2,3 mld del secondo trimestre - e di -9,414 miliardi per il 2024. Per il 2025 e il 2026 si prevedono costi operativi pari a 9,476 miliardi e a 9,558 miliardi.

Occhio al titolo UniCredit: balzo +268% in tre anni

Il titolo UniCredit ha chiuso la giornata di contrattazioni di giovedì scorso, 31 ottobre, con uno scatto pari a +3,55%, a quota 42,125 euro.

Le azioni della banca italiana sono in rialzo di quasi il 5% su base settimanale e di più dell’8% su base mensile, mentre la performance YTD è di un rally superiore al 71%.

Su base annua, il titolo UCG viaggia a un valore in crescita di quasi +80%, mentre negli ultimi tre anni di trading l’incasso è stato di un balzo del 268% circa.

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