Guerra, la strategia dell’Ue: 18 miliardi all’Ucraina, altre sanzioni alla Russia

Alessandro Cipolla

16 Dicembre 2022 - 08:29

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Il Consiglio europeo ha sbloccato 18 miliardi di aiuti all’Ucraina pianificando poi altre sanzioni verso la Russia: la guerra continua e l’Ue vuole proseguire la sua strategia.

Guerra, la strategia dell’Ue: 18 miliardi all’Ucraina, altre sanzioni alla Russia

La guerra in Ucraina sarà lunga e l’Unione europea sembrerebbe voler proseguire nella linea finora adottata: da una parte massimo sostegno a Kiev, sia economico sia militare senza però inviare armi troppo offensive, dall’altra linea dura nei confronti della Russia.

Questo è quanto emerge dalla prima giornata del Consiglio europeo, che ha segnato l’esordio a livello comunitario di Giorgia Meloni, anche se a Bruxelles sono ancora molti i nodi da dover sciogliere come quello relativo al price cap del gas.

Il tema centrale comunque è stato - ca va sans dire - la guerra che ormai si sta trascinando avanti da quasi dieci mesi e, purtroppo, tutto farebbe pensare che il conflitto in corso tra Russia e Ucraina sia destinato a riempire le colonne dei giornali anche nel 2023.

L’Europa così nei prossimi mesi invierà in Ucraina altri 18 miliardi di aiuti finanziari per dare una mano a Kiev nel sostenere i costi della guerra, con Bruxelles che presto potrebbe licenziare il nono pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia.

Guerra: dall’Ue 18 miliardi all’Ucraina

Fin dallo scorso 24 febbraio l’Unione europea ha fatto intendere chiaramente da che parte stia in questa guerra; nonostante le ripercussioni economiche per il Vecchio Continente, Bruxelles appare decisa a tirare dritto per questa strada anche nel 2023.

Dopo aver superato il veto dell’Ungheria, in cambio Orban si è visto sbloccare i fondi del suo Pnrr e parte di quelli di coesione precedentemente congelati, il Consiglio europeo ha dato il proprio disco verde ad altri 18 miliardi di aiuti finanziari all’Ucraina, che si andranno a sommare agli altrettanti già elargiti da quando è scoppiata la guerra.

Inoltre il Consiglio europeo ha approvato anche la minimum tax per le multinazionali e ha assegnato alla Bosnia-Erzegovina lo status candidato per un ingresso in futuro nell’Unione europea; niente da fare invece per il tetto al prezzo del gas: un’intesa ancora non è stata trovata, ma il sentore è che si andrà avanti con una trattativa a oltranza.

Altre sanzioni alla Russia

Stando a quanto riferisce Euronews, a Bruxelles sarebbe stata trovata un’intesa di massima per il nono pacchetto di sanzioni verso la Russia: nel mirino nell’Ue ci sarebbero nuove banche e componenti per i droni.

I singoli Paesi inoltre stanno continuando ad approvare nuovi invii di armi all’Ucraina; la Germania così presto fornirà a Kiev missili per il sistema di difesa area IRIS-T, con anche l’Italia che nei giorni scorsi ha autorizzato il sesto pacchetto di aiuti militari destinati all’esercito ucraino.

La guerra sarà lunga e dispendiosa, con l’Europa che vuole continuare a cercare di “mettere in ginocchio” economicamente la Russia e, al tempo stesso, sostenere la resistenza dell’Ucraina. Oltre che di soldi e di armi, un giorno - forse - arriverà anche il momento di discutere di pace.

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